Ebrei Ebrei - Capitolo 1PROLOGOGrandezza del Figlio di Dio incarnatoTu sei mio figlio; oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?
[6]E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
[7]Mentre degli angeli dice:
Egli fa i suoi angeli pari ai venti, [8]del Figlio invece afferma:
Il tuo trono, Dio, sta in eterno
e:
Scettro giusto è lo scettro del tuo regno; [10]E ancora:
Tu, Signore, da principio hai fondato la terra [13]A quale degli angeli poi ha mai detto:
Siedi alla mia destra, [14]Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati
per servire coloro che devono ereditare la salvezza?
Ebrei - Capitolo 2
Che cos'è l'uomo perché ti ricordi di lui Avendogli assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse
sottomesso. Tuttavia al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui
sottomessa. [9]Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli
angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che
ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di
tutti.
[10]Ed era ben giusto che colui, per il quale e del quale sono tutte
le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la
sofferenza il capo che li ha guidati alla salvezza. [11]Infatti, colui
che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa
origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, [12]dicendo:
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, [13]e ancora:
Io metterò la mia fiducia in lui;
e inoltre:
Eccoci, io e i figli che Dio mi ha dato.
[14]Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne,
anch'egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte
colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, [15]e liberare così
quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
[16]Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di
Abramo si prende cura. [17]Perciò doveva rendersi in tutto simile ai
fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose
che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
[18]Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto
personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
Ebrei - Capitolo 3
Oggi, se udite la sua voce, [12]Guardate perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un
cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente.
[13]Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura
quest'oggi, perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato.
[14]Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di
mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio.
[15]Quando pertanto si dice:
Oggi, se udite la sua voce, [16]chi furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si
ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto sotto la guida
di Mosè? [17]E chi furono coloro di cui si è disgustato per
quarant'anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero
cadaveri nel deserto? [18]E a chi giurò che non sarebbero
entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto?
[19]In realtà vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro
mancanza di fede.
Ebrei - Capitolo 4
[1]Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la
promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso.
[2]Poiché anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona
novella: purtroppo però ad essi la parola udita non giovò in nulla, non essendo
rimasti uniti nella fede a quelli che avevano ascoltato. [3]Infatti noi
che abbiamo creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo ciò che egli ha
detto:
Sicché ho giurato nella mia ira: Questo, benché le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo.
[4]Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E
Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le opere sue. [5]E ancora
in questo passo: Non entreranno nel mio riposo! [6]Poiché dunque
risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi
ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza,
[7]egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo
tanto tempo:
Oggi, se udite la sua voce, [8]Se Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non
avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno. [9]E' dunque riservato
ancora un riposo sabatico per il popolo di Dio. [10]Chi è entrato infatti
nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie.
[11]Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché nessuno
cada nello stesso tipo di disobbedienza.
[12]Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni
spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e
dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri
del cuore. [13]Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma
tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto.
Ebrei - Capitolo 5
[1]Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il
bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici
per i peccati. [2]In tal modo egli è in grado di sentire giusta
compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anch'egli
rivestito di debolezza; [3]proprio a causa di questa anche per se stesso
deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo.
[4]Nessuno può attribuire a se stesso questo onore, se non chi è
chiamato da Dio, come Aronne. [5]Nello stesso modo Cristo non si attribuì
la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse:
Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.
[6]Come in un altro passo dice:
Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchìsedek.
[7]Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì
preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da
morte e fu esaudito per la sua pietà; [8]pur essendo Figlio, imparò
tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì [9]e, reso perfetto, divenne
causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono,
[10]essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote alla maniera di
Melchìsedek.
Ebrei - Capitolo 6
[4]Quelli infatti che sono stati una volta illuminati, che hanno
gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo
[5]e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo
futuro. [6]Tuttavia se sono caduti, è impossibile rinnovarli una seconda
volta portandoli alla conversione, dal momento che per loro conto crocifiggono
di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia. [7]Infatti una
terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a
quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio; [8]ma se produce pruni
e spine, non ha alcun valore ed è vicina alla maledizione: sarà
infine arsa dal fuoco!
[13]Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare
per uno superiore a sé, giurò per se stesso, [14]dicendo: Ti
benedirò e ti moltiplicherò molto. [15]Così, avendo perseverato,
Abramo conseguì la promessa. [16]Gli uomini infatti giurano per qualcuno
maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni
controversia. [17]Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi
della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un
giuramento [18]perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è
impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un
grande incoraggiamento nell'afferrarci saldamente alla speranza che ci è posta
davanti. [19]In essa infatti noi abbiamo come un'àncora della nostra
vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell'interno del velo del santuario,
[20]dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo
sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek.
Ebrei - Capitolo 7
Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek.
[18]Si ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa
della sua debolezza e inutilità - [19]la legge infatti non ha portato
nulla alla perfezione - e si ha invece l'introduzione di una speranza migliore,
grazie alla quale ci avviciniamo a Dio.
