Prima lettera ai Corinzi Corinzi 1 - Capitolo 1PREAMBOLOIndirizzo e saluto. Ringraziamento[4]Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia
di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, [5]perché in lui siete stati
arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza.
[6]La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così
saldamente, [7]che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate
la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. [8]Egli vi confermerà
sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo:
[9]fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio
suo Gesù Cristo, Signore nostro!
[13]Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per
voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati? [14]Ringrazio Dio
di non aver battezzato nessuno di voi, se non Crispo e Gaio, [15]perché
nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. [16]Ho
battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia
battezzato alcuno.
Distruggerò la sapienza dei sapienti [20]Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dove mai il sottile
ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di
questo mondo? [21]Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio il mondo,
con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i
credenti con la stoltezza della predicazione. [22]E mentre i Giudei
chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, [23]noi predichiamo
Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; [24]ma
per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza
di Dio e sapienza di Dio. [25]Perché ciò che è stoltezza di Dio è più
sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
[26]Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra
voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili.
[27]Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i
sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti,
[28]Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è
nulla per ridurre a nulla le cose che sono, [29]perché nessun uomo possa
gloriarsi davanti a Dio. [30]Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù,
il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia,
santificazione e redenzione, [31]perché, come sta scritto:
Chi si vanta si vanti nel Signore.
Corinzi 1 - Capitolo 2
[1]Anch'io, o fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono
presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di
sapienza. [2]Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non
Gesù Cristo, e questi crocifisso. [3]Io venni in mezzo a voi in debolezza
e con molto timore e trepidazione; [4]e la mia parola e il mio messaggio
non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione
dello Spirito e della sua potenza, [5]perché la vostra fede non fosse
fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
[6]Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che
non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al
nulla; [7]parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta
nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria.
[8]Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se
l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
[9]Sta scritto infatti:
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, [10]Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito
infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. [11]Chi conosce i
segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti
di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.
[12]Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di
Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. [13]Di queste cose noi
parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato
dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
[14]L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse
sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare
solo per mezzo dello Spirito. [15]L'uomo spirituale invece giudica ogni
cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.
[16]Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
Corinzi 1 - Capitolo 3
[1]Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a uomini
spirituali, ma come ad esseri carnali, come a neonati in Cristo. [2]Vi ho
dato da bere latte, non un nutrimento solido, perché non ne eravate capaci. E
neanche ora lo siete; [3]perché siete ancora carnali: dal momento che c'è
tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in
maniera tutta umana?
[4]Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di
Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini?
[10]Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente
architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma
ciascuno stia attento come costruisce. [11]Infatti nessuno può porre un
fondamento diverso da quello che gia vi si trova, che è Gesù Cristo.
[12]E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre
preziose, legno, fieno, paglia, [13]l'opera di ciascuno sarà ben
visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco
proverà la qualità dell'opera di ciascuno. [14]Se l'opera che uno costruì
sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; [15]ma se
l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come
attraverso il fuoco. [16]Non sapete che siete tempio di Dio e che lo
Spirito di Dio abita in voi? [17]Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio
distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
[18]Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in
questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; [19]perché la
sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti:
Egli prende i sapienti per mezzo della loro astuzia.
[20]E ancora:
Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani.
[21]Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è
vostro: [22]Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il
presente, il futuro: tutto è vostro! [23]Ma voi siete di Cristo e Cristo
è di Dio.
Corinzi 1 - Capitolo 4
[1]Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei
misteri di Dio. [2]Ora, quanto si richiede negli amministratori è che
ognuno risulti fedele. [3]A me però, poco importa di venir giudicato da
voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, [4]perché
anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato.
Il mio giudice è il Signore! [5]Non vogliate perciò giudicare nulla prima
del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre
e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
[6]Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad
Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò
che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio a favore di uno contro un altro.
[7]Chi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa mai possiedi che tu
non abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come non l'avessi
ricevuto?
