Lettera a Filemone Filemone - Capitolo 1Indirizzo[13]Avrei voluto trattenerlo presso di me perché mi servisse in vece
tua nelle catene che porto per il vangelo. [14]Ma non ho voluto far nulla
senza il tuo parere, perché il bene che farai non sapesse di costrizione, ma
fosse spontaneo. [15]Forse per questo è stato separato da te per un
momento perché tu lo riavessi per sempre; [16]non più però come schiavo,
ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma
quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore.
[17]Se dunque tu mi consideri come amico, accoglilo come me stesso.
[18]E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul
mio conto. [19]Lo scrivo di mio pugno, io, Paolo: pagherò io stesso. Per
non dirti che anche tu mi sei debitore e proprio di te stesso! [20]Sì,
fratello! Che io possa ottenere da te questo favore nel Signore; dà questo
sollievo al mio cuore in Cristo!
[21]Ti scrivo fiducioso nella tua docilità, sapendo che farai anche
più di quanto ti chiedo.
[23]Ti saluta Epafra, mio compagno di prigionia per Cristo Gesù,
[24]con Marco, Aristarco, Dema e Luca, miei collaboratori.
[25]La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
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