Giovanni Giovanni - Capitolo 1PROLOGO«Io sono voce di uno che grida nel deserto: [29]Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse:
«Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
[30]Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è
passato avanti, perché era prima di me. [31]Io non lo conoscevo, ma sono
venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».
[32]Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere
come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. [33]Io non lo conoscevo,
ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale
vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.
[34]E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».
[40]Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano
seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. [41]Egli incontrò per
primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che
significa il Cristo)» [42]e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo
sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai
Cefa (che vuol dire Pietro)».
[43]Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea;
incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». [44]Filippo era di Betsàida, la
città di Andrea e di Pietro. [45]Filippo incontrò Natanaèle e gli disse:
«Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti,
Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». [46]Natanaèle esclamò: «Da Nazaret
può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
[47]Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui:
«Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». [48]Natanaèle gli
domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse,
io ti ho visto quando eri sotto il fico». [49]Gli replicò Natanaèle:
«Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». [50]Gli
rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi?
Vedrai cose maggiori di queste!». [51]Poi gli disse: «In verità, in
verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere
sul Figlio dell'uomo».
Giovanni - Capitolo 2
[6]Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei,
contenenti ciascuna due o tre barili. [7]E Gesù disse loro: «Riempite
d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. [8]Disse loro di nuovo:
«Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.
[9]E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola,
che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto
l'acqua), chiamò lo sposo [10]e gli disse: «Tutti servono da principio il
vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai
conservato fino ad ora il vino buono». [11]Così Gesù diede inizio ai suoi
miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli
credettero in lui.
[12]Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i
fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.
Giovanni - Capitolo 3
[16]Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
[17]Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma
perché il mondo si salvi per mezzo di lui. [18]Chi crede in lui non è
condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel
nome dell'unigenito Figlio di Dio. [19]E il giudizio è questo: la luce è
venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le
loro opere erano malvagie. [20]Chiunque infatti fa il male, odia la luce
e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. [21]Ma chi
opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono
state fatte in Dio.
[25]Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un
Giudeo riguardo la purificazione. [26]Andarono perciò da Giovanni e gli
dissero: «Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale
hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui».
[27]Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato
dato dal cielo. [28]Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono
io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. [29]Chi possiede la
sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di
gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. [30]Egli
deve crescere e io invece diminuire.
[31]Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla
terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di
sopra di tutti. [32]Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno
accetta la sua testimonianza; [33]chi però ne accetta la testimonianza,
certifica che Dio è veritiero. [34]Infatti colui che Dio ha mandato
proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. [35]Il Padre
ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. [36]Chi crede nel Figlio
ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di
Dio incombe su di lui».
Giovanni - Capitolo 4
[27]In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che
stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?»,
o: «Perché parli con lei?». [28]La donna intanto lasciò la brocca, andò
in città e disse alla gente: [29]«Venite a vedere un uomo che mi ha detto
tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». [30]Uscirono allora
dalla città e andavano da lui.
[31]Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». [32]Ma
egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». [33]E i
discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da
mangiare?». [34]Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che
mi ha mandato e compiere la sua opera. [35]Non dite voi: Ci sono ancora
quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e
guardate i campi che gia biondeggiano per la mietitura. [36]E chi miete
riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi
semina e chi miete. [37]Qui infatti si realizza il detto: uno semina e
uno miete. [38]Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato;
altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».
[39]Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole
della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».
[40]E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con
loro ed egli vi rimase due giorni. [41]Molti di più credettero per la sua
parola [42]e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi
crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente
il salvatore del mondo».
Giovanni - Capitolo 5
Quel giorno però era un sabato. [10]Dissero dunque i Giudei all'uomo
guarito: «E' sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio».
[11]Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il
tuo lettuccio e cammina». [12]Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti:
Prendi il tuo lettuccio e cammina?». [13]Ma colui che era stato guarito
non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel
luogo. [14]Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei
guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio».
[15]Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a
guarirlo. [16]Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù,
perché faceva tali cose di sabato. [17]Ma Gesù rispose loro: «Il Padre
mio opera sempre e anch'io opero». [18]Proprio per questo i Giudei
cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma
chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
[31]Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia
testimonianza non sarebbe vera; [32]ma c'è un altro che mi rende
testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
[33]Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso
testimonianza alla verità. [34]Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma
vi dico queste cose perché possiate salvarvi. [35]Egli era una lampada
che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla
sua luce.