[8]Gia siete sazi, gia siete diventati ricchi; senza di noi gia siete
diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con
voi. [9]Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all'ultimo
posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli
angeli e agli uomini. [10]Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in
Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. [11]Fino a
questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati,
andiamo vagando di luogo in luogo, [12]ci affatichiamo lavorando con le
nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo;
[13]calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del
mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
[18]Come se io non dovessi più venire da voi, alcuni hanno preso a
gonfiarsi d'orgoglio. [19]Ma verrò presto, se piacerà al Signore, e mi
renderò conto allora non gia delle parole di quelli, gonfi di orgoglio, ma di
ciò che veramente sanno fare, [20]perché il regno di Dio non consiste in
parole, ma in potenza. [21]Che volete? Debbo venire a voi con il bastone,
o con amore e con spirito di dolcezza?
Corinzi 1 - Capitolo 5
[6]Non è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un pò di
lievito fa fermentare tutta la pasta? [7]Togliete via il lievito vecchio,
per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è
stato immolato! [8]Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio,
né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di
verità.
[9]Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli
impudichi. [10]Non mi riferivo però agli impudichi di questo mondo o agli
avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste uscire dal mondo!
[11]Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è
impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali
non dovete neanche mangiare insieme. [12]Spetta forse a me giudicare
quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate? [13]Quelli
di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi!
Corinzi 1 - Capitolo 6
[4]Se dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a
giudici gente senza autorità nella Chiesa? [5]Lo dico per vostra
vergogna! Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi che
possa far da arbitro tra fratello e fratello? [6]No, anzi, un fratello
viene chiamato in giudizio dal fratello e per di più davanti a infedeli!
[7]E dire che è gia per voi una sconfitta avere liti vicendevoli! Perché
non subire piuttosto l'ingiustizia? Perché non lasciarvi piuttosto privare di
ciò che vi appartiene? [8]Siete voi invece che commettete ingiustizia e
rubate, e ciò ai fratelli! [9]O non sapete che gli ingiusti non
erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né
adùlteri, [10]né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né
ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
[11]E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati
santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello
Spirito del nostro Dio!
[15]Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò
dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai!
[16]O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un
corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. [17]Ma
chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. [18]Fuggite la
fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi
si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. [19]O non sapete
che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da
Dio, e che non appartenete a voi stessi? [20]Infatti siete stati comprati
a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Corinzi 1 - Capitolo 7
[3]Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la
moglie verso il marito. [4]La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma
lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio
corpo, ma lo è la moglie. [5]Non astenetevi tra voi se non di comune
accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare
insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione. [6]Questo
però vi dico per concessione, non per comando. [7]Vorrei che tutti
fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in
un altro.
[8]Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere
come sono io; [9]ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è
meglio sposarsi che ardere.
[10]Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si
separi dal marito - [11]e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si
riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie.
[12]Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la
moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi;
[13]e una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a
rimanere con lei, non lo ripudi: [14]perché il marito non credente viene
reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal
marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono
santi. [15]Ma se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste
circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha
chiamati alla pace! [16]E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che
ne sai tu, uomo, se salverai la moglie?
[17]Fuori di questi casi, ciascuno continui a vivere secondo la
condizione che gli ha assegnato il Signore, così come Dio lo ha chiamato; così
dispongo in tutte le chiese. [18]Qualcuno è stato chiamato quando era
circonciso? Non lo nasconda! E' stato chiamato quando non era ancora circonciso?
Non si faccia circoncidere! [19]La circoncisione non conta nulla, e la
non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di
Dio. [20]Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato.
[21]Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi
diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! [22]Perché lo
schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato del Signore!
Similmente chi è stato chiamato da libero, è schiavo di Cristo. [23]Siete
stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini!
[24]Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui
era quando è stato chiamato.
[25]Quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un
consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia.
[26]Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa della presente
necessità, di rimanere così. [27]Ti trovi legato a una donna? Non cercare
di scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. [28]Però se
ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato.
Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei risparmiarvele.
[29]Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora
innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero;
[30]coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come
se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero;
[31]quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché
passa la scena di questo mondo! [32]Io vorrei vedervi senza
preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come
possa piacere al Signore; [33]chi è sposato invece si preoccupa delle
cose del mondo, come possa piacere alla moglie, [34]e si trova diviso!
Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore,
per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa
delle cose del mondo, come possa piacere al marito. [35]Questo poi lo
dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò
che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.
[36]Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei
riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene
che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure!
[37]Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna
necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di
conservare la sua vergine, fa bene. [38]In conclusione, colui che sposa
la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.
[39]La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma
se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel
Signore. [40]Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di
avere anch'io lo Spirito di Dio.
Corinzi 1 - Capitolo 8
Corinzi 1 - Capitolo 9
[7]E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una
vigna senza mangiarne il frutto? O chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del
latte del gregge? [8]Io non dico questo da un punto di vista umano; è la
Legge che dice così. [9]Sta scritto infatti nella legge di Mosè: Non
metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi?
[10]Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché
colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il
trebbiatore trebbiare nella stessa speranza. [11]Se noi abbiamo seminato
in voi le cose spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali?
[12]Se gli altri hanno tale diritto su di voi, non l'avremmo noi di più?
Noi però non abbiamo voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per
non recare intralcio al vangelo di Cristo. [13]Non sapete che coloro che
celebrano il culto traggono il vitto dal culto, e coloro che attendono
all'altare hanno parte dell'altare? [14]Così anche il Signore ha disposto
che quelli che annunziano il vangelo vivano del vangelo.
[15]Ma io non mi sono avvalso di nessuno di questi diritti, né ve ne
scrivo perché ci si regoli in tal modo con me; preferirei piuttosto morire.
Nessuno mi toglierà questo vanto! [16]Non è infatti per me un vanto
predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il
vangelo! [17]Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa;
ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.
[18]Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente
il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.
[19]Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti
per guadagnarne il maggior numero: [20]mi sono fatto Giudeo con i Giudei,
per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come
uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di
guadagnare coloro che sono sotto la legge. [21]Con coloro che non hanno
legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge
di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza
legge. [22]Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi
sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. [23]Tutto
io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro.
[24]Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo
conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! [25]Però
ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona
corruttibile, noi invece una incorruttibile. [26]Io dunque corro, ma non
come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l'aria,
[27]anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché
non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.
Corinzi 1 - Capitolo 10
[6]Ora ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose
cattive, come essi le desiderarono. [7]Non diventate idolàtri come alcuni
di loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo sedette a mangiare e a bere e
poi si alzò per divertirsi. [8]Non abbandoniamoci alla fornicazione,
come vi si abbandonarono alcuni di essi e ne caddero in un solo giorno
ventitremila. [9]Non mettiamo alla prova il Signore, come fecero alcuni
di essi, e caddero vittime dei serpenti. [10]Non mormorate, come
mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore.
[11]Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state
scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi.
[12]Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
[13]Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è
fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la
tentazione vi darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla.
[19]Che cosa dunque intendo dire? Che la carne immolata agli idoli è
qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa? [20]No, ma dico che i
sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi
entriate in comunione con i demòni; [21]non potete bere il calice del
Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e
alla mensa dei demòni. [22]O vogliamo provocare la gelosia del Signore?
Siamo forse più forti di lui?
[27]Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto
quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza.
[28]Ma se qualcuno vi dicesse: «E' carne immolata in sacrificio»,
astenetevi dal mangiarne, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo
di coscienza; [29]della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per qual
motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe esser sottoposta al giudizio della
coscienza altrui? [30]Se io con rendimento di grazie partecipo alla
mensa, perché dovrei essere biasimato per quello di cui rendo grazie?
Corinzi 1 - Capitolo 11
[2]Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le
tradizioni così come ve le ho trasmesse. [3]Voglio però che sappiate che
di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è
Dio. [4]Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di
riguardo al proprio capo. [5]Ma ogni donna che prega o profetizza senza
velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se
fosse rasata. [6]Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli
anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi,
allora si copra.
