Numeri
Numeri - Capitolo 1
I. IL CENSIMENTO
[1]Il Signore parlò a Mosè, nel deserto del
Sinai, nella tenda del convegno, il primo giorno del secondo mese, il secondo
anno dell'uscita dal paese d'Egitto, e disse: [2]«Fate il censimento di
tutta la comunità degli Israeliti, secondo le loro famiglie, secondo il casato
dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa,
[3]dall'età di venti anni in su, quanti in Israele possono andare in
guerra; tu e Aronne ne farete il censimento, schiera per schiera. [4]A
voi si associerà un uomo per ciascuna tribù, un uomo che sia capo del casato dei
suoi padri.
I sovraintendenti al censimento[5]Questi sono i nomi degli
uomini che vi assisteranno. Di Ruben: Elisur, figlio di Sedeur; [6]di
Simeone: Selumiel, figlio di Surisaddai; [7]di Giuda: Nacason, figlio di
Amminadab; [8]di Issacar: Netanaeel, figlio di Suar; [9]di
Zàbulon: Eliab, figlio di Chelon; [10]dei figli di Giuseppe, per Efraim:
Elisama, figlio di Ammiud; per Manasse: Gamliel, figlio di Pedasur;
[11]di Beniamino: Abidan, figlio di Ghideoni; [12]di Dan:
Achiezer, figlio di Ammisaddai; [13]di Aser: Paghiel, figlio di Ocran;
[14]di Gad: Eliasaf, figlio di Deuel; [15]di Nèftali: Achira,
figlio di Enan». [16]Questi furono i prescelti della comunità, erano i
capi delle loro tribù paterne, i capi delle migliaia d'Israele. [17]Mosè
e Aronne presero questi uomini che erano stati designati per nome [18]e
convocarono tutta la comunità, il primo giorno del secondo mese; furono
registrati secondo le famiglie, secondo i loro casati paterni, contando il
numero delle persone dai venti anni in su, uno per uno. [19]Come il
Signore gli aveva ordinato, Mosè ne fece il censimento nel deserto del Sinai.
Il censimento[20]Figli di Ruben, primogenito d'Israele, loro
discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i
nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti
potevano andare in guerra: [21]i registrati della tribù di Ruben
risultarono quarantaseimilacinquecento.
[22]Figli di Simeone, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno,
dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [23]i
registrati della tribù di Simeone risultarono cinquantanovemilatrecento.
[24]Figli di Gad, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i
loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su,
quanti potevano andare in guerra: [25]i registrati della tribù di Gad
risultarono quarantacinquemilaseicentocinquanta.
[26]Figli di Giuda, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo
i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su,
quanti potevano andare in guerra: [27]i registrati della tribù di Giuda
risultarono settantaquattromilaseicento.
[28]Figli di Issacar, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni
in su, quanti potevano andare in guerra: [29]i registrati della Il
censimentotribù di Issacar risultarono cinquantaquattromilaquattrocento.
[30]Figli di Zàbulon, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni
in su, quanti potevano andare in guerra: [31]i registrati della tribù di
Zàbulon risultarono cinquantasettemilaquattrocento.
[32]Figli di Giuseppe: figli di Efraim, loro discendenti secondo le
loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età
di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: [33]i registrati
della tribù di Efraim risultarono quarantamilacinquecento.
[34]Figli di Manasse, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni
in su, quanti potevano andare in guerra: [35]della tribù di Manasse i
registrati risultarono trentaduemiladuecento.
[36]Figli di Beniamino, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni
in su, quanti potevano andare in guerra: [37]i registrati della Il
censimentoIl censimentoIl censimentoIl censimentotribù di Beniamino risultarono
trentacinquemilaquattrocento.
[38]Figli di Dan, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i
loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su,
quanti potevano andare in guerra: [39]i registrati della tribù di Dan
risultarono sessantaduemilasettecento.
[40]Figli di Aser, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo
i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su,
quanti potevano andare in guerra: [41]i registrati della tribù di Aser
risultarono quarantunmilacinquecento.
[42]Figli di Nèftali, loro discendenti secondo le loro famiglie,
secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni
in su, quanti potevano andare in guerra: [43]i registrati della tribù di
Nèftali risultarono cinquantatremilaquattrocento.
[44]Di quelli Mosè e Aronne fecero il censimento, con i dodici uomini
capi d'Israele: ce n'era uno per ciascuno dei loro casati paterni.
[45]Tutti gli Israeliti dei quali fu fatto il censimento secondo i loro
casati paterni, dall'età di vent'anni in su, cioè tutti gli uomini che in
Israele potevano andare in guerra, [46]quanti furono registrati
risultarono seicentotremilacinquecentocinquanta. [47]Ma quanti erano
leviti, secondo la loro tribù paterna, non furono registrati insieme con gli
altri.
Statuto dei leviti[48]Il Signore disse a Mosè: [49]«Della
tribù di Levi non farai il censimento e non unirai la somma a quella degli
Israeliti; [50]ma incarica tu stesso i leviti del servizio della Dimora
della testimonianza, di tutti i suoi accessori e di quanto le appartiene. Essi
porteranno la Dimora e tutti i suoi accessori, vi presteranno servizio e
staranno accampati attorno alla Dimora. [51]Quando la Dimora dovrà
partire, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà accamparsi in qualche
luogo, i leviti la erigeranno; ogni estraneo che si avvicinerà sarà messo a
morte. [52]Gli Israeliti pianteranno le tende ognuno nel suo campo,
ognuno vicino alla sua insegna, secondo le loro schiere. [53]Ma i leviti
pianteranno le tende attorno alla Dimora della testimonianza; così la mia ira
non si accenderà contro la comunità degli Israeliti. I leviti avranno la cura
della Dimora». [54]Gli Israeliti si conformarono in tutto agli ordini che
il Signore aveva dato a Mosè e così fecero.
Numeri - Capitolo 2
Ordine delle tribù[1]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne:
[2]«Gli Israeliti si accamperanno ciascuno vicino alla sua insegna con i
simboli dei casati paterni; si accamperanno di fronte a tutti intorno alla tenda
del convegno.
[3]A est, verso oriente, si accamperà l'insegna del campo di Giuda con
le sue schiere; [4]il capo dei figli di Giuda è Nacason, figlio di
Amminadab, e la sua formazione è di sessantaquattromilaseicento registrati.
[5]Accanto a lui si accamperà la tribù di Issacar; il capo dei figli di
Issacar è Netaneel, figlio di Suar, [6]e la sua formazione è di
cinquantaquattromilaquattrocento registrati. [7]Poi la tribù di Zàbulon;
il capo dei figli di Zàbulon è Eliab, figlio di Chelon, [8]e la sua
formazione è di cinquantasettemilaquattrocento registrati. [9]Il totale
dei registrati del campo di Giuda è di centottantaseimilaquattrocento uomini,
secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia per primi.
[10]A mezzogiorno starà l'insegna del campo di Ruben con le sue
schiere; il capo dei figli di Ruben è Elisur, figlio di Sedeur, [11]e la
sua formazione è di quarantaseimilacinquecento registrati. [12]Accanto a
lui si accamperà la tribù di Simeone; il capo dei figli di Simeone è Selumiel,
figlio di Surisaddai, [13]e la sua formazione è di
cinquantanovemilatrecento registrati. [14]Poi la tribù di Gad: il capo
dei figli di Gad è Eliasaf, figlio di Deuel, [15]e la sua formazione è di
quarantacinquemilaseicentocinquanta registrati. [16]Il totale del campo
di Ruben è di centocinquantamilaquattrocentocinquanta uomini, registrati secondo
le loro schiere. Si metteranno in marcia in seconda linea.
[17]Poi si metterà in marcia la tenda del convegno con il campo dei
leviti in mezzo agli altri campi. Seguiranno nella marcia l'ordine nel quale
erano accampati, ciascuno al suo posto, con la sua insegna.
[18]Ad occidente starà l'insegna del campo di Efraim con le sue
schiere; il capo dei figli di Efraim è Elisama, figlio di Ammiud, [19]la
sua formazione è di quarantamilacinquecento registrati. [20]Accanto a lui
si accamperà la tribù di Manasse; il capo dei figli di Manasse è Gamliel, figlio
di Pedasur, [21]e la sua formazione è di trentaduemiladuecento
registrati. [22]Poi la tribù di Beniamino; il capo dei figli di Beniamino
è Abidan, figlio di Ghideoni, [23]e la sua formazione è di
trentacinquemilaquattrocento registrati. [24]Il totale dei registrati del
campo di Efraim è di centottomilacento uomini, secondo le loro schiere. Si
metteranno in marcia in terza linea.
[25]A settentrione starà l'insegna del campo di Dan con le sue
schiere; il capo dei figli di Dan è Achiezer, figlio di Ammisaddai, [26]e
la sua formazione è di sessantaduemilasettecento registrati. [27]Accanto
a lui si accamperà la tribù di Aser; il capo dei figli di Aser è Paghiel, figlio
di Ocran, [28]e la sua formazione è di quarantunmilacinquecento
registrati. [29]Poi la tribù di Nèftali; il capo dei figli di Nèftali è
Achira, figlio di Enan, [30]e la sua formazione è di
cinquantatremilaquattrocento registrati. [31]Il totale dei registrati del
campo di Dan è dunque centocinquantasettemilaseicento. Si metteranno in marcia
per ultimi, secondo le loro insegne».
[32]Questi sono gli Israeliti registrati secondo i loro casati
paterni. Tutti gli uomini dei quali si fece il censimento e che formarono i
campi secondo le loro formazioni, furono seicentotremilacinquecentocinquanta.
[33]Ma i leviti, secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè, non
furono registrati nel censimento, insieme con gli Israeliti. [34]Gli
Israeliti agirono secondo gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè; così si
accampavano secondo le loro insegne e così si mettevano in marcia, ciascuno
secondo la sua famiglia e secondo il casato dei suoi padri.
Numeri - Capitolo 3
La tribù di Levi:
A. I sacerdoti[1]Questi sono i discendenti di Aronne e di Mosè
quando il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai. [2]Questi sono i nomi dei
figli di Aronne: Nadab il primogenito, Abiu, Eleazaro e Itamar. [3]Tali i
nomi dei figli di Aronne che ricevettero l'unzione come sacerdoti e furono
consacrati per esercitare il sacerdozio. [4]Nadab e Abiu morirono davanti
al Signore, quando offrirono fuoco profano davanti al Signore, nel deserto del
Sinai. Essi non avevano figli ed Eleazaro e Itamar esercitarono il sacerdozio in
presenza di Aronne, loro padre.
B. I leviti. Le loro funzioni[5]Il Signore disse a Mosè:
[6]«Fà avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne,
perché sia al suo servizio. [7]Essi custodiranno quanto è affidato a lui
e a tutta la comunità davanti alla tenda del convegno e presteranno servizio
alla Dimora. [8]Avranno in custodia tutti gli arredi della tenda del
convegno e di quanto è affidato agli Israeliti e presteranno servizio alla
Dimora. [9]Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli; essi gli sono
dati tutti tra gli Israeliti. [10]Tu stabilirai Aronne e i suoi figli,
perché custodiscano le funzioni del loro sacerdozio; l'estraneo che vi si
accosterà sarà messo a morte».
C. La loro scelta[11]Il Signore disse a Mosè: [12]«Ecco,
io ho scelto i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce
per primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei,
[13]perché ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti i primogeniti
nel paese d'Egitto, io mi riservai in Israele tutti i primogeniti degli uomini e
degli animali; essi saranno miei. Io sono il Signore».
D. Il loro censimento[14]Il Signore disse a Mosè nel deserto del
Sinai: [15]«Fà il censimento dei figli di Levi, secondo i casati dei loro
padri e le loro famiglie; farai il censimento di tutti i maschi dall'età di un
mese in su». [16]Mosè ne fece il censimento secondo l'ordine del Signore,
come gli era stato comandato di fare.