[36]Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le
opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto
facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. [37]E anche il
Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai
udito la sua voce, né avete visto il suo volto, [38]e non avete la sua
parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.
[39]Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna;
ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. [40]Ma voi non
volete venire a me per avere la vita.
[41]Io non ricevo gloria dagli uomini. [42]Ma io vi conosco e
so che non avete in voi l'amore di Dio. [43]Io sono venuto nel nome del
Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo
ricevereste. [44]E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni
dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? [45]Non
crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è gia chi vi accusa, Mosè,
nel quale avete riposto la vostra speranza. [46]Se credeste infatti a
Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. [47]Ma se non
credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Giovanni - Capitolo 6
[14]Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò
a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». [15]Ma
Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di
nuovo sulla montagna, tutto solo.
[26]Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non
perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete
saziati. [27]Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per
la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre,
Dio, ha messo il suo sigillo». [28]Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo
fare per compiere le opere di Dio?». [29]Gesù rispose: «Questa è l'opera
di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
[30]Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e
possiamo crederti? Quale opera compi? [31]I nostri padri hanno mangiato
la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal
cielo». [32]Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non
Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo,
quello vero; [33]il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la
vita al mondo». [34]Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo
pane». [35]Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non
avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. [36]Vi ho detto però
che voi mi avete visto e non credete. [37]Tutto ciò che il Padre mi dà,
verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, [38]perché sono
disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha
mandato. [39]E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non
perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.
[40]Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il
Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo
giorno».
[41]Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono
il pane disceso dal cielo». [42]E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il
figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire:
Sono disceso dal cielo?».
[43]Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. [44]Nessuno può
venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno. [45]Sta scritto nei profeti: E tutti saranno
ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a
me. [46]Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da
Dio ha visto il Padre. [47]In verità, in verità vi dico: chi crede ha la
vita eterna.
[48]Io sono il pane della vita. [49]I vostri padri hanno
mangiato la manna nel deserto e sono morti; [50]questo è il pane che
discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. [51]Io sono il pane
vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
[52]Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può
costui darci la sua carne da mangiare?». [53]Gesù disse: «In verità, in
verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il
suo sangue, non avrete in voi la vita. [54]Chi mangia la mia carne e beve
il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
[55]Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
[56]Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in
lui. [57]Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il
Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. [58]Questo è il
pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e
morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
[59]Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.
[60]Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo
linguaggio è duro; chi può intenderlo?». [61]Gesù, conoscendo dentro di
sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi
scandalizza? [62]E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era
prima? [63]E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le
parole che vi ho dette sono spirito e vita. [64]Ma vi sono alcuni tra voi
che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non
credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. [65]E continuò: «Per
questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre
mio».
[66]Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non
andavano più con lui.
Giovanni - Capitolo 7
[2]Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne;
[3]i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e và nella Giudea perché
anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. [4]Nessuno infatti
agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali
cose, manifèstati al mondo!». [5]Neppure i suoi fratelli infatti
credevano in lui. [6]Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora
venuto, il vostro invece è sempre pronto. [7]Il mondo non può odiare voi,
ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive.
[8]Andate voi a questa festa; io non ci vado, perché il mio tempo non è
ancora compiuto». [9]Dette loro queste cose, restò nella Galilea.
[10]Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui;
non apertamente però: di nascosto. [11]I Giudei intanto lo cercavano
durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?». [12]E si faceva
sommessamente un gran parlare di lui tra la folla; gli uni infatti dicevano: «E'
buono!». Altri invece: «No, inganna la gente!». [13]Nessuno però ne
parlava in pubblico, per paura dei Giudei.
[14]Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e vi
insegnava. [15]I Giudei ne erano stupiti e dicevano: «Come mai costui
conosce le Scritture, senza avere studiato?». [16]Gesù rispose: «La mia
dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. [17]Chi vuol fare la
sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me
stesso. [18]Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca
la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia.
[19]Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi
osserva la Legge! Perché cercate di uccidermi?». [20]Rispose la folla:
«Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?». [21]Rispose Gesù: «Un'opera
sola ho compiuto, e tutti ne siete stupiti. [22]Mosè vi ha dato la
circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi - e voi
circoncidete un uomo anche di sabato. [23]Ora se un uomo riceve la
circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la Legge di Mosè, voi vi
sdegnate contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato?
[24]Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto
giudizio!».