[7]L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria
di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. [8]E infatti non l'uomo
deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; [9]né l'uomo fu creato per la
donna, ma la donna per l'uomo. [10]Per questo la donna deve portare sul
capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli. [11]Tuttavia,
nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo è senza la donna;
[12]come infatti la donna deriva dall'uomo, così l'uomo ha vita dalla
donna; tutto poi proviene da Dio. [13]Giudicate voi stessi: è conveniente
che una donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? [14]Non è forse
la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i
capelli, [15]mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere? La
chioma le è stata data a guisa di velo. [16]Se poi qualcuno ha il gusto
della contestazione, noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di
Dio.
[23]Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho
trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane
[24]e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo,
che è per voi; fate questo in memoria di me». [25]Allo stesso modo, dopo
aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
[26]Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo
calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. [27]Perciò
chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo
del corpo e del sangue del Signore. [28]Ciascuno, pertanto, esamini se
stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; [29]perché chi
mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria
condanna. [30]E' per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi,
e un buon numero sono morti. [31]Se però ci esaminassimo attentamente da
noi stessi, non saremmo giudicati; [32]quando poi siamo giudicati dal
Signore, veniamo ammoniti per non esser condannati insieme con questo mondo.
[33]Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi
gli uni gli altri. [34]E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi
raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia
venuta.
Corinzi 1 - Capitolo 12
[31]Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore
di tutte.
Corinzi 1 - Capitolo 13
[1]Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non
avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
[2]E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e
tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le
montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
[3]E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo
per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
[4]La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la
carità, non si vanta, non si gonfia, [5]non manca di rispetto, non cerca
il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, [6]non
gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. [7]Tutto copre, tutto
crede, tutto spera, tutto sopporta. [8]La carità non avrà mai fine. Le
profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.
[9]La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia.
[10]Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto
scomparirà. [11]Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da
bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho
abbandonato. [12]Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma
allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora
conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.
[13]Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la
carità; ma di tutte più grande è la carità!
Corinzi 1 - Capitolo 14
[6]E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il
dono delle lingue; in che cosa potrei esservi utile, se non vi parlassi in
rivelazione o in scienza o in profezia o in dottrina? [7]E' quanto accade
per gli oggetti inanimati che emettono un suono, come il flauto o la cetra; se
non si distinguono con chiarezza i suoni, come si potrà distinguere ciò che si
suona col flauto da ciò che si suona con la cetra? [8]E se la tromba
emette un suono confuso, chi si preparerà al combattimento? [9]Così anche
voi, se non pronunziate parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere
ciò che andate dicendo? Parlerete al vento! [10]Nel mondo vi sono chissà
quante varietà di lingue e nulla è senza un proprio linguaggio; [11]ma se
io non conosco il valore del suono, sono come uno straniero per colui che mi
parla, e chi mi parla sarà uno straniero per me.
[12]Quindi anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate
di averne in abbondanza, per l'edificazione della comunità. [13]Perciò
chi parla con il dono delle lingue, preghi di poterle interpretare.
[14]Quando infatti prego con il dono delle lingue, il mio spirito prega,
ma la mia intelligenza rimane senza frutto. [15]Che fare dunque? Pregherò
con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; canterò con lo spirito, ma
canterò anche con l'intelligenza. [16]Altrimenti se tu benedici soltanto
con lo spirito, colui che assiste come non iniziato come potrebbe dire l'Amen al
tuo ringraziamento, dal momento che non capisce quello che dici? [17]Tu
puoi fare un bel ringraziamento, ma l'altro non viene edificato.
[18]Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue molto più di tutti
voi; [19]ma in assemblea preferisco dire cinque parole con la mia
intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole con il
dono delle lingue.
[20]Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come
bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. [21]Sta
scritto nella Legge:
Parlerò a questo popolo in altre lingue [34]Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee
tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice
anche la legge. [35]Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a
casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.
[36]Forse la parola di Dio è partita da voi? O è giunta soltanto a
voi? [37]Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito,
deve riconoscere che quanto scrivo è comando del Signore; [38]se qualcuno
non lo riconosce, neppure lui è riconosciuto. [39]Dunque, fratelli miei,
aspirate alla profezia e, quanto al parlare con il dono delle lingue, non
impeditelo. [40]Ma tutto avvenga decorosamente e con ordine.