[17]Questi sono i figli di Levi secondo i loro nomi: Gherson, Keat e
Merari. [18]Questi i nomi dei figli di Gherson, secondo le loro famiglie:
Libni e Simei. [19]I figli di Keat secondo le loro famiglie: Amram,
Isear, Ebron e Uzziel. [20]I figli di Merari secondo le loro famiglie:
Macli e Musi. Queste sono le famiglie dei leviti secondo i loro casati paterni.
[21]Da Gherson discendono la famiglia dei Libniti e la famiglia dei
Simeiti, che formano le famiglie dei Ghersoniti. [22]Coloro che furono
registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano
settemilacinquecento. [23]Le famiglie dei Ghersoniti avevano il campo
dietro la Dimora, a occidente. [24]Il capo del casato paterno per i
Ghersoniti era Eliasaf, figlio di Lael. [25]Per quello che riguarda la
tenda del convegno i figli di Gherson avevano la custodia della Dimora e della
tenda, della sua coperta, della cortina all'ingresso della tenda del convegno,
[26]dei tendaggi del recinto e della cortina alla porta del recinto
intorno alla Dimora e all'altare e delle corde per tutto il suo impianto.
[27]Da Keat discendono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli
Iseariti, la famiglia degli Ebroniti e la famiglia degli Uzzieliti, che formano
le famiglie dei Keatiti. [28]Contando tutti i maschi dall'età di un mese
in su, erano ottomilaseicento, che avevano la custodia del santuario.
[29]Le famiglie dei figli di Keat avevano il campo al lato meridionale
della Dimora. [30]Il capo del casato paterno per i Keatiti era Elisafan,
figlio di Uzziel. [31]Alla loro custodia erano affidati l'arca, la
tavola, il candelabro, gli altari e gli arredi del santuario con cui si esercita
il ministero, il velo e quanto si riferisce al suo impianto. [32]Il capo
supremo dei leviti era Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne; egli aveva la
sorveglianza di quelli che attendevano alla custodia del santuario.
[33]Da Merari discendono la famiglia dei Macliti e la famiglia dei
Musiti che formano le famiglie di Merari. [34]Coloro che furono
registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano
seimiladuecento. [35]Il capo del casato paterno per le famiglie di Merari
era Suriel, figlio di Abicail. Essi avevano il campo dal lato settentrionale
della Dimora. [36]Alla custodia dei figli di Merari furono affidati le
tavole della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne e le loro basi, tutti i suoi
arredi e quanto si riferisce al suo impianto, [37]le colonne del recinto
tutto intorno, le loro basi, i loro picchetti e le loro corde. [38]Sul
davanti della Dimora a oriente, di fronte alla tenda del convegno, verso
levante, avevano il campo Mosè, Aronne e i suoi figli; essi avevano la custodia
del santuario invece degli Israeliti; l'estraneo che vi si avvicinava sarebbe
stato messo a morte.
[39]Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento secondo
le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i maschi dall'età di un mese in
su, erano ventiduemila.
E. I leviti e il riscatto dei primogeniti[40]Il Signore disse a
Mosè: «Fà il censimento di tutti i primogeniti maschi tra gli Israeliti dall'età
di un mese in su e fà il censimento dei loro nomi. [41]Prenderai i leviti
per me - Io sono il Signore - invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il
bestiame dei leviti invece dei primi parti del bestiame degli Israeliti».
[42]Mosè fece il censimento di tutti i primogeniti tra gli Israeliti,
secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato. [43]Tutti i primogeniti
maschi che furono registrati, contando i nomi dall'età di un mese in su, furono
ventiduemiladuecentosettantatrè.
[44]Il Signore parlò a Mosè: [45]«Prendi i leviti invece di
tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti invece del loro
bestiame; i leviti saranno miei. Io sono il Signore. [46]Per il riscatto
dei duecentosettantatrè primogeniti degli Israeliti che oltrepassano il numero
dei leviti, [47]prenderai cinque sicli a testa; li prenderai secondo il
siclo del santuario, che è di venti ghera. [48]Darai il denaro ad
Aronne e ai suoi figli per il riscatto di quelli che oltrepassano il numero dei
leviti». [49]Mosè prese il denaro per il riscatto di quelli che
oltrepassavano il numero dei primogeniti riscattati dai leviti; [50]prese
il denaro dai primogeniti degli Israeliti: milletrecentosessantacinque sicli,
secondo il siclo del santuario. [51]Mosè diede il denaro del riscatto ad
Aronne e ai suoi figli, secondo l'ordine del Signore, come il Signore aveva
ordinato a Mosè.
Numeri - Capitolo 4
I gruppi dei leviti:
A. I Keatiti[1]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne:
[2]«Fate il censimento dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le
loro famiglie e secondo i loro casati paterni, [3]dall'età di trent'anni
fino all'età di cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera e prestano
la loro opera nella tenda del convegno. [4]Questo è il servizio che i
figli di Keat dovranno fare nella tenda del convegno e che riguarda le cose
santissime. [5]Quando il campo si dovrà muovere, Aronne e i suoi figli
verranno a smontare il velo della cortina e copriranno con esso l'arca della
testimonianza; [6]poi porranno sull'arca una coperta di pelli di tasso,
vi stenderanno sopra un drappo tutto di porpora viola e metteranno a posto le
stanghe. [7]Poi stenderanno un drappo di porpora viola sulla tavola
dell'offerta e vi metteranno sopra i piatti, le coppe, le anfore, le tazze per
le libazioni; vi sarà sopra anche il pane perenne; [8]su queste cose
stenderanno un drappo scarlatto e sopra questo una coperta di pelli di tasso e
metteranno le stanghe alla tavola. [9]Poi prenderanno un drappo di
porpora viola, con cui copriranno il candelabro della luce, le sue lampade, i
suoi smoccolatoi, i suoi portacenere e tutti i vasi per l'olio destinati al suo
servizio; [10]metteranno il candelabro con tutti i suoi accessori in una
coperta di pelli di tasso e lo metteranno sopra la portantina. [11]Poi
stenderanno sull'altare d'oro un drappo di porpora viola e sopra questo una
coperta di pelli di tasso e metteranno le stanghe all'altare.
[12]Prenderanno tutti gli arredi che si usano per il servizio nel
santuario, li metteranno in un drappo di porpora viola, li avvolgeranno in una
coperta di pelli di tasso e li metteranno sopra la portantina. [13]Poi
toglieranno le ceneri dall'altare e stenderanno sull'altare un drappo scarlatto;
[14]vi metteranno sopra tutti gli arredi che si usano nel suo servizio, i
bracieri, le forchette, le pale, i vasi per l'aspersione, tutti gli accessori
dell'altare e vi stenderanno sopra una coperta di pelli di tasso, poi porranno
le stanghe all'altare. [15]Quando Aronne e i suoi figli avranno finito di
coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, al momento di muovere il
campo, i figli di Keat verranno per trasportare quelle cose; ma non toccheranno
le cose sante, perché non muoiano. Questo è l'incarico dei figli di Keat nella
tenda del convegno.
[16]Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, avrà la sorveglianza
dell'olio per il candelabro, del profumo aromatico dell'offerta perenne e
dell'olio dell'unzione e la sorveglianza di tutta la Dimora e di quanto
contiene, del santuario e dei suoi arredi».
[17]Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne: [18]«Badate che la
tribù delle famiglie dei Keatiti non venga eliminata dai leviti; [19]ma
fate questo per loro, perché vivano e non muoiano quando si accostano al luogo
santissimo: Aronne e i suoi figli vengano e assegnino a ciascuno di essi il
proprio servizio e il proprio incarico. [20]Non entrino essi a guardare
neanche per un istante le cose sante, perché morirebbero».
B. I Ghersoniti[21]Il Signore disse a Mosè: [22]«Fà il
censimento anche dei figli di Gherson, secondo i loro casati paterni e secondo
le loro famiglie. [23]Farai il censimento dall'età di trent'anni fino
all'età di cinquant'anni di quanti fanno parte di una schiera e prestano
servizio nella tenda del convegno. [24]Questo è il servizio delle
famiglie dei Ghersoniti, quel che dovranno fare e quello che dovranno portare.
[25]Essi porteranno i teli della Dimora e la tenda del convegno, la sua
copertura, la copertura di pelli di tasso che vi è sopra e la cortina
all'ingresso della tenda del convegno; [26]i tendaggi del recinto con la
cortina all'ingresso del recinto, i tendaggi che stanno intorno alla Dimora e
all'altare; le loro corde e tutti gli arredi necessari al loro impianto; faranno
tutto il servizio che si riferisce a queste cose. [27]Tutto il servizio
dei figli dei Ghersoniti sarà sotto gli ordini di Aronne e dei suoi figli per
quanto dovranno portare e per quanto dovranno fare; voi affiderete alla loro
custodia quanto dovranno portare. [28]Tale è il servizio delle famiglie
dei figli dei Ghersoniti nella tenda del convegno; la loro sorveglianza sarà
affidata a Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
C. I Merariti[29]Farai il censimento dei figli di Merari secondo
le loro famiglie e secondo i loro casati paterni; [30]farai il
censimento, dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, di quanti
fanno parte di una schiera e prestano servizio nella tenda del convegno.
[31]Ciò è quanto è affidato alla loro custodia e quello che dovranno
portare come loro servizio nella tenda del convegno: le assi della Dimora, le
sue stanghe, le sue colonne, le sue basi, [32]le colonne che sono intorno
al recinto, le loro basi, i loro picchetti, le loro corde, tutti i loro arredi e
tutto il loro impianto. Elencherete per nome gli oggetti affidati alla loro
custodia e che essi dovranno portare. [33]Tale è il servizio delle
famiglie dei figli di Merari, tutto il loro servizio nella tenda del convegno,
sotto gli ordini di Itamar, figlio del sacerdote Aronne».
Censimento dei leviti[34]Mosè, Aronne e i capi della comunità
fecero dunque il censimento dei figli dei Keatiti secondo le loro famiglie e
secondo i loro casati paterni, [35]di quanti dall'età di trent'anni fino
all'età di cinquant'anni potevano far parte di una schiera e prestar servizio
nella tenda del convegno. [36]Quelli di cui si fece il censimento secondo
le loro famiglie furono duemilasettecentocinquanta. [37]Questi
appartengono alle famiglie dei Keatiti dei quali si fece il censimento: quanti
prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e Aronne ne fecero il
censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè.
[38]I figli di Gherson, di cui si fece il censimento secondo le loro
famiglie e secondo i loro casati paterni, [39]dall'età di trent'anni fino
all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar
servizio nella tenda del convegno, [40]quelli di cui si fece il
censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, furono
duemilaseicentotrenta. [41]Questi appartengono alle famiglie dei figli di
Gherson, di cui si fece il censimento: quanti prestavano servizio nella tenda
del convegno; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine del
Signore.
[42]Quelli delle famiglie dei figli di Merari dei quali si fece il
censimento secondo le loro famiglie e i loro casati paterni, [43]dall'età
di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una
schiera e prestar servizio nella tenda del convegno, [44]quelli di cui si
fece il censimento, secondo le loro famiglie, furono tremiladuecento.
[45]Questi appartengono alle famiglie dei figli di Merari, di cui si fece
il censimento; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che il
Signore aveva dato per mezzo di Mosè.
[46]Tutti i leviti dei quali Mosè, Aronne e i capi d'Israele fecero il
censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni,
[47]dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano
far parte di una schiera e prestar servizio e portare pesi nella tenda del
convegno, [48]tutti quelli di cui si fece il censimento, furono
ottomilacinquecentottanta. [49]Ne fu fatto il censimento secondo l'ordine
che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè, assegnando a ciascuno il servizio
che doveva fare e ciò che doveva portare. Così ne fu fatto il censimento come il
Signore aveva ordinato a Mosè.