[32]I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di
lui e perciò i sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per
arrestarlo. [33]Gesù disse: «Per poco tempo ancora rimango con voi, poi
vado da colui che mi ha mandato. [34]Voi mi cercherete, e non mi
troverete; e dove sono io, voi non potrete venire». [35]Dissero dunque
tra loro i Giudei: «Dove mai sta per andare costui, che noi non potremo
trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e ammaestrerà i
Greci? [36]Che discorso è questo che ha fatto: Mi cercherete e non mi
troverete e dove sono io voi non potrete venire?».
[44]Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani
addosso. [45]Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai
farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?».
[46]Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla
quest'uomo!». [47]Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati
ingannare anche voi? [48]Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra
i farisei? [49]Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
[50]Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da
Gesù: [51]«La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo
ascoltato e di sapere ciò che fa?». [52]Gli risposero: «Sei forse anche
tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea».
Giovanni - Capitolo 8
[1]Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. [2]Ma
all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli,
sedutosi, li ammaestrava. [3]Allora gli scribi e i farisei gli conducono
una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, [4]gli dicono:
«Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. [5]Ora
Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne
dici?». [6]Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che
accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
[7]E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro:
«Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
[8]E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. [9]Ma quelli, udito
ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. [10]Alzatosi allora Gesù le
disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». [11]Ed essa
rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora
in poi non peccare più».
[21]Di nuovo Gesù disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma
morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire».
[22]Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice:
Dove vado io, voi non potete venire?». [23]E diceva loro: «Voi siete di
quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo
mondo. [24]Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non
credete che io sono, morirete nei vostri peccati». [25]Gli dissero
allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico.
[26]Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui
che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui».
[27]Non capirono che egli parlava loro del Padre. [28]Disse allora
Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e
non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo.
[29]Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io
faccio sempre le cose che gli sono gradite». [30]A queste sue parole,
molti credettero in lui.
[48]Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un
Samaritano e hai un demonio?». [49]Rispose Gesù: «Io non ho un demonio,
ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. [50]Io non cerco la mia
gloria; vi è chi la cerca e giudica. [51]In verità, in verità vi dico: se
uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». [52]Gli dissero i
Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti,
e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte".
[53]Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i
profeti sono morti; chi pretendi di essere?». [54]Rispose Gesù: «Se io
glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il
Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!", [55]e non lo conoscete.
Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un
mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. [56]Abramo, vostro
padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».
[57]Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai
visto Abramo?». [58]Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico:
prima che Abramo fosse, Io Sono». [59]Allora raccolsero pietre per
scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Giovanni - Capitolo 9
[13]Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco:
[14]era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli
aveva aperto gli occhi. [15]Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo
come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango
sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo». [16]Allora alcuni dei farisei
dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri
dicevano: «Come può un peccatore compiere tali prodigi?». E c'era dissenso tra
di loro. [17]Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal
momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «E' un profeta!».
[18]Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva
acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva
ricuperato la vista. [19]E li interrogarono: «E' questo il vostro figlio,
che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?». [20]I genitori
risposero: «Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco;
[21]come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto
gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui di se stesso».
[22]Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei;
infatti i Giudei avevano gia stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come
il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. [23]Per questo i suoi genitori
dissero: «Ha l'età, chiedetelo a lui!».
[24]Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli
dissero: «Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore».
[25]Quegli rispose: «Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima
ero cieco e ora ci vedo». [26]Allora gli dissero di nuovo: «Che cosa ti
ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». [27]Rispose loro: «Ve l'ho gia
detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse
diventare anche voi suoi discepoli?». [28]Allora lo insultarono e gli
dissero: «Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! [29]Noi
sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia».
[30]Rispose loro quell'uomo: «Proprio questo è strano, che voi non sapete
di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. [31]Ora, noi sappiamo che Dio
non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli
lo ascolta. [32]Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire che uno
abbia aperto gli occhi a un cieco nato. [33]Se costui non fosse da Dio,
non avrebbe potuto far nulla». [34]Gli replicarono: «Sei nato tutto nei
peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori.
[35]Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse:
«Tu credi nel Figlio dell'uomo?». [36]Egli rispose: «E chi è, Signore,
perché io creda in lui?». [37]Gli disse Gesù: «Tu l'hai visto: colui che
parla con te è proprio lui». [38]Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E
gli si prostrò innanzi. [39]Gesù allora disse: «Io sono venuto in questo
mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono
diventino ciechi». [40]Alcuni dei farisei che erano con lui udirono
queste parole e gli dissero: «Siamo forse ciechi anche noi?». [41]Gesù
rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi
vediamo, il vostro peccato rimane».