Corinzi 1 - Capitolo 15
[3]Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto:
che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, [4]fu
sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, [5]e che
apparve a Cefa e quindi ai Dodici. [6]In seguito apparve a più di
cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora,
mentre alcuni sono morti. [7]Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti
gli apostoli. [8]Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
[9]Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di
essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
[10]Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me
non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia
di Dio che è con me. [11]Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e
così avete creduto.
[12]Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come
possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? [13]Se
non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! [14]Ma
se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana
anche la vostra fede. [15]Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio,
perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre
non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. [16]Se
infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; [17]ma se Cristo
non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
[18]E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. [19]Se
poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da
compiangere più di tutti gli uomini.
[20]Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro
che sono morti. [21]Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa
di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; [22]e come tutti
muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. [23]Ciascuno
però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta,
quelli che sono di Cristo; [24]poi sarà la fine, quando egli consegnerà
il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà
e potenza. [25]Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto
tutti i nemici sotto i suoi piedi. [26]L'ultimo nemico ad essere
annientato sarà la morte, [27]perché ogni cosa ha posto sotto i suoi
piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si
deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. [28]E quando tutto
gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli
ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
[29]Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i
morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
[30]E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? [31]Ogni
giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli,
in Cristo Gesù nostro Signore! [32]Se soltanto per ragioni umane io
avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non
risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. [33]Non
lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
[34]Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti
dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto
che [45]il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma
l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. [46]Non vi fu prima il
corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. [47]Il primo
uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo.
[48]Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il
celeste, così anche i celesti. [49]E come abbiamo portato l'immagine
dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.
[50]Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono
ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare
l'incorruttibilità.
[51]Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma
tutti saremo trasformati, [52]in un istante, in un batter d'occhio, al
suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno
incorrotti e noi saremo trasformati. [53]E' necessario infatti che questo
corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta
di immortalità.
La morte è stata ingoiata per la vittoria. Corinzi 1 - Capitolo 16
[5]Verrò da voi dopo aver attraversato la Macedonia, poiché la
Macedonia intendo solo attraversarla; [6]ma forse mi fermerò da voi o
anche passerò l'inverno, perché siate voi a predisporre il necessario per dove
andrò. [7]Non voglio vedervi solo di passaggio, ma spero di trascorrere
un pò di tempo con voi, se il Signore lo permetterà. [8]Mi fermerò
tuttavia a Efeso fino a Pentecoste, [9]perché mi si è aperta una porta
grande e propizia, anche se gli avversari sono molti. [10]Quando verrà
Timòteo, fate che non si trovi in soggezione presso di voi, giacchè anche lui
lavora come me per l'opera del Signore. [11]Nessuno dunque gli manchi di
riguardo; al contrario, accomiatatelo in pace, perché ritorni presso di me: io
lo aspetto con i fratelli. [12]Quanto poi al fratello Apollo, l'ho
pregato vivamente di venire da voi con i fratelli, ma non ha voluto
assolutamente saperne di partire ora; verrà tuttavia quando gli si presenterà
l'occasione.
[13]Vigilate, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, siate
forti. [14]Tutto si faccia tra voi nella carità. [15]Una
raccomandazione ancora, o fratelli: conoscete la famiglia di Stefana, che è
primizia dell'Acaia; hanno dedicato se stessi a servizio dei fedeli;
[16]siate anche voi deferenti verso di loro e verso quanti collaborano e
si affaticano con loro. [17]Io mi rallegro della visita di Stefana, di
Fortunato e di Acàico, i quali hanno supplito alla vostra assenza;
[18]essi hanno allietato il mio spirito e allieteranno anche il vostro.
Sappiate apprezzare siffatte persone.
[19]Le comunità dell'Asia vi salutano. Vi salutano molto nel Signore
Aquila e Prisca, con la comunità che si raduna nella loro casa. [20]Vi
salutano i fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo.
[21]Il saluto è di mia mano, di Paolo. [22]Se qualcuno non ama
il Signore sia anàtema. Marana tha: vieni, o Signore! [23]La
grazia del Signore Gesù sia con voi. [24]Il mio amore con tutti voi in
Cristo Gesù!
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