Numeri - Capitolo 5
II. LEGGI DIVERSE
Espulsione degli impuri [1]Il Signore disse a Mosè:
[2]«Ordina agli Israeliti che allontanino dall'accampamento ogni
lebbroso, chiunque soffre di gonorrea o è impuro per il contatto con un
cadavere. [3]Allontanerete sia i maschi sia le femmine; li allontanerete
dall'accampamento perché non contaminino il loro accampamento in mezzo al quale
io abito». [4]Gli Israeliti fecero così e li allontanarono
dall'accampamento. Come il Signore aveva ordinato a Mosè, così fecero gli
Israeliti.
La restituzione[5]Il Signore aggiunse a Mosè: [6]«Ordina
agli Israeliti: Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno,
peccando contro il Signore, questa persona si sarà resa colpevole.
[7]Dovrà confessare il peccato commesso e restituirà: il reo rifonderà
per intero il danno commesso, aggiungendovi un quinto e lo darà a colui verso il
quale è responsabile. [8]Ma se costui non ha stretto parente a cui si
possa rifondere il danno commesso, questo spetterà al Signore, cioè al
sacerdote, oltre l'ariete dell'espiazione, mediante il quale si farà
l'espiazione per il colpevole. [9]Ogni tributo su tutte le cose
consacrate che gli Israeliti offriranno, è del sacerdote, apparterrà a lui;
[10]le cose che uno consacrerà saranno sue e ciò che uno darà al
sacerdote apparterrà a lui».
L'offerta della gelosia[11]Il Signore aggiunse a Mosè:
[12]«Parla agli Israeliti e riferisci loro: Se una donna si sarà traviata
e avrà commesso una infedeltà verso il marito [13]e un uomo avrà avuto
rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del marito; se essa
si è contaminata in segreto e non vi siano testimoni contro di lei perché non è
stata colta sul fatto, [14]qualora lo spirito di gelosia si impadronisca
del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata oppure lo
spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie
che non si è contaminata, [15]quell'uomo condurrà la moglie al sacerdote
e porterà una offerta per lei: un decimo di efa di farina d'orzo; non vi
spanderà sopra olio, né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di
gelosia, un'offerta commemorativa per ricordare una iniquità. [16]Il
sacerdote farà avvicinare la donna e la farà stare davanti al Signore.
[17]Poi il sacerdote prenderà acqua santa in un vaso di terra; prenderà
anche polvere che è sul pavimento della Dimora e la metterà nell'acqua.
[18]Il sacerdote farà quindi stare la donna davanti al Signore, le
scoprirà il capo e porrà nelle mani di lei l'oblazione commemorativa, che è
l'oblazione di gelosia, mentre il sacerdote avrà in mano l'acqua amara che porta
maledizione. [19]Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: Se
nessun uomo ha avuto rapporti disonesti con te e se non ti sei traviata per
contaminarti ricevendo un altro invece di tuo marito, quest'acqua amara, che
porta maledizione, non ti faccia danno! [20]Ma se ti sei traviata
ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei contaminata e un uomo che non è
tuo marito ha avuto rapporti disonesti con te... [21]Allora il sacerdote
farà giurare alla donna con un'imprecazione; poi dirà alla donna: Il Signore
faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo,
facendoti avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; [22]quest'acqua che
porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e
avvizzire i fianchi! E la donna dirà: Amen, Amen! [23]Poi il sacerdote
scriverà queste imprecazioni su un rotolo e le cancellerà con l'acqua amara.
[24]Farà bere alla donna quell'acqua amara che porta maledizione e
l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrle amarezza;
[25]il sacerdote prenderà dalle mani della donna l'oblazione di gelosia,
agiterà l'oblazione davanti al Signore e l'offrirà sull'altare; [26]il
sacerdote prenderà una manciata di quell'oblazione come memoriale di lei e la
brucerà sull'altare; poi farà bere l'acqua alla donna. [27]Quando le avrà
fatto bere l'acqua, se essa si è contaminata e ha commesso un'infedeltà contro
il marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza;
il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi avvizziranno e quella donna diventerà
un oggetto di maledizione in mezzo al suo popolo. [28]Ma se la donna non
si è contaminata ed è pura, sarà riconosciuta innocente e avrà figli.
[29]Questa è la legge della gelosia, nel caso in cui la moglie di uno
si sia traviata ricevendo un altro invece del marito e si contamini [30]e
per il caso in cui lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi
diventi geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al Signore e
il sacerdote le applicherà questa legge integralmente. [31]Il marito sarà
immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità».
Numeri - Capitolo 6
Il nazireato[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla
agli Israeliti e riferisci loro: Quando un uomo o una donna farà un voto
speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, [3]si asterrà
dal vino e dalle bevande inebrianti; non berrà aceto fatto di vino né aceto
fatto di bevanda inebriante; non berrà liquori tratti dall'uva e non mangerà
uva, né fresca né secca. [4]Per tutto il tempo del suo nazireato non
mangerà alcun prodotto della vigna, dai chicchi acerbi alle vinacce.
[5]Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà
sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali si è consacrato al
Signore, sarà santo; si lascerà crescere la capigliatura.
[6]Per tutto il tempo in cui rimane consacrato al Signore, non si
avvicinerà a un cadavere; [7]si trattasse anche di suo padre, di sua
madre, di suo fratello e di sua sorella, non si contaminerà per loro alla loro
morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio.
[8]Per tutto il tempo del suo nazireato egli è consacrato al Signore.
[9]Se uno gli muore accanto improvvisamente e il suo capo consacrato
rimane così contaminato, si raderà il capo nel giorno della sua purificazione;
se lo raderà il settimo giorno; [10]l'ottavo giorno porterà due tortore o
due colombi al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno. [11]Il
sacerdote ne offrirà uno in sacrificio espiatorio e l'altro in olocausto e farà
per lui il rito espiatorio del peccato in cui è incorso a causa di quel morto;
in quel giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo.
[12]Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà
un agnello dell'anno come sacrificio di riparazione; i giorni precedenti non
saranno contati, perché il suo nazireato è stato contaminato.
[13]Questa è la legge del nazireato; quando i giorni del suo nazireato
saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso della tenda del convegno;
[14]egli presenterà l'offerta al Signore: un agnello dell'anno, senza
difetto, per l'olocausto; una pecora dell'anno, senza difetto, per il sacrificio
espiatorio, un ariete senza difetto, come sacrificio di comunione; [15]un
canestro di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise in olio, di
schiacciate senza lievito unte d'olio, insieme con l'oblazione e le libazioni
relative. [16]Il sacerdote presenterà quelle cose davanti al Signore e
offrirà il suo sacrificio espiatorio e il suo olocausto; [17]offrirà
l'ariete come sacrificio di comunione al Signore, con il canestro dei pani
azzimi; il sacerdote offrirà anche l'oblazione e la libazione. [18]Il
nazireo raderà, all'ingresso della tenda del convegno, il suo capo consacrato;
prenderà i capelli del suo capo consacrato e li metterà sul fuoco che è sotto il
sacrificio di comunione. [19]Il sacerdote prenderà la spalla dell'ariete,
quando sarà cotta, una focaccia non lievitata dal canestro e una schiacciata
senza lievito e le porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi si sarà raso il
capo consacrato. [20]Il sacerdote le agiterà, come offerta da farsi
secondo il rito dell'agitazione, davanti al Signore; è cosa santa che appartiene
al sacerdote, insieme con il petto dell'offerta da agitare ritualmente e con la
spalla dell'offerta da elevare ritualmente. Dopo, il nazireo potrà bere il vino.
[21]Questa è la legge per chi ha fatto voto di nazireato, tale è la
sua offerta al Signore per il suo nazireato, oltre quello che i suoi mezzi gli
permetteranno di fare. Egli si comporterà secondo il voto che avrà fatto in base
alla legge del suo nazireato».
La formula di benedizione[22]Il Signore aggiunse a Mosè:
[23]«Parla ad Aronne e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete
così gli Israeliti; direte loro:
[24]Ti benedica il Signore
e ti protegga.
[25]Il Signore faccia brillare il suo volto su di te
e ti sia propizio.
[26]Il Signore rivolga su di te il suo volto
e ti conceda pace.
[27]Così porranno il mio nome sugli Israeliti
e io li benedirò».
Numeri - Capitolo 7
III. OFFERTE DEI CAPI E CONSACRAZIONE DEI LEVITI
Offerta dei carri[1]Quando Mosè ebbe finito di erigere la Dimora
e l'ebbe unta e consacrata con tutti i suoi arredi, quando ebbe eretto l'altare
con tutti i suoi arredi e li ebbe unti e consacrati, [2]i capi di
Israele, capi dei loro casati paterni, che erano capitribù e avevano presieduto
al censimento, presentarono una offerta [3]e la portarono davanti al
Signore: sei carri e dodici buoi, cioè un carro per due capi e un bue per ogni
capo e li offrirono davanti alla Dimora. [4]Il Signore disse a Mosè:
[5]«Prendili da loro per impiegarli al servizio della tenda del convegno
e assegnali ai leviti; a ciascuno secondo il suo servizio». [6]Mosè prese
dunque i carri e i buoi e li diede ai leviti. [7]Diede due carri e
quattro buoi ai figli di Gherson, secondo il loro servizio; [8]diede
quattro carri e otto buoi ai figli di Merari, secondo il loro servizio, sotto la
sorveglianza di Itamar, figlio del sacerdote Aronne; [9]ma ai figli di
Keat non ne diede, perché avevano il servizio degli oggetti sacri e dovevano
portarli sulle spalle.
Offerta della dedicazione[10]I capi presentarono l'offerta per
la dedicazione dell'altare, il giorno in cui esso fu unto; [11]i capi
presentarono l'offerta uno per giorno, per la dedicazione dell'altare.
[12]Colui che presentò l'offerta il primo giorno fu Nacason, figlio di
Amminadab, della tribù di Giuda; [13]la sua offerta fu un piatto
d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli,
secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in
olio, per l'oblazione, [14]una coppa d'oro di dieci sicli piena di
profumo, [15]un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per
l'olocausto, [16]un capro per il sacrificio espiatorio [17]e per
il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli
dell'anno. Tale fu l'offerta di Nacason, figlio di Amminadab.
[18]Il secondo giorno, Netaneel, figlio di Suar, capo di Issacar,
presentò l'offerta. [19]Offrì un piatto d'argento del peso di centotrenta
sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario,
tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[20]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [21]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [22]un capro
per il sacrificio espiatorio [23]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Netaneel, figlio di Suar.
[24]Il terzo giorno fu Eliab, figlio di Chelon, capo dei figli di
Zàbulon. [25]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di
centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del
santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[26]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [27]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [28]un capro
per il sacrificio espiatorio [29]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Eliab, figlio di Chelon.
[30]Il quarto giorno fu Elisur, figlio di Sedeur, capo dei figli di
Ruben. [31]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta
sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario,
tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[32]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [33]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [34]un capro
per il sacrificio espiatorio [35]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Elisur, figlio di Sedeur.
[36]Il quinto giorno fu Selumiel, figlio di Surisaddai, capo dei figli
di Simeone. [37]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di
centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del
santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[38]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [39]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [40]un capro
per il sacrificio espiatorio [41]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Selumiel, figlio di Surisaddai.
[42]Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei figli di
Gad. [43]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta
sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario,
tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[44]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [45]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [46]un capro
per il sacrificio espiatorio [47]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Eliasaf, figlio di Deuel.
[48]Il settimo giorno fu Elesama, figlio di Ammiud, capo dei figli di
Efraim. [49]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta
sicli, un vassoio d'argento del peso di settanta sicli, secondo il siclo del
santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[50]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [51]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [52]un capro
per il sacrificio espiatorio [53]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Elesama, figlio di Ammiud.
[54]L'ottavo giorno fu Gamliel, figlio di Pedasur, capo dei figli di
Manasse. [55]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di
centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli secondo il siclo del
santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[56]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [57]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [58]un capro
per il sacrificio espiatorio [59]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Gamliel, figlio di Pedasur.