Giovanni - Capitolo 10
[7]Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io
sono la porta delle pecore. [8]Tutti coloro che sono venuti prima di me,
sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. [9]Io sono la
porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà
pascolo. [10]Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e
distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
[11]Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore.
[12]Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non
appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le
rapisce e le disperde; [13]egli è un mercenario e non gli importa delle
pecore. [14]Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie
pecore conoscono me, [15]come il Padre conosce me e io conosco il Padre;
e offro la vita per le pecore. [16]E ho altre pecore che non sono di
quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e
diventeranno un solo gregge e un solo pastore. [17]Per questo il Padre mi
ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.
[18]Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere
di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal
Padre mio».
[19]Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole.
[20]Molti di essi dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo
state ad ascoltare?». [21]Altri invece dicevano: «Queste parole non sono
di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi?».
[31]I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo.
[32]Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del
Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?». [33]Gli risposero i
Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu,
che sei uomo, ti fai Dio». [34]Rispose loro Gesù: «Non è forse scritto
nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei? [35]Ora, se essa
ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non
può essere annullata), [36]a colui che il Padre ha consacrato e mandato
nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?
[37]Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; [38]ma se
le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché
sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre». [39]Cercavano
allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Giovanni - Capitolo 11
[4]All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte,
ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato».
[5]Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.
[6]Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel
luogo dove si trovava. [7]Poi, disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in
Giudea!». [8]I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano
di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». [9]Gesù rispose: «Non sono forse
dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la
luce di questo mondo; [10]ma se invece uno cammina di notte, inciampa,
perché gli manca la luce». [11]Così parlò e poi soggiunse loro: «Il
nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo». [12]Gli
dissero allora i discepoli: «Signore, se s'è addormentato, guarirà».
[13]Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si
riferisse al riposo del sonno. [14]Allora Gesù disse loro apertamente:
«Lazzaro è morto [15]e io sono contento per voi di non essere stato là,
perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!». [16]Allora Tommaso, chiamato
Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
[17]Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era gia da quattro giorni
nel sepolcro. [18]Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia
[19]e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il
loro fratello. [20]Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò
incontro; Maria invece stava seduta in casa. [21]Marta disse a Gesù:
«Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! [22]Ma
anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà».
[23]Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». [24]Gli rispose
Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno». [25]Gesù le disse: «Io
sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;
[26]chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?».
[27]Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio
di Dio che deve venire nel mondo».
[28]Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua
sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama». [29]Quella, udito ciò,
si alzò in fretta e andò da lui. [30]Gesù non era entrato nel villaggio,
ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. [31]Allora i
Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in
fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là».
[32]Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi
piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe
morto!». [33]Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i
Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse:
[34]«Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».
[35]Gesù scoppiò in pianto. [36]Dissero allora i Giudei: «Vedi
come lo amava!». [37]Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli
occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?».
[38]Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro;
era una grotta e contro vi era posta una pietra. [39]Disse Gesù:
«Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, gia
manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». [40]Le disse Gesù: «Non
ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». [41]Tolsero dunque
la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai
ascoltato. [42]Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la
gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». [43]E,
detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». [44]Il morto
uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario.
Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».
[54]Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei;
egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata
Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
Giovanni - Capitolo 12
[9]Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava
là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva
risuscitato dai morti. [10]I sommi sacerdoti allora deliberarono di
uccidere anche Lazzaro, [11]perché molti Giudei se ne andavano a causa di
lui e credevano in Gesù.
Osanna! [14]Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
[15]Non temere, figlia di Sion! [16]Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando
Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo
gli avevano fatto. [17]Intanto la gente che era stata con lui quando
chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva
testimonianza. [18]Anche per questo la folla gli andò incontro, perché
aveva udito che aveva compiuto quel segno. [19]I farisei allora dissero
tra di loro: «Vedete che non concludete nulla? Ecco che il mondo gli è andato
dietro!».
[29]La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un
tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». [30]Rispose Gesù:
«Questa voce non è venuta per me, ma per voi. [31]Ora è il giudizio di
questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. [32]Io,
quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me». [33]Questo diceva per
indicare di qual morte doveva morire. [34]Allora la folla gli rispose:
«Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come dunque tu
dici che il Figlio dell'uomo deve essere elevato? Chi è questo Figlio
dell'uomo?». [35]Gesù allora disse loro: «Ancora per poco tempo la luce è
con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre;
chi cammina nelle tenebre non sa dove va. [36]Mentre avete la luce
credete nella luce, per diventare figli della luce».
Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro.