Il Signore ha giurato e non si pentirà: [22]Per questo, Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore.
[23]Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la
morte impediva loro di durare a lungo; [24]egli invece, poiché resta per
sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. [25]Perciò può salvare
perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli
sempre vivo per intercedere a loro favore.
Ebrei - Capitolo 8
[3]Ogni sommo sacerdote infatti viene costituito per offrire doni e
sacrifici: di qui la necessità che anch'egli abbia qualcosa da offrire.
[4]Se Gesù fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote, poiché
vi sono quelli che offrono i doni secondo la legge. [5]Questi però
attendono a un servizio che è una copia e un'ombra delle realtà celesti, secondo
quanto fu detto da Dio a Mosè, quando stava per costruire la Tenda:
Guarda, disse, di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato
mostrato sul monte.
Ecco vengono giorni, dice il Signore, [13]Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la
prima; ora, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire.
Ebrei - Capitolo 9
[6]Disposte in tal modo le cose, nella prima Tenda entrano sempre i
sacerdoti per celebrarvi il culto; [7]nella seconda invece solamente il
sommo sacerdote, una volta all'anno, e non senza portarvi del sangue, che egli
offre per se stesso e per i peccati involontari del popolo. [8]Lo Spirito
Santo intendeva così mostrare che non era ancora aperta la via del santuario,
finché sussisteva la prima Tenda. [9]Essa infatti è una figura per il
tempo attuale, offrendosi sotto di essa doni e sacrifici che non possono rendere
perfetto, nella sua coscienza, l'offerente, [10]trattandosi solo di cibi,
di bevande e di varie abluzioni, tutte prescrizioni umane, valide fino al tempo
in cui sarebbero state riformate.
[11]Cristo invece, venuto come sommo sacerdote di beni futuri,
attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo,
cioè non appartenente a questa creazione, [12]non con sangue di capri e
di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario,
procurandoci così una redenzione eterna. [13]Infatti, se il sangue dei
capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsi su quelli che sono
contaminati, li santificano, purificandoli nella carne, [14]quanto più il
sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a
Dio, purificherà la nostra coscienza dalla opere morte, per servire il Dio
vivente?
[23]Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero
purificati con tali mezzi; le realtà celesti poi dovevano esserlo con sacrifici
superiori a questi. [24]Cristo infatti non è entrato in un santuario
fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire
ora al cospetto di Dio in nostro favore, [25]e non per offrire se stesso
più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue
altrui. [26]In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte
dalla fondazione del mondo. Ora invece una volta sola, alla pienezza dei tempi,
è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.
[27]E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di
che viene il giudizio, [28]così Cristo, dopo essersi offerto una volta
per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta,
senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro
salvezza.
Ebrei - Capitolo 10
Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, [8]Dopo aver detto prima non hai voluto e non hai gradito né
sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose tutte
che vengono offerte secondo la legge, [9]soggiunge: Ecco, io vengo a
fare la tua volontà. Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio per
stabilirne uno nuovo. [10]Ed è appunto per quella volontà che noi siamo
stati santificati, per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una
volta per sempre.
[16]Questa è l'alleanza che io stipulerò con loro [17]dice:
E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro
[18]Ora, dove c'è il perdono di queste cose, non c'è più bisogno di
offerta per il peccato.
[24]Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere
buone, [25]senza disertare le nostre riunioni, come alcuni hanno
l'abitudine di fare, ma invece esortandoci a vicenda; tanto più che potete
vedere come il giorno si avvicina.
[37]Ancora un poco, infatti, un poco appena, [39]Noi però non siamo di quelli che indietreggiano a loro perdizione,
bensì uomini di fede per la salvezza della nostra anima.
Ebrei - Capitolo 11
[3]Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di
Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede.
[4]Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di
Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, attestando Dio stesso di gradire i
suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.
[5]Per fede Enoch fu trasportato via, in modo da non vedere la morte;
e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Prima infatti di
essere trasportato via, ricevette la testimonianza di essere stato gradito a
Dio. [6]Senza la fede però è impossibile essergli graditi; chi
infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa
coloro che lo cercano.
[7]Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si
vedevano, costruì con pio timore un'arca a salvezza della sua famiglia; e per
questa fede condannò il mondo e divenne erede della giustizia secondo la fede.
[8]Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che
doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
[9]Per fede soggiornò nella terra promessa come in una regione
straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della
medesima promessa. [10]Egli aspettava infatti la città dalle salde
fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
[11]Per fede anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la
possibilità di diventare madre perché ritenne fedele colui che glielo aveva
promesso. [12]Per questo da un uomo solo, e inoltre gia segnato dalla
morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la
sabbia innumerevole che si trova lungo la spiaggia del mare.
[13]Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i
beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di
essere stranieri e pellegrini sopra la terra. [14]Chi dice così, infatti,
dimostra di essere alla ricerca di una patria. [15]Se avessero pensato a
quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi;
[16]ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per
questo Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una
città.