[60]Il nono giorno fu Abidan, figlio di Ghideoni, capo dei figli di
Beniamino. [61]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di
centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del
santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[62]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [63]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [64]un capro
per il sacrificio espiatorio [65]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Abidan, figlio di Ghideoni.
[66]Il decimo giorno fu Achiezer, figlio di Ammisaddai, capo dei figli
di Dan. [67]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta
sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario,
tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[68]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [69]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [70]un capro
per il sacrificio espiatorio [71]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Achiezer, figlio di Ammisaddai.
[72]L'undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei figli di
Aser. [73]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta
sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario,
tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[74]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [75]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [76]un capro
per il sacrificio espiatorio [77]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Paghiel, figlio di Ocran.
[78]Il decimosecondo giorno fu Achira, figlio di Enan, capo dei figli
di Nèftali. [79]La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di
centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del
santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione,
[80]una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, [81]un
giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, [82]un capro
per il sacrificio espiatorio [83]e per il sacrificio di comunione due
buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta
di Achira, figlio di Enan.
[84]Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare da parte dei
capi d'Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti d'argento, dodici
vassoi d'argento, dodici coppe d'oro; [85]ogni piatto d'argento pesava
centotrenta sicli e ogni vassoio d'argento settanta; il totale dell'argento dei
vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario;
[86]dodici coppe d'oro piene di profumo, le quali, a dieci sicli per
coppa, secondo il siclo del santuario, diedero per l'oro delle coppe un totale
di centoventi sicli. [87]Totale del bestiame per l'olocausto: dodici
giovenchi, dodici arieti, dodici agnelli dell'anno, con le oblazioni consuete, e
dodici capri per il sacrificio espiatorio. [88]Totale del bestiame per il
sacrificio di comunione: ventiquattro giovenchi, sessanta arieti, sessanta
capri, sessanta agnelli dell'anno. Questi furono i doni per la dedicazione
dell'altare, dopo che esso fu unto.
[89]Quando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare con il
Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del coperchio che è sull'arca
della testimonianza fra i due cherubini; il Signore gli parlava.
Numeri - Capitolo 8
Le lampade del candelabro[1]Il Signore disse ancora a Mosè:
[2]«Parla ad Aronne e riferisci: Quando collocherai le lampade, le sette
lampade dovranno proiettare la luce davanti al candelabro». [3]Aronne
fece così: collocò le lampade in modo che facessero luce davanti al candelabro,
come il Signore aveva ordinato a Mosè. [4]Ora il candelabro aveva questa
fattura: era d'oro lavorato a martello, dal suo fusto alle sue corolle era un
solo lavoro a martello. Mosè aveva fatto il candelabro secondo la figura che il
Signore gli aveva mostrato.
I leviti sono offerti al Signore[5]Il Signore parlò a Mosè:
[6]«Prendi i leviti tra gli Israeliti e purificali. [7]Per
purificarli farai così: li aspergerai con l'acqua dell'espiazione; faranno
passare il rasoio su tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si
purificheranno. [8]Poi prenderanno un giovenco con l'oblazione consueta
di fior di farina intrisa in olio e tu prenderai un altro giovenco per il
sacrificio espiatorio. [9]Farai avvicinare i leviti dinanzi alla tenda
del convegno e convocherai tutta la comunità degli Israeliti. [10]Farai
avvicinare i leviti davanti al Signore e gli Israeliti porranno le mani sui
leviti; [11]Aronne presenterà i leviti come offerta da farsi con il rito
di agitazione davanti al Signore da parte degli Israeliti ed essi faranno il
servizio del Signore. [12]Poi i leviti porranno le mani sulla testa dei
giovenchi e tu ne offrirai uno in sacrificio espiatorio per i leviti.
[13]Farai stare i leviti davanti ad Aronne e davanti ai suoi figli e li
presenterai come un'offerta da farsi con il rito di agitazione in onore del
Signore. [14]Così separerai i leviti dagli Israeliti e i leviti saranno
miei. [15]Dopo, i leviti verranno a fare il servizio nella tenda del
convegno; tu li purificherai e li presenterai come un'offerta fatta con la
rituale agitazione; [16]poiché mi sono tutti dediti tra gli Israeliti, io
li ho presi con me, invece di quanti nascono per primi dalla madre, invece dei
primogeniti di tutti gli Israeliti. [17]Poiché tutti i primogeniti degli
Israeliti, tanto degli uomini quanto del bestiame, sono miei; io me li sono
consacrati il giorno in cui percossi tutti i primogeniti nel paese d'Egitto.
[18]Ho preso i leviti invece di tutti i primogeniti degli Israeliti.
[19]Ho dato in dono ad Aronne e ai suoi figli i leviti tra gli Israeliti,
perché facciano il servizio degli Israeliti nella tenda del convegno e perché
compiano il rito espiatorio per gli Israeliti, perché nessun flagello colpisca
gli Israeliti, qualora gli Israeliti si accostino al santuario».
[20]Così fecero Mosè, Aronne e tutta la comunità degli Israeliti per i
leviti; gli Israeliti fecero per i leviti quanto il Signore aveva ordinato a
Mosè a loro riguardo. [21]I leviti si purificarono e lavarono le loro
vesti; Aronne li presentò come un'offerta da agitare secondo il rito davanti al
Signore e fece l'espiazione per essi, per purificarli. [22]Dopo, i leviti
vennero a fare il servizio nella tenda del convegno alla presenza di Aronne e
dei suoi figli. Come il Signore aveva ordinato a Mosè per i leviti, così si fece
per loro.
Le età del servizio[23]Il Signore parlò a Mosè:
[24]«Questo riguarda i leviti: da venticinque anni in su il levita
entrerà a formare la squadra per il servizio nella tenda del convegno.
[25]Dall'età di cinquant'anni si ritirerà dalla squadra del servizio e
non servirà più. [26]Aiuterà i suoi fratelli nella tenda del convegno
sorvegliando ciò che è affidato alla loro custodia; ma non farà più servizio.
Così farai per i leviti, per quel che riguarda i loro uffici».
Numeri - Capitolo 9
IV. LA PASQUA E LA PARTENZA
Data della pasqua[1]Il Signore parlò ancora a Mosè nel deserto
del Sinai, il primo mese del secondo anno, da quando uscirono dal paese
d'Egitto, dicendo: [2]«Gli Israeliti celebreranno la pasqua nel tempo
stabilito. [3]La celebrerete nel tempo stabilito, il quattordici di
questo mese tra le due sere; la celebrerete secondo tutte le leggi e secondo
tutte le prescrizioni e le usanze». [4]Mosè parlò agli Israeliti perché
celebrassero la pasqua. [5]Essi celebrarono la pasqua il quattordici del
mese al tramonto, nel deserto del Sinai; gli Israeliti agirono secondo tutti gli
ordini che il Signore aveva dato a Mosè.
Casi particolari[6]Ora vi erano alcuni uomini che essendo
immondi per aver toccato un morto, non potevano celebrare la pasqua in quel
giorno. Si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad
Aronne; [7]quegli uomini dissero a Mosè: «Noi siamo immondi per aver
toccato un cadavere; perché dovremo essere impediti di presentare l'offerta del
Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?». [8]Mosè rispose
loro: «Aspettate e sentirò quello che il Signore ordinerà a vostro riguardo».
[9]Il Signore disse a Mosè: [10]«Parla agli Israeliti e ordina
loro: Se uno di voi o dei vostri discendenti sarà immondo per il contatto con un
cadavere o sarà lontano in viaggio, potrà ugualmente celebrare la pasqua in
onore del Signore. [11]La celebreranno il quattordici del secondo mese al
tramonto; mangeranno la vittima pasquale con pane azzimo e con erbe amare;
[12]non ne serberanno alcun resto fino al mattino e non ne spezzeranno
alcun osso. La celebreranno secondo tutte le leggi della pasqua. [13]Ma
chi è mondo e non è in viaggio, se si astiene dal celebrare la pasqua, sarà
eliminato dal suo popolo; perché non ha presentato l'offerta al Signore nel
tempo stabilito, quell'uomo porterà la pena del suo peccato. [14]Se uno
straniero che soggiorna in mezzo a voi celebra la pasqua del Signore, si
conformerà alle leggi e alle prescrizioni della pasqua. Avrete un'unica legge
per lo straniero e per il nativo del paese».
La nube[15]Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì
la Dimora, ossia la tenda della testimonianza; alla sera essa aveva sulla Dimora
l'aspetto di un fuoco che durava fino alla mattina. [16]Così avveniva
sempre: la nube copriva la Dimora e di notte aveva l'aspetto del fuoco.
[17]Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, gli Israeliti si
mettevano in cammino; dove la nuvola si fermava, in quel luogo gli Israeliti si
accampavano. [18]Gli Israeliti si mettevano in cammino per ordine del
Signore e per ordine del Signore si accampavano; rimanevano accampati finché la
nube restava sulla Dimora. [19]Quando la nube rimaneva per molti giorni
sulla Dimora, gli Israeliti osservavano la prescrizione del Signore e non
partivano. [20]Se la nube rimaneva pochi giorni sulla Dimora, per ordine
del Signore rimanevano accampati e per ordine del Signore levavano il campo.
[21]Se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina,
subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si
alzava, allora riprendevano il cammino. [22]Se la nube rimaneva ferma
sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli Israeliti rimanevano accampati
e non partivano: ma quando si alzava, levavano il campo. [23]Per ordine
del Signore si accampavano e per ordine del Signore levavano il campo;
osservavano le prescrizioni del Signore, secondo l'ordine dato dal Signore per
mezzo di Mosè.
Numeri - Capitolo 10
Le trombe[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Fatti due
trombe d'argento; le farai lavorate a martello e ti serviranno per convocare la
comunità e per levare l'accampamento. [3]Al suono di esse tutta la
comunità si radunerà presso di te all'ingresso della tenda del convegno.
[4]Al suono di una tromba sola, i principi, i capi delle migliaia
d'Israele, converranno presso di te. [5]Quando suonerete uno squillo di
acclamazione, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino.
[6]Quando suonerete una seconda volta lo squillo di acclamazione, gli
accampamenti che si trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si
suoneranno squilli di acclamazione quando dovranno mettersi in cammino.
[7]Quando deve essere convocata la comunità, suonerete, ma non uno
squillo di acclamazione. [8]I sacerdoti figli di Aronne suoneranno le
trombe; sarà una legge perenne per voi e per i vostri discendenti.
[9]Quando nel vostro paese andrete in guerra contro il nemico che vi
attaccherà, suonerete le trombe con squilli di acclamazione e sarete ricordati
davanti al Signore vostro Dio e sarete liberati dai vostri nemici.
[10]Così anche nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al
principio dei vostri mesi, suonerete le trombe quando offrirete olocausti e
sacrifici di comunione; esse vi ricorderanno davanti al vostro Dio. Io sono il
Signore vostro Dio».
L'ordine di marcia[11]Il secondo anno, il secondo mese, il venti
del mese, la nube si alzò sopra la Dimora della testimonianza. [12]Gli
Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di marcia; la
nube si fermò nel deserto di Paran. [13]Così si misero in cammino la
prima volta, secondo l'ordine del Signore, dato per mezzo di Mosè.
[14]Per prima si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Giuda,
diviso secondo le loro schiere. Nacason, figlio di Amminadab, comandava la
schiera di Giuda. [15]Netaneel, figlio di Suar, comandava la schiera
della tribù dei figli di Issacar; [16]Eliab, figlio di Chelon, comandava
la schiera della tribù dei figli di Zàbulon. [17]La Dimora fu smontata e
i figli di Gherson e i figli di Merari si misero in cammino portando la Dimora.
[18]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento di Ruben, diviso secondo le
sue schiere. Elisur, figlio di Sedeur, comandava la schiera di Ruben.