Signore, chi ha creduto alla nostra parola? [39]E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora:
[40]Ha reso ciechi i loro occhi [41]Questo disse Isaia quando vide la sua gloria e parlò di lui.
[42]Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo
riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla
sinagoga; [43]amavano infatti la gloria degli uomini più della gloria di
Dio.
[44]Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me,
ma in colui che mi ha mandato; [45]chi vede me, vede colui che mi ha
mandato. [46]Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in
me non rimanga nelle tenebre. [47]Se qualcuno ascolta le mie parole e non
le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo,
ma per salvare il mondo. [48]Chi mi respinge e non accoglie le mie
parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà
nell'ultimo giorno. [49]Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che
mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare.
[50]E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io
dico, le dico come il Padre le ha dette a me».
Giovanni - Capitolo 13
[12]Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette
di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? [13]Voi mi chiamate
Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. [14]Se dunque io, il
Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi
gli uni gli altri. [15]Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto
io, facciate anche voi. [16]In verità, in verità vi dico: un servo non è
più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.
[17]Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.
[18]Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve
adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di
me il suo calcagno. [19]Ve lo dico fin d'ora, prima che accada,
perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. [20]In verità, in
verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me,
accoglie colui che mi ha mandato».
[36]Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù:
«Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
[37]Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia
vita per te!». [38]Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in
verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre
volte».
Giovanni - Capitolo 14
[1]«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate
fede anche in me. [2]Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no,
ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; [3]quando sarò andato e
vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche
voi dove sono io. [4]E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
[5]Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo
conoscere la via?». [6]Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la
vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. [7]Se conoscete me,
conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
[8]Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
[9]Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci
il Padre? [10]Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le
parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue
opere. [11]Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro,
credetelo per le opere stesse.
[12]In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le
opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
[13]Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia
glorificato nel Figlio. [14]Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome,
io la farò.
[15]Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. [16]Io
pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi
per sempre, [17]lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere,
perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso
di voi e sarà in voi. [18]Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.
[19]Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete,
perché io vivo e voi vivrete. [20]In quel giorno voi saprete che io sono
nel Padre e voi in me e io in voi. [21]Chi accoglie i miei comandamenti e
li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo
amerò e mi manifesterò a lui».
[22]Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che
devi manifestarti a noi e non al mondo?». [23]Gli rispose Gesù: «Se uno
mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e
prenderemo dimora presso di lui. [24]Chi non mi ama non osserva le mie
parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
[25]Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. [26]Ma
il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli
v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. [27]Vi
lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non
sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. [28]Avete udito che vi ho
detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal
Padre, perché il Padre è più grande di me. [29]Ve l'ho detto adesso,
prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. [30]Non parlerò
più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun
potere su di me, [31]ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e
faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».
Giovanni - Capitolo 15
[12]Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri,
come io vi ho amati. [13]Nessuno ha un amore più grande di questo: dare
la vita per i propri amici. [14]Voi siete miei amici, se farete ciò che
io vi comando. [15]Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello
che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito
dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. [16]Non voi avete scelto me, ma io
ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro
frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo
conceda. [17]Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.
[26]Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo
Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;
[27]e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin
dal principio.
Giovanni - Capitolo 16
[1]Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
[2]Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi
ucciderà crederà di rendere culto a Dio. [3]E faranno ciò, perché non
hanno conosciuto né il Padre né me. [4]Ma io vi ho detto queste cose
perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.
[5]Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi
domanda: Dove vai? [6]Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza
ha riempito il vostro cuore. [7]Ora io vi dico la verità: è bene per voi
che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma
quando me ne sarò andato, ve lo manderò. [8]E quando sarà venuto, egli
convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
[9]Quanto al peccato, perché non credono in me; [10]quanto alla
giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; [11]quanto al
giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
[12]Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci
di portarne il peso. [13]Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi
guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò
che avrà udito e vi annunzierà le cose future. [14]Egli mi glorificherà,
perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. [15]Tutto quello che il Padre
possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
[21]La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua
ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione
per la gioia che è venuto al mondo un uomo. [22]Così anche voi, ora,
siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e
[23]nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi
domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio
nome, egli ve la darà. [24]Finora non avete chiesto nulla nel mio nome.
Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
[25]Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non
vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.
[26]In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò
il Padre per voi: [27]il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato,
e avete creduto che io sono venuto da Dio. [28]Sono uscito dal Padre e
sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».
[29]Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non
fai più uso di similitudini. [30]Ora conosciamo che sai tutto e non hai
bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
[31]Rispose loro Gesù: «Adesso credete? [32]Ecco, verrà l'ora,
anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi
lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
[33]Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete
tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».