[17]Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio
lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio,
[18]del quale era stato detto: In Isacco avrai una discendenza che
porterà il tuo nome. [19]Egli pensava infatti che Dio è capace di far
risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe e fu come un simbolo.
[20]Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo a cose
future.
[21]Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di
Giuseppe e si prostrò, appoggiandosi all'estremità del bastone.
[22]Per fede Giuseppe, alla fine della vita, parlò dell'esodo dei
figli d'Israele e diede disposizioni circa le proprie ossa.
[23]Per fede Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi dai
suoi genitori, perché videro che il bambino era bello; e non ebbero paura
dell'editto del re.
[24]Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di esser chiamato figlio
della figlia del faraone, [25]preferendo essere maltrattato con il popolo
di Dio piuttosto che godere per breve tempo del peccato. [26]Questo
perché stimava l'obbrobrio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto;
guardava infatti alla ricompensa.
[27]Per fede lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; rimase
infatti saldo, come se vedesse l'invisibile.
[28]Per fede celebrò la pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché
lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti.
[29]Per fede attraversarono il Mare Rosso come fosse terra asciutta;
questo tentarono di fare anche gli Egiziani, ma furono inghiottiti.
[30]Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che ne avevano fatto il
giro per sette giorni.
[31]Per fede Raab, la prostituta, non perì con gl'increduli, avendo
accolto con benevolenza gli esploratori.
[32]E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di
Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti,
[33]i quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia,
conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, [34]spensero la
violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro
debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri.
[35]Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi
furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una
migliore risurrezione. [36]Altri, infine, subirono scherni e flagelli,
catene e prigionia. [37]Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi
di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi,
tribolati, maltrattati - [38]di loro il mondo non era degno! -, vaganti
per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
[39]Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una
buona testimonianza, non conseguirono la promessa: [40]Dio aveva in vista
qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di
noi.
Ebrei - Capitolo 12
Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore [7]E' per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come
figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? [8]Se siete senza
correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non
figli! [9]Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri
secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di
più al Padre degli spiriti, per avere la vita? [10]Costoro infatti ci
correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il
nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità.
[11]Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di
tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per
suo mezzo sono stati addestrati.
[12]Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia
infiacchite [13]e raddrizzate le vie storte per i vostri
passi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a
guarire.
[25]Guardatevi perciò di non rifiutare Colui che parla; perché se
quelli non trovarono scampo per aver rifiutato colui che promulgava decreti
sulla terra, molto meno lo troveremo noi, se volteremo le spalle a Colui che
parla dai cieli. [26]La sua voce infatti un giorno scosse la terra;
adesso invece ha fatto questa promessa: Ancora una volta io scuoterò non
solo la terra, ma anche il cielo. [27]La parola ancora
una volta sta a indicare che le cose che possono essere scosse son destinate
a passare, in quanto cose create, perché rimangano quelle che sono incrollabili.
[28]Perciò, poiché noi riceviamo in eredità un regno incrollabile,
conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo un culto gradito a Dio, con
riverenza e timore; [29]perché il nostro Dio è un fuoco
divoratore.
Ebrei - Capitolo 13
[5]La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che
avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò.
[6]Così possiamo dire con fiducia:
Il Signore è il mio aiuto, non temerò. [7]Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola
di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la
fede. [8]Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre! [9]Non
lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine, perché è bene che il cuore
venga rinsaldato dalla grazia, non da cibi che non hanno mai recato giovamento a
coloro che ne usarono. [10]Noi abbiamo un altare del quale non hanno
alcun diritto di mangiare quelli che sono al servizio del Tabernacolo.
[11]Infatti i corpi degli animali, il cui sangue vien portato nel
santuario dal sommo sacerdote per i peccati, vengono bruciati fuori
dell'accampamento. [12]Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con
il proprio sangue, patì fuori della porta della città. [13]Usciamo dunque
anche noi dall'accampamento e andiamo verso di lui, portando il suo obbrobrio,
[14]perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella
futura. [15]Per mezzo di lui dunque offriamo continuamente un sacrificio
di lode a Dio, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.
[16]Non scordatevi della beneficenza e di far parte dei vostri beni
agli altri, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.
[17]Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi
vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano
questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.
[18]Pregate per noi, poiché crediamo di avere una buona coscienza,
desiderando di comportarci bene in tutto. [19]Con maggiore insistenza poi
vi esorto a farlo, perché possa esservi restituito al più presto.
[20]Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande
delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore
nostro Gesù, [21]vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere
la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù
Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
[22]Vi raccomando, fratelli, accogliete questa parola di esortazione;
proprio per questo molto brevemente vi ho scritto. [23]Sappiate che il
nostro fratello Timòteo è stato messo in libertà; se arriva presto, vi vedrò
insieme con lui. [24]Salutate tutti i vostri capi e tutti i santi. Vi
salutano quelli d'Italia. La grazia sia con tutti voi.
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