[19]Selumiel, figlio di Surisaddai, comandava la schiera della tribù dei
figli di Simeone. [20]Eliasaf, figlio di Deuel, comandava la schiera
della tribù dei figli di Gad. [21]Poi si mossero i Keatiti, portando gli
oggetti sacri; gli altri dovevano erigere la Dimora, prima che questi
arrivassero. [22]Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di
Efraim, diviso secondo le sue schiere. Elisama, figlio di Ammiud, comandava la
schiera di Efraim. [23]Gamliel, figlio di Pedasur, comandava la schiera
della tribù dei figli di Manàsse. [24]Abidau, figlio di Ghideoni,
comandava la schiera della tribù dei figli di Beniamino. [25]Poi si mosse
l'insegna dell'accampamento dei figli di Dan, diviso secondo le sue schiere,
formando la retroguardia di tutti gli accampamenti. Achiezer, figlio di
Ammisaddai, comandava la schiera di Dan. [26]Paghiel, figlio di Ocran,
comandava la schiera della tribù dei figli di Aser, [27]e Achira, figlio
di Enan, comandava la schiera della tribù dei figli di Nèftali.
[28]Questo era l'ordine con cui gli Israeliti si misero in cammino,
secondo le loro schiere. Così levarono l'accampamento.
Proposta di Mosè a Obab[29]Mosè disse a Obab, figlio di Reuel,
Madianita, suocero di Mosè: «Noi stiamo per partire, verso il luogo del quale il
Signore ha detto: Io ve lo darò in possesso. Vieni con noi e ti faremo del bene,
perché il Signore ha promesso di fare il bene a Israele». [30]Gli
rispose: «Io non verrò ma tornerò al mio paese e dai miei parenti». Mosè disse:
[31]«Non ci lasciare poiché tu conosci i luoghi dove ci accamperemo nel
deserto e sarai per noi come gli occhi. [32]Se vieni con noi, qualunque
bene il Signore farà a noi, noi lo faremo a te».
La partenza[33]Così partirono dal monte del Signore e fecero tre
giornate di cammino; l'arca dell'alleanza del Signore li precedeva durante le
tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. [34]La nube
del Signore era sopra di loro durante il giorno da quando erano partiti.
[35]Quando l'arca partiva, Mosè diceva:
«Sorgi, Signore,
e siano dispersi i tuoi nemici
e fuggano da te coloro che ti odiano».
[36]Quando si posava, diceva:
«Torna, Signore,
alle miriadi di migliaia di Israele».
Numeri - Capitolo 11
V. LE TAPPE NEL DESERTO
Tabera[1]Ora il popolo cominciò a lamentarsi malamente agli
orecchi del Signore. Li udì il Signore e il suo sdegno si accese e il fuoco del
Signore divampò in mezzo a loro e divorò l'estremità dell'accampamento.
[2]Il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense.
[3]Quel luogo fu chiamato Tabera, perché il fuoco del Signore era
divampato in mezzo a loro.
Kibrot-Taava. Lamenti del popolo[4]La gente raccogliticcia, che
era tra il popolo, fu presa da bramosia; anche gli Israeliti ripresero a
lamentarsi e a dire: «Chi ci potrà dare carne da mangiare? [5]Ci
ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cocomeri, dei
meloni, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. [6]Ora la nostra vita
inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa
manna». [7]Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva
l'aspetto della resina odorosa. [8]Il popolo andava attorno a
raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio,
la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta
all'olio. [9]Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la
manna.
Intercessione di Mosè[10]Mosè udì il popolo che si lamentava in
tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; lo sdegno del
Signore divampò e la cosa dispiacque anche a Mosè. [11]Mosè disse al
Signore: «Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato
grazia ai tuoi occhi, tanto che tu mi hai messo addosso il carico di tutto
questo popolo? [12]L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho
forse messo al mondo io perché tu mi dica: Pòrtatelo in grembo, come la balia
porta il bambino lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai
suoi padri? [13]Da dove prenderei la carne da dare a tutto questo popolo?
Perché si lamenta dietro a me, dicendo: Dacci da mangiare carne! [14]Io
non posso da solo portare il peso di tutto questo popolo; è un peso troppo grave
per me. [15]Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi
morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; io non veda più la mia sventura!».
La risposta del Signore[16]Il Signore disse a Mosè: «Radunami
settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del
popolo e come loro scribi; conducili alla tenda del convegno; vi si presentino
con te. [17]Io scenderò e parlerò in quel luogo con te; prenderò lo
spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te il carico
del popolo e tu non lo porti più da solo.
[18]Dirai al popolo: Santificatevi per domani e mangerete carne,
perché avete pianto agli orecchi del Signore, dicendo: Chi ci farà mangiare
carne? Stavamo così bene in Egitto! Ebbene il Signore vi darà carne e voi ne
mangerete. [19]Ne mangerete non per un giorno, non per due giorni, non
per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni, [20]ma per
un mese intero, finché vi esca dalle narici e vi venga a noia, perché avete
respinto il Signore che è in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo:
Perché siamo usciti dall'Egitto?». [21]Mosè disse: «Questo popolo, in
mezzo al quale mi trovo, conta seicentomila adulti e tu dici: Io darò loro la
carne e ne mangeranno per un mese intero! [22]Si possono uccidere per
loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? O si radunerà per loro
tutto il pesce del mare in modo che ne abbiano abbastanza?». [23]Il
Signore rispose a Mosè: «Il braccio del Signore è forse raccorciato? Ora vedrai
se la parola che ti ho detta si realizzerà o no».
Effusione dello spirito[24]Mosè dunque uscì e riferì al popolo
le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li
pose intorno alla tenda del convegno. [25]Allora il Signore scese nella
nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta
anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma
non lo fecero più in seguito. [26]Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad
e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento e lo spirito si posò su di
essi; erano fra gli iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si
misero a profetizzare nell'accampamento. [27]Un giovane corse a riferire
la cosa a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento».
[28]Allora Giosuè, figlio di Nun, che dalla sua giovinezza era al
servizio di Mosè, disse: «Mosè, signor mio, impediscili!». [29]Ma Mosè
gli rispose: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore
e volesse il Signore dare loro il suo spirito!». [30]Mosè si ritirò
nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele.
Le quaglie[31]Intanto si era alzato un vento, per ordine del
Signore, e portò quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso
l'accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una
giornata di cammino dall'altro, intorno all'accampamento e a un'altezza di circa
due cubiti sulla superficie del suolo. [32]Il popolo si alzò e tutto quel
giorno e tutta la notte e tutto il giorno dopo raccolse le quaglie. Chi ne
raccolse meno ne ebbe dieci homer; le distesero intorno all'accampamento.
[33]Avevano ancora la carne fra i denti e non l'avevano ancora masticata,
quando lo sdegno del Signore si accese contro il popolo e il Signore percosse il
popolo con una gravissima piaga. [34]Quel luogo fu chiamato Kibrot-Taava,
perché qui fu sepolta la gente che si era lasciata dominare dalla ingordigia.
[35]Da Kibrot-Taava il popolo partì per Caserot e a Caserot fece sosta.
Numeri - Capitolo 12
Maria e Aronne contro Mosè[1]Maria e Aronne parlarono contro
Mosè a causa della donna etiope che aveva sposata; infatti aveva sposato una
Etiope. [2]Dissero: «Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di
Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?». Il Signore udì. [3]Ora
Mosè era molto più mansueto di ogni uomo che è sulla terra.
Risposta divina[4]Il Signore disse subito a Mosè, ad Aronne e a
Maria: «Uscite tutti e tre e andate alla tenda del convegno». Uscirono tutti e
tre. [5]Il Signore allora scese in una colonna di nube, si fermò
all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti.
[6]Il Signore disse:
«Ascoltate le mie parole!
Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore,
in visione a lui mi rivelerò,
in sogno parlerò con lui.
[7]Non così per il mio servo Mosè:
egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa.
[8]Bocca a bocca parlo con lui,
in visione e non con enigmi
ed egli guarda l'immagine del Signore.
Perchè non avete temuto
di parlare contro il mio servo Mosè?».
[9]L'ira del Signore si accese contro di loro ed Egli se ne andò;
[10]la nuvola si ritirò di sopra alla tenda ed ecco Maria era lebbrosa,
bianca come neve; Aronne guardò Maria ed ecco era lebbrosa.
Intercessione di Aronne e di Mosè[11]Aronne disse a Mosè:
«Signor mio, non addossarci la pena del peccato che abbiamo stoltamente
commesso, [12]essa non sia come il bambino nato morto, la cui carne è gia
mezzo consumata quando esce dal seno della madre». [13]Mosè gridò al
Signore: «Guariscila, Dio!». [14]Il Signore rispose a Mosè: «Se suo padre
le avesse sputato in viso, non ne porterebbe essa vergogna per sette giorni?
Stia dunque isolata fuori dell'accampamento sette giorni; poi vi sarà di nuovo
ammessa». [15]Maria dunque rimase isolata, fuori dell'accampamento sette
giorni; il popolo non riprese il cammino, finché Maria non fu riammessa
nell'accampamento. [16]Poi il popolo partì da Caserot e si accampò nel
deserto di Paran.
Numeri - Capitolo 13
Ricognizione in Canaan[1]Il Signore disse a Mosè:
[2]«Manda uomini a esplorare il paese di Canaan che sto per dare agli
Israeliti. Mandate un uomo per ogni tribù dei loro padri; siano tutti dei loro
capi». [3]Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il comando del
Signore; quegli uomini erano tutti capi degli Israeliti.
[4]Questi erano i loro nomi: per la tribù di Ruben, Sammua figlio di
Zaccur; [5]per la tribù di Simeone, Safat figlio di Cori; [6]per
la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne; [7]per la tribù di Issacar,
Igheal figlio di Giuseppe; per la tribù di Efraim, [8]Osea figlio di Nun;
[9]per la tribù di Beniamino, Palti figlio di Rafu; [10]per la
tribù di Zàbulon, Gaddiel figlio di Sodi; [11]per la tribù di Giuseppe,
cioè per la tribù di Manàsse, Gaddi figlio di Susi; [12]per la tribù di
Dan, Ammiel figlio di Ghemalli; [13]per la tribù di Aser, Setur figlio di
Michele; [14]per la tribù di Nèftali, Nacbi figlio di Vofsi;
[15]per la tribù di Gad, Gheuel figlio di Machi. [16]Questi sono i
nomi degli uomini che Mosè mandò a esplorare il paese. Mosè diede ad Osea,
figlio di Nun, il nome di Giosuè.
[17]Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan e disse loro:
«Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione montana [18]e
osserverete che paese sia, che popolo l'abiti, se forte o debole, se poco o
molto numeroso; [19]come sia la regione che esso abita, se buona o
cattiva, e come siano le città dove abita, se siano accampamenti o luoghi
fortificati; [20]come sia il terreno, se fertile o sterile, se vi siano
alberi o no. Siate coraggiosi e portate frutti del paese». Era il tempo in cui
cominciava a maturare l'uva.
[21]Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin,
fino a Recob, in direzione di Amat. [22]Salirono attraverso il Negheb e
andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora
Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto.
[23]Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un
grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e
fichi.
[24]Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva
che gli Israeliti vi tagliarono.
Il rapporto degli esploratori[25]Alla fine di quaranta giorni
tornarono dall'esplorazione del paese [26]e andarono a trovare Mosè e
Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades;
riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del
paese. [27]Raccontarono: «Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi
mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti.
[28]Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate
e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak. [29]Gli Amaleciti
abitano la regione del Negheb; gli Hittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne;
i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano». [30]Caleb
calmò il popolo che mormorava contro Mosè e disse: «Andiamo presto e
conquistiamo il paese, perché certo possiamo riuscirvi». [31]Ma gli
uomini che vi erano andati con lui dissero: «Noi non saremo capaci di andare
contro questo popolo, perché è più forte di noi». [32]Screditarono presso
gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: «Il paese che abbiamo
attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la
gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; [33]vi abbiamo visto
i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci
sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro».