Giovanni - Capitolo 17
[6]Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal
mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.
[7]Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,
[8]perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno
accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai
mandato. [9]Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che
mi hai dato, perché sono tuoi. [10]Tutte le cose mie sono tue e tutte le
cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. [11]Io non sono più nel
mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel
tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
[12]Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai
dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della
perdizione, perché si adempisse la Scrittura. [13]Ma ora io vengo a te e
dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la
pienezza della mia gioia. [14]Io ho dato a loro la tua parola e il mondo
li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
[15]Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal
maligno. [16]Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
[17]Consacrali nella verità. La tua parola è verità. [18]Come tu
mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; [19]per loro
io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
[20]Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro
parola crederanno in me; [21]perché tutti siano una sola cosa. Come tu,
Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il
mondo creda che tu mi hai mandato.
[22]E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché
siano come noi una cosa sola. [23]Io in loro e tu in me, perché siano
perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come
hai amato me.
[24]Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove
sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi
hai amato prima della creazione del mondo.
[25]Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho
conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. [26]E io ho fatto
conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi
hai amato sia in essi e io in loro».
Giovanni - Capitolo 18
[15]Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo.
Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel
cortile del sommo sacerdote; [16]Pietro invece si fermò fuori, vicino
alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori,
parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. [17]E la giovane
portinaia disse a Pietro: «Forse anche tu sei dei discepoli di quest'uomo?».
Egli rispose: «Non lo sono». [18]Intanto i servi e le guardie avevano
acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con
loro e si scaldava.
[19]Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi
discepoli e alla sua dottrina. [20]Gesù gli rispose: «Io ho parlato al
mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i
Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. [21]Perché
interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco,
essi sanno che cosa ho detto». [22]Aveva appena detto questo, che una
delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al
sommo sacerdote?». [23]Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami
dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». [24]Allora
Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote.
[25]Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei
anche tu dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono».
[26]Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro
aveva tagliato l'orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?».
[27]Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.
[33]Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli
disse: «Tu sei il re dei Giudei?». [34]Gesù rispose: «Dici questo da te
oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?». [35]Pilato rispose: «Sono
io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che
cosa hai fatto?». [36]Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo;
se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto
perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
[37]Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo
dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo:
per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia
voce». [38]Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E detto questo uscì
di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa.
[39]Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete
dunque che io vi liberi il re dei Giudei?». [40]Allora essi gridarono di
nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.
Giovanni - Capitolo 19
[1]Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. [2]E
i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero
addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano:
[3]«Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi. [4]Pilato
intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché
sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». [5]Allora Gesù uscì,
portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco
l'uomo!». [6]Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono:
«Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e
crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa». [7]Gli risposero i
Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è
fatto Figlio di Dio».
[8]All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura [9]ed
entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli
diede risposta. [10]Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che
ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?».
[11]Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse
stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una
colpa più grande».
Si son divise tra loro le mie vesti [25]Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua
madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. [26]Gesù allora, vedendo la
madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna,
ecco il tuo figlio!». [27]Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E
da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
[35]Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e
egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. [36]Questo infatti
avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun
osso. [37]E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno
lo sguardo a colui che hanno trafitto.
Giovanni - Capitolo 20
[24]Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando
venne Gesù. [25]Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il
Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e
non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato,
non crederò».
[26]Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con
loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!». [27]Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e
guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere
più incredulo ma credente!». [28]Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio
Dio!». [29]Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati
quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Giovanni - Capitolo 21
[4]Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli
non si erano accorti che era Gesù. [5]Gesù disse loro: «Figlioli, non
avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». [6]Allora disse loro:
«Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non
potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. [7]Allora quel
discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena
udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato,
e si gettò in mare. [8]Gli altri discepoli invece vennero con la barca,
trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un
centinaio di metri.
[9]Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra,
e del pane. [10]Disse loro Gesù: «Portate un pò del pesce che avete preso
or ora». [11]Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la
rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete
non si spezzò. [12]Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei
discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il
Signore.
[13]Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così
pure il pesce. [14]Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai
discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
[15]Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di
Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo
sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». [16]Gli disse
di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu
lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». [17]Gli
disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase
addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse:
«Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le
mie pecorelle. [18]In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane
ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio
tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non
vuoi». [19]Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe
glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
[20]Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che
Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva
domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». [21]Pietro dunque,
vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?». [22]Gesù gli rispose: «Se
voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi».
[23]Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non
sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se
voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?».
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