Numeri - Capitolo 14
Rivolta di Israele[1]Allora tutta la comunità alzò la voce e
diede in alte grida; il popolo pianse tutta quella notte. [2]Tutti gli
Israeliti mormoravano contro Mosè e contro Aronne e tutta la comunità disse
loro: «Oh! fossimo morti nel paese d'Egitto o fossimo morti in questo deserto!
[3]E perché il Signore ci conduce in quel paese per cadere di spada? Le
nostre mogli e i nostri bambini saranno preda. Non sarebbe meglio per noi
tornare in Egitto?». [4]Si dissero l'un l'altro: «Diamoci un capo e
torniamo in Egitto».
[5]Allora Mosè e Aronne si prostrarono a terra dinanzi a tutta la
comunità riunita degli Israeliti. [6]Giosuè figlio di Nun e Caleb figlio
di Iefunne, che erano fra coloro che avevano esplorato il paese, si stracciarono
le vesti [7]e parlarono così a tutta la comunità degli Israeliti: «Il
paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese molto buono.
[8]Se il Signore ci è favorevole, ci introdurrà in quel paese e ce lo
darà: è un paese dove scorre latte e miele. [9]Soltanto, non vi ribellate
al Signore e non abbiate paura del popolo del paese; è pane per noi e la loro
difesa li ha abbandonati mentre il Signore è con noi; non ne abbiate paura».
Collera del Signore e intercessione di Mosè[10]Allora tutta la
comunità parlò di lapidarli; ma la Gloria del Signore apparve sulla tenda del
convegno a tutti gli Israeliti. [11]Il Signore disse a Mosè: «Fino a
quando mi disprezzerà questo popolo? E fino a quando non avranno fede in me,
dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro? [12]Io lo colpirò con
la peste e lo distruggerò, ma farò di te una nazione più grande e più potente di
esso».
[13]Mosè disse al Signore: «Ma gli Egiziani hanno saputo che tu hai
fatto uscire questo popolo con la tua potenza [14]e lo hanno detto agli
abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a
questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra
di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nube e di notte
in una colonna di fuoco. [15]Ora se fai perire questo popolo come un solo
uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: [16]Siccome il
Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva
giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto. [17]Ora si mostri grande
la potenza del mio Signore, perché tu hai detto: [18]Il Signore è lento
all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza
punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta
generazione. [19]Perdona l'iniquità di questo popolo, secondo la
grandezza della tua bontà, così come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto
fin qui».
Perdono e castigo[20]Il Signore disse: «Io perdono come tu hai
chiesto; [21]ma, per la mia vita, com'è vero che tutta la terra sarà
piena della gloria del Signore, [22]tutti quegli uomini che hanno visto
la mia gloria e i prodigi compiuti da me in Egitto e nel deserto e tuttavia mi
hanno messo alla prova gia dieci volte e non hanno obbedito alla mia voce,
[23]certo non vedranno il paese che ho giurato di dare ai loro padri.
Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; [24]ma il mio servo
Caleb che è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito fedelmente io lo
introdurrò nel paese dove è andato; la sua stirpe lo possiederà. [25]Gli
Amaleciti e i Cananei abitano nella valle; domani tornate indietro,
incamminatevi verso il deserto, per la via del Mare Rosso».
[26]Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: [27]«Fino a
quando sopporterò io questa comunità malvagia che mormora contro di me? Io ho
udito le lamentele degli Israeliti contro di me. [28]Riferisci loro: Per
la mia vita, dice il Signore, io vi farò quello che ho sentito dire da voi.
[29]I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessuno di voi, di
quanti siete stati registrati dall'età di venti anni in su e avete mormorato
contro di me, [30]potrà entrare nel paese nel quale ho giurato di farvi
abitare, se non Caleb, figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun. [31]I
vostri bambini, dei quali avete detto che sarebbero diventati una preda di
guerra, quelli ve li farò entrare; essi conosceranno il paese che voi avete
disprezzato. [32]Ma i vostri cadaveri cadranno in questo deserto.
[33]I vostri figli saranno nòmadi nel deserto per quarant'anni e
porteranno il peso delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri siano tutti
quanti nel deserto. [34]Secondo il numero dei giorni che avete impiegato
per esplorare il paese, quaranta giorni, sconterete le vostre iniquità per
quarant'anni, un anno per ogni giorno e conoscerete la mia ostilità.
[35]Io, il Signore, ho parlato. Così agirò con tutta questa comunità
malvagia che si è riunita contro di me: in questo deserto saranno annientati e
qui moriranno».
[36]Gli uomini che Mosè aveva mandati a esplorare il paese e che,
tornati, avevano fatto mormorare tutta la comunità contro di lui diffondendo il
discredito sul paese, [37]quegli uomini che avevano propagato cattive
voci su quel paese, morirono colpiti da un flagello, davanti al Signore.
[38]Ma di quelli che erano andati a esplorare il paese rimasero vivi
Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Iefunne.
Vano tentativo degli Israeliti[39]Mosè riferì quelle parole a
tutti gli Israeliti; il popolo ne fu molto turbato. [40]La mattina si
alzarono presto per salire verso la cima del monte, dicendo: «Eccoci qua; noi
saliremo al luogo del quale il Signore ha detto che noi abbiamo peccato».
[41]Ma Mosè disse: «Perché trasgredite l'ordine del Signore? La cosa non
vi riuscirà. [42]Poiché il Signore non è in mezzo a voi, non salite
perché non siate sconfitti dai vostri nemici! [43]Perché di fronte a voi
stanno gli Amaleciti e i Cananei e voi cadrete di spada; perché avete
abbandonato il Signore, il Signore non sarà con voi». [44]Si ostinarono a
salire verso la cima del monte, ma l'arca dell'alleanza del Signore e Mosè non
si mossero dall'accampamento. [45]Allora gli Amaleciti e i Cananei che
abitavano su quel monte scesero, li batterono e ne fecero strage fino a Corma.
Numeri - Capitolo 15
VI. ORDINAMENTI SUI SACRIFICI POTERI DEI SACERDOTI E DEI LEVITI
L'oblazione unita ai sacrifici[1]Il Signore disse a Mosè:
[2]«Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando sarete entrati nel
paese che dovrete abitare e che io vi dò [3]e offrirete al Signore un
sacrificio consumato dal fuoco, olocausto o sacrificio per soddisfare un voto, o
per un'offerta volontaria, o nelle vostre solennità, per fare un profumo soave
per il Signore con il vostro bestiame grosso o minuto, [4]colui che
presenterà l'offerta al Signore, offrirà in oblazione un decimo di efa di
fior di farina intrisa in un quarto di hin di olio. [5]Farai una
libazione di un quarto di hin di vino oltre l'olocausto o sacrificio per
ogni agnello. [6]Se è per un ariete, offrirai in oblazione due decimi di
efa di fior di farina con un terzo di hin di olio [7]e
farai una libazione di un terzo di hin di vino come offerta di odore
soave in onore del Signore. [8]Se offri un giovenco in olocausto o in
sacrificio per soddisfare un voto o in sacrificio di comunione al Signore,
[9]oltre il giovenco si offrirà, in oblazione, tre decimi di efa
di fior di farina intrisa in mezzo hin di olio [10]e farai una
libazione di un mezzo hin di vino; è un sacrificio consumato dal fuoco,
soave profumo per il Signore. [11]Così si farà per ogni bue, per ogni
ariete, per ogni agnello o capretto. [12]Qualunque sia il numero degli
animali che immolerete, farete così per ciascuna vittima. [13]Quanti sono
nativi del paese faranno così, quando offriranno un sacrificio consumato dal
fuoco, soave profumo per il Signore. [14]Se uno straniero che soggiorna
da voi o chiunque dimorerà in mezzo a voi in futuro, offrirà un sacrificio con
il fuoco, soave profumo per il Signore, farà come fate voi. [15]Vi sarà
una sola legge per tutta la comunità, per voi e per lo straniero che soggiorna
in mezzo a voi; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; come
siete voi, così sarà lo straniero davanti al Signore. [16]Ci sarà una
stessa legge e uno stesso rito per voi e per lo straniero che soggiorna presso
di voi».
Le primizie del pane[17]Il Signore disse ancora a Mosè:
[18]«Parla agli Israeliti e riferisci loro. Quando sarete arrivati nel
paese dove io vi conduco [19]e mangerete il pane di quel paese, ne
preleverete un'offerta da presentare al Signore. [20]Delle primizie della
vostra madia, metterete da parte una focaccia come offerta da elevare secondo il
rito, la preleverete come si preleva dall'aia l'offerta che si fa con il rito di
elevazione. [21]Delle primizie della vostra madia darete al Signore una
parte come offerta che si fa elevandola, di generazione in generazione.
Espiazione delle colpe per inavvertenza[22]Se avrete mancato per
inavvertenza e non avrete osservato tutti questi comandi che il Signore ha dati
a Mosè, [23]quanto il Signore vi ha comandato per mezzo di Mosè, dal
giorno in cui il Signore vi ha dato comandi e in seguito, nelle vostre
successive generazioni, [24]se il peccato è stato commesso per
inavvertenza da parte della comunità, senza che la comunità se ne sia accorta,
tutta la comunità offrirà un giovenco come olocausto di soave profumo per il
Signore, con la sua oblazione e la sua libazione secondo il rito, e un capro
come sacrificio espiatorio. [25]Il sacerdote farà il rito espiatorio per
tutta la comunità degli Israeliti e sarà loro perdonato; infatti si tratta di un
peccato commesso per inavvertenza ed essi hanno portato l'offerta, il sacrificio
fatto in onore del Signore mediante il fuoco e il loro sacrificio espiatorio
davanti al Signore, a causa della loro inavvertenza. [26]Sarà perdonato a
tutta la comunità degli Israeliti e allo straniero che soggiorna in mezzo a
loro, perché tutto il popolo ha peccato per inavvertenza. [27]Se è una
persona sola che ha peccato per inavvertenza, offra una capra di un anno come
sacrificio espiatorio. [28]Il sacerdote farà il rito espiatorio davanti
al Signore per la persona che avrà mancato commettendo un peccato per
inavvertenza; quando avrà fatto l'espiazione per essa, le sarà perdonato.
[29]Si tratti di un nativo del paese tra gli Israeliti o di uno straniero
che soggiorna in mezzo a voi, avrete un'unica legge per colui che pecca per
inavvertenza.
[30]Ma la persona che agisce con deliberazione, nativo del paese o
straniero, insulta il Signore; essa sarà eliminata dal suo popolo.
[31]Poiché ha disprezzato la parola del Signore e ha violato il suo
comando, quella persona dovrà essere eliminata; porterà il peso della sua
colpa».
Violazione del sabato[32]Mentre gli Israeliti erano nel deserto,
trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. [33]Quelli
che l'avevano trovato a raccogliere legna, lo condussero a Mosè, ad Aronne e a
tutta la comunità. [34]Lo misero sotto sorveglianza, perché non era stato
ancora stabilito che cosa gli si dovesse fare. [35]Il Signore disse a
Mosè: «Quell'uomo deve essere messo a morte; tutta la comunità lo lapiderà fuori
dell'accampamento». [36]Tutta la comunità lo condusse fuori
dell'accampamento e lo lapidò; quegli morì secondo il comando che il Signore
aveva dato a Mosè.
I fiocchi dei vestiti[37]Il Signore aggiunse a Mosè:
[38]«Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione
in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di
ogni angolo un cordone di porpora viola. [39]Avrete tali fiocchi e,
quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli
in pratica; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi,
seguendo i quali vi prostituite. [40]Così vi ricorderete di tutti i miei
comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. [41]Io
sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese di Egitto per
essere il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio».
Numeri - Capitolo 16
Rivolta di Core, Datan e Abiram[1]Ora Core figlio di Izear,
figlio di Keat, figlio di Levi, e Datan e Abiram, figli di Eliab, figlio di
Pallu, figlio di Ruben, [2]presero altra gente e insorsero contro Mosè,
con duecentocinquanta uomini tra gli Israeliti, capi della comunità, membri del
consiglio, uomini stimati; [3]radunatisi contro Mosè e contro Aronne,
dissero loro: «Basta! Tutta la comunità, tutti sono santi e il Signore è in
mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l'assemblea del Signore?».
[4]Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò con la faccia a terra;
[5]poi disse a Core e a tutta la gente che era con lui: «Domani mattina
il Signore farà conoscere chi è suo e chi è santo e se lo farà avvicinare: farà
avvicinare a sé colui che egli avrà scelto. [6]Fate questo: prendete gli
incensieri tu e tutta la gente che è con te; [7]domani vi metterete il
fuoco e porrete profumo aromatico davanti al Signore; colui che il Signore avrà
scelto sarà santo. Basta, figli di Levi!». [8]Mosè disse poi a Core: «Ora
ascoltate, figli di Levi! [9]E' forse poco per voi che il Dio d'Israele
vi abbia segregati dalla comunità d'Israele e vi abbia fatti avvicinare a sé per
prestare servizio nella Dimora del Signore e per tenervi davanti alla comunità,
esercitando per essa il vostro ministero? [10]Egli vi ha fatti avvicinare
a sé, te e tutti i tuoi fratelli figli di Levi con te e ora pretendete anche il
sacerdozio? [11]Per questo tu e tutta la gente che è con te siete
convenuti contro il Signore! E chi è Aronne perché vi mettiate a mormorare
contro di lui?».
[12]Poi Mosè mandò a chiamare Datan e Abiram, figli di Eliab; ma essi
dissero: «Noi non verremo. [13]E' forse poco per te l'averci fatti
partire da un paese dove scorre latte e miele per farci morire nel deserto,
perché tu voglia fare il nostro capo e dominare su di noi? [14]Non ci hai
davvero condotti in un paese dove scorre latte e miele, né ci hai dato il
possesso di campi e di vigne! Credi tu di poter privare degli occhi questa
gente? Noi non verremo». [15]Allora Mosè si adirò molto e disse al
Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un
asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro».
Il castigo[16]Mosè disse a Core: «Tu e tutta la tua gente
trovatevi domani davanti al Signore: tu e loro con Aronne; [17]ciascuno
di voi prenda l'incensiere, vi metta il profumo aromatico e porti ciascuno il
suo incensiere davanti al Signore: duecentocinquanta incensieri. Anche tu e
Aronne; ciascuno prenda un incensiere». [18]Essi dunque presero ciascuno
un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero profumo aromatico e si fermarono
all'ingresso della tenda del convegno; lo stesso fecero Mosè e Aronne.
[19]Core convocò tutta la comunità presso Mosè e Aronne all'ingresso
della tenda del convegno; la gloria del Signore apparve a tutta la comunità.
[20]Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: [21]«Allontanatevi da
questa comunità e io li consumerò in un istante». [22]Ma essi,
prostratisi con la faccia a terra, dissero: «Dio, Dio degli spiriti di ogni
essere vivente! Un uomo solo ha peccato e ti vorresti adirare contro tutta la
comunità?». [23]Il Signore disse a Mosè: [24]«Parla alla comunità
e ordinale: Ritiratevi dalle vicinanze della dimora di Core, Datan e Abiram».
[25]Mosè si alzò e andò da Datan e da Abiram; gli anziani di Israele
lo seguirono. [26]Egli disse alla comunità: «Allontanatevi dalle tende di
questi uomini empi e non toccate nulla di ciò che è loro, perché non periate a
causa di tutti i loro peccati». [27]Così quelli si ritirarono dal luogo
dove stavano Core, Datan e Abiram. Datan e Abiram uscirono e si fermarono
all'ingresso delle loro tende con le mogli, i figli e i bambini.
[28]Mosè disse: «Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per
fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia iniziativa. [29]Se
questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte
comune a tutti gli uomini, il Signore non mi ha mandato; [30]ma se il
Signore fa una cosa meravigliosa, se la terra spalanca la bocca e li ingoia con
quanto appartiene loro e se essi scendono vivi agli inferi, allora saprete che
questi uomini hanno disprezzato il Signore». [31]Come egli ebbe finito di
pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i loro piedi,
[32]la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie,
con tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la loro roba.
[33]Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li
ricoprì ed essi scomparvero dall'assemblea. [34]Tutto Israele che era
attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: «La terra non
inghiottisca anche noi!».
[35]Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i
duecentocinquanta uomini, che offrivano l'incenso.
Numeri - Capitolo 17
Gli incensieri[1]Poi il Signore disse a Mosè: [2]«Dì a
Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, di tirar fuori gli incensieri
dall'incendio e di disperdere qua e là il fuoco, perché quelli sono sacri;
[3]degli incensieri di quegli uomini, che hanno peccato al prezzo della
loro vita, si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare, poiché sono
stati presentati davanti al Signore e quindi sono sacri; saranno un monito per
gli Israeliti». [4]Il sacerdote Eleazaro prese gli incensieri di rame
presentati dagli uomini che erano stati arsi; furono ridotti in lamine per
rivestirne l'altare, [5]perché servano da memoriale agli Israeliti:
nessun estraneo che non sia della discendenza di Aronne si accosti a bruciare
incenso davanti al Signore e abbia la sorte di Core e di quelli che erano con
lui. Eleazaro fece come il Signore gli aveva ordinato per mezzo di Mosè.
L'intercessione di Aronne[6]Il giorno dopo tutta la comunità
degli Israeliti mormorò contro Mosè e Aronne dicendo: «Voi avete fatto morire il
popolo del Signore». [7]Come la comunità si radunava contro Mosè e contro
Aronne, gli Israeliti si volsero verso la tenda del convegno; ed ecco la nube la
ricoprì e apparve la gloria del Signore. [8]Mosè e Aronne vennero davanti
alla tenda del convegno. [9]Il Signore disse a Mosè:
[10]«Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante».
Ma essi si prostrarono con la faccia a terra. [11]Mosè disse ad Aronne:
«Prendi l'incensiere, mettici il fuoco preso dall'altare, ponici sopra
l'incenso; portalo presto in mezzo alla comunità e fà il rito espiatorio per
essi; poiché l'ira del Signore è divampata, il flagello è gia cominciato».
[12]Aronne prese l'incensiere, come Mosè aveva detto, corse in mezzo
all'assemblea; ecco il flagello era gia cominciato in mezzo al popolo; mise
l'incenso nel braciere e fece il rito espiatorio per il popolo. [13]Si
fermò tra i morti e i vivi e il flagello fu arrestato. [14]Ora quelli che
morirono di quel flagello furono quattordicimilasettecento, oltre quelli che
morirono per il fatto di Core. [15]Aronne tornò da Mosè all'ingresso
della tenda del convegno: il flagello era stato fermato.
Il bastone di Aronne[16]Poi il Signore disse a Mosè:
[17]«Parla agli Israeliti e fatti dare da loro dei bastoni, uno per ogni
loro casato paterno: cioè dodici bastoni da parte di tutti i loro capi secondo i
loro casati paterni; scriverai il nome di ognuno sul suo bastone,
[18]scriverai il nome di Aronne sul bastone di Levi, poiché ci sarà un
bastone per ogni capo dei loro casati paterni. [19]Riporrai quei bastoni
nella tenda del convegno, davanti alla testimonianza, dove io sono solito darvi
convegno. [20]L'uomo che io avrò scelto sarà quello il cui bastone
fiorirà e così farò cessare davanti a me le mormorazioni che gli Israeliti fanno
contro di voi».
[21]Mosè parlò agli Israeliti e tutti i loro capi gli diedero un
bastone ciascuno, secondo i loro casati paterni, cioè dodici bastoni; il bastone
di Aronne era in mezzo ai loro bastoni. [22]Mosè ripose quei bastoni
davanti al Signore nella tenda della testimonianza. [23]Il giorno dopo,
Mosè entrò nella tenda della testimonianza ed ecco il bastone di Aronne per il
casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori
e maturato mandorle. [24]Allora Mosè tolse tutti i bastoni dalla presenza
del Signore e li portò a tutti gli Israeliti; essi li videro e presero ciascuno
il suo bastone.
[25]Il Signore disse a Mosè: «Riporta il bastone di Aronne davanti
alla Testimonianza, perché sia conservato come un monito per i ribelli e si
ponga fine alle loro mormorazioni contro di me ed essi non ne muoiano».
[26]Mosè fece come il Signore gli aveva comandato.
La funzione espiatrice del sacerdozio[27]Gli Israeliti dissero a
Mosè: «Ecco, moriamo, siamo perduti, siamo tutti perduti! [28]Chiunque si
accosta alla Dimora del Signore muore; dovremo morire tutti?».
Numeri - Capitolo 18
[1]Il Signore disse ad Aronne: «Tu, i tuoi figli e la casa di tuo
padre con te porterete il peso delle iniquità commesse nel santuario; tu e i
tuoi figli porterete il peso delle iniquità commesse nell'esercizio del vostro
sacerdozio. [2]Anche i tuoi fratelli, la tribù di Levi, la tribù di tuo
padre, farai accostare a te, perché ti siano accanto e ti servano quando tu e i
tuoi figli con te sarete davanti alla tenda della testimonianza. [3]Essi
staranno al tuo servizio e al servizio di tutta la tenda; soltanto non si
accosteranno agli arredi del santuario né all'altare, perché non moriate gli uni
e gli altri. [4]Essi saranno accanto a te e saranno addetti alla custodia
della tenda del convegno per tutto il servizio della tenda e nessun estraneo si
accosterà a voi. [5]Voi sarete addetti alla custodia del santuario e
dell'altare, perché non vi sia più ira contro gli Israeliti. [6]Quanto a
me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i leviti, tra gli Israeliti; dati al
Signore, essi sono rimessi in dono a voi per prestare servizio nella tenda del
convegno. [7]Tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio
per quanto riguarda l'altare ciò che è oltre il velo; compirete il vostro
ministero. Io vi dò l'esercizio del sacerdozio come un dono; l'estraneo che si
accosterà sarà messo a morte».
La parte dei sacerdoti[8]Il Signore disse ancora ad Aronne:
«Ecco, io ti dò il diritto a tutte le cose consacrate dagli Israeliti, cioè a
quelle che mi sono offerte per elevazione: io le dò a te e ai tuoi figli, come
diritto della tua unzione, per legge perenne. [9]Questo ti apparterrà fra
le cose santissime, fra le loro offerte consumate dal fuoco: ogni oblazione,
ogni sacrificio espiatorio e ogni sacrificio di riparazione che mi
presenteranno; sono tutte cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi
figli. [10]Le mangerai in luogo santissimo; ne mangerà ogni maschio; le
tratterai come cose sante. [11]Questo ancora ti apparterrà: i doni che
gli Israeliti presenteranno con l'elevazione e tutte le loro offerte fatte con
il rito di agitazione; io le dò a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te per
legge perenne. Chiunque sarà mondo in casa tua ne potrà mangiare. [12]Ti
dò anche tutte le primizie che al Signore offriranno: il meglio dell'olio, il
meglio del mosto e del grano. [13]Le primizie di quanto produrrà la loro
terra che essi presenteranno al Signore saranno tue. Chiunque sarà mondo in casa
tua ne potrà mangiare. [14]Quanto sarà consacrato per voto di sterminio
in Israele sarà tuo. [15]Ogni essere che nasce per primo da ogni essere
vivente, offerto al Signore, così degli uomini come degli animali, sarà tuo;
però farai riscattare il primogenito dell'uomo e farai anche riscattare il primo
nato di un animale immondo. [16]Quanto al riscatto, li farai riscattare
dall'età di un mese, secondo la stima di cinque sicli d'argento, in base al
siclo del santuario, che è di venti ghera. [17]Ma non farai
riscattare il primo nato della vacca, né il primo nato della pecora, né il primo
nato della capra; sono cosa sacra; verserai il loro sangue sull'altare e
brucerai le loro parti grasse come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo
per il Signore. [18]La loro carne sarà tua; sarà tua come il petto
dell'offerta che si fa con la agitazione rituale e come la coscia destra.
[19]Io dò a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge
perenne, tutte le offerte di cose sante che gli Israeliti presenteranno al
Signore con il rito dell'elevazione. E' un'alleanza inviolabile, perenne,
davanti al Signore, per te e per la tua discendenza con te».
la parte dei leviti[20]Il Signore disse ad Aronne: «Tu non avrai
alcun possesso nel loro paese e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io
sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo agli Israeliti. [21]Ai figli
di Levi io dò in possesso tutte le decime in Israele per il servizio che fanno,
il servizio della tenda del convegno. [22]Gli Israeliti non si
accosteranno più alla tenda del convegno per non caricarsi di un peccato che li
farebbe morire. [23]Ma il servizio nella tenda del convegno lo faranno
soltanto i leviti; essi porteranno il peso della loro responsabilità; sarà una
legge perenne, di generazione in generazione; non possiederanno nulla tra gli
Israeliti; [24]poiché io dò in possesso ai leviti le decime che gli
Israeliti presenteranno al Signore come offerta fatta con il rito di elevazione;
per questo dico di loro: Non possiederanno nulla tra gli Israeliti».
Le decime[25]Il Signore disse a Mosè: [26]«Parlerai
inoltre ai leviti e dirai loro: Quando riceverete dagli Israeliti le decime che
io vi dò per conto loro in vostro possesso, ne preleverete un'offerta secondo la
rituale elevazione da fare al Signore: una decima della decima;
[27]l'offerta che avrete prelevata vi sarà calcolata come il grano che
viene dall'aia e come il mosto che esce dal torchio. [28]Così anche voi
preleverete un'offerta per il Signore da tutte le decime che riceverete dagli
Israeliti e darete al sacerdote Aronne l'offerta che avrete prelevato per il
Signore. [29]Da tutte le cose che vi saranno concesse preleverete tutte
le offerte per il Signore; di tutto ciò che vi sarà di meglio preleverete quel
tanto che è da consacrare. [30]Dirai loro: Quando ne avrete prelevato il
meglio, quel che rimane sarà calcolato come il provento dell'aia e come il
provento del torchio. [31]Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e
le vostre famiglie, perché è il vostro salario in cambio del vostro servizio
nella tenda del convegno. [32]Così non sarete rei di alcun peccato,
perché ne avrete messa da parte la parte migliore; non profanerete le cose sante
degli Israeliti; così non morirete».
Numeri - Capitolo 19
Le ceneri della giovenca rossa[1]Il Signore disse ancora a Mosè
e ad Aronne: [2]«Questa è una disposizione della legge che il Signore ha
prescritta: Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza
macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo. [3]La
darete al sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare
in sua presenza. [4]Il sacerdote Eleazaro prenderà con il dito il sangue
della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione davanti alla tenda del
convegno; [5]poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà
la pelle, la carne e il sangue con gli escrementi. [6]Il sacerdote
prenderà legno di cedro, issòpo, colore scarlatto e getterà tutto nel fuoco che
consuma la giovenca. [7]Poi il sacerdote laverà le sue vesti e farà un
bagno al suo corpo nell'acqua; quindi rientrerà nel campo e il sacerdote rimarrà
in stato d'immondezza fino alla sera. [8]Colui che avrà bruciato la
giovenca si laverà le vesti nell'acqua, farà un bagno al suo corpo nell'acqua e
sarà immondo fino alla sera. [9]Un uomo mondo raccoglierà le ceneri della
giovenca e le depositerà fuori del campo in luogo mondo, dove saranno conservate
per la comunità degli Israeliti per l'acqua di purificazione: è un rito
espiatorio. [10]Colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si
laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera. Questa sarà una legge perenne per
gli Israeliti e per lo straniero che soggiornerà presso di loro.
Casi di impurità[11]Chi avrà toccato un cadavere umano sarà
immondo per sette giorni. [12]Quando uno si sarà purificato con
quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà mondo; ma se non si purifica il
terzo e il settimo giorno, non sarà mondo. [13]Chiunque avrà toccato un
cadavere, cioè il corpo di una persona umana morta, e non si sarà purificato,
avrà profanato la Dimora del Signore e sarà sterminato da Israele. Siccome
l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è in stato di
immondezza; ha ancora addosso l'immondezza.
[14]Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque
entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà immondo per sette giorni.
[15]Ogni vaso scoperto, sul quale non sia un coperchio o una legatura,
sarà immondo. [16]Chiunque per i campi avrà toccato un uomo ucciso di
spada o morto di morte naturale o un osso d'uomo o un sepolcro sarà immondo per
sette giorni.
Il rituale delle acque lustrali[17]Per colui che sarà divenuto
immondo si prenderà la cenere della vittima bruciata per l'espiazione e vi si
verserà sopra l'acqua viva, in un vaso; [18]poi un uomo mondo prenderà
issòpo, lo intingerà nell'acqua e ne spruzzerà la tenda, tutti gli arredi e
tutte le persone che vi stanno e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o chi è
morto di morte naturale o il sepolcro. [19]L'uomo mondo spruzzerà
l'immondo il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà il settimo
giorno; poi colui che è stato immondo si sciacquerà le vesti, si laverà con
l'acqua e diventerà mondo alla sera. [20]Ma colui che, divenuto immondo,
non si purificherà, sarà eliminato dalla comunità, perché ha contaminato il
santuario del Signore e l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su di
lui; è immondo. [21]Sarà per loro una legge perenne. Colui che avrà
spruzzato l'acqua di purificazione si laverà le vesti; chi avrà toccato l'acqua
di purificazione sarà immondo fino alla sera. [22]Quanto l'immondo avrà
toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino alla sera».
Numeri - Capitolo 20
VII. DA CADES A MOAB
Le acque di Meriba[1]Ora tutta la comunità degli Israeliti
arrivò al deserto di Sin il primo mese e il popolo si fermò a Kades. Qui morì e
fu sepolta Maria.
[2]Mancava l'acqua per la comunità: ci fu un assembramento contro Mosè
e contro Aronne. [3]Il popolo ebbe una lite con Mosè, dicendo: «Magari
fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore!
[4]Perché avete condotto la comunità del Signore in questo deserto per
far morire noi e il nostro bestiame? [5]E perché ci avete fatti uscire
dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si
possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni e non c'è acqua da
bere».
[6]Allora Mosè e Aronne si allontanarono dalla comunità per recarsi
all'ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la
gloria del Signore apparve loro. [7]Il Signore disse a Mosè:
[8]«Prendi il bastone e tu e tuo fratello Aronne convocate la comunità e
alla loro presenza parlate a quella roccia, ed essa farà uscire l'acqua; tu
farai sgorgare per loro l'acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al
suo bestiame».
[9]Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il
Signore gli aveva ordinato. [10]Mosè e Aronne convocarono la comunità
davanti alla roccia e Mosè disse loro: «Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi
forse uscire acqua da questa roccia?». [11]Mosè alzò la mano, percosse la
roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza; ne bevvero la
comunità e tutto il bestiame.
Castigo di Mosè e di Aronne[12]Ma il Signore disse a Mosè e ad
Aronne: «Poiché non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome
agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità nel paese che
io le dò». [13]Queste sono le acque di Mèriba, dove gli Israeliti
contesero con il Signore e dove Egli si dimostrò santo in mezzo a loro.
Edom rifiuta il passaggio[14]Mosè mandò da Kades messaggeri al
re di Edom per dirgli: «Dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni
che ci sono avvenute: [15]come i nostri padri scesero in Egitto e noi in
Egitto dimorammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri
padri. [16]Noi gridammo al Signore ed egli udì la nostra voce e mandò un
angelo e ci fece uscire dall'Egitto; eccoci ora in Kades, che è città ai tuoi
estremi confini. [17]Permettici di passare per il tuo paese; non
passeremo né per campi, né per vigne e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo
la via Regia, senza deviare né a destra né a sinistra, finché avremo
oltrepassati i tuoi confini». [18]Ma Edom gli rispose: «Tu non passerai
sul mio territorio; altrimenti uscirò contro di te con la spada». [19]Gli
Israeliti gli dissero: «Passeremo per la strada maestra; se noi e il nostro
bestiame berremo la tua acqua, te la pagheremo; lasciaci soltanto transitare a
piedi». [20]Ma quegli rispose: «Non passerai!». Edom mosse contro Israele
con molta gente e con mano potente. [21]Così Edom rifiutò a Israele il
transito per i suoi confini e Israele si allontanò da lui.
Morte di Aronne[22]Tutta la comunità degli Israeliti levò
l'accampamento da Kades e arrivò al monte Cor. [23]Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne al monte Cor, sui confini del paese di Edom: [24]«Aronne
sta per essere riunito ai suoi antenati e non entrerà nel paese che ho dato agli
Israeliti, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Mèriba.
[25]Prendi Aronne e suo figlio Eleazaro e falli salire sul monte Cor.
[26]Spoglia Aronne delle sue vesti e falle indossare a suo figlio
Eleazaro; in quel luogo Aronne sarà riunito ai suoi antenati e morirà».
[27]Mosè fece come il Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte
Cor, in vista di tutta la comunità. [28]Mosè spogliò Aronne delle sue
vesti e le fece indossare a Eleazaro suo figlio; Aronne morì in quel luogo sulla
cima del monte. Poi Mosè ed Eleazaro scesero dal monte. [29]Quando tutta
la comunità vide che Aronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per
trenta giorni.
Numeri - Capitolo 21
Presa di Corma[1]Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb,
appena seppe che Israele veniva per la via di Atarim, attaccò battaglia contro
Israele e fece alcuni prigionieri. [2]Allora Israele fece un voto al
Signore e disse: «Se tu mi metti nelle mani questo popolo, le loro città saranno
da me votate allo sterminio». [3]Il Signore ascoltò la voce di Israele e
gli mise nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro
città e quel luogo fu chiamato Corma.
Il serpente di bronzo[4]Poi gli Israeliti partirono dal monte
Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo
non sopportò il viaggio. [5]Il popolo disse contro Dio e contro Mosè:
«Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto?
Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così
leggero». [6]Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i
quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì. [7]Allora il
popolo venne a Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il
Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti».
Mosè pregò per il popolo. [8]Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente
e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà
in vita». [9]Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta;
quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame,
restava in vita.
Tappe verso la Transgiordania[10]Poi gli Israeliti partirono e
si accamparono a Obot; [11]partiti da Obot si accamparono a Iie-Abarim
nel deserto che sta di fronte a Moab dal lato dove sorge il sole. [12]Di
là partirono e si accamparono nella valle di Zered. [13]Poi di lì si
mossero e si accamparono sull'altra riva dell'Arnon, che scorre nel deserto e
proviene dai confini degli Amorrei; l'Arnon infatti è il confine di Moab fra
Moab e gli Amorrei. [14]Per questo si dice nel libro delle Guerre del
Signore:
«Vaeb in Sufa e i torrenti, l'Arnon [15]e il pendio dei torrenti,
che declina verso la sede di Ar e si appoggia alla frontiera di Moab».
[16]Di là andarono a Beer. Questo è il pozzo di cui il Signore disse a
Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò l'acqua». [17]Allora Israele cantò
questo canto:
«Sgorga, o pozzo: cantatelo! [18]Pozzo che i principi hanno
scavato, che i nobili del popolo hanno perforato con lo scettro, con i
loro bastoni».
Poi dal deserto andarono a Mattana, [19]da Mattana a Nacaliel, da
Nacaliel a Bamot [20]e da Bamot alla valle che si trova nelle steppe di
Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto.
Conquista della Transgiordania[21]Israele mandò ambasciatori a
Sicon, re degli Amorrei, per dirgli: [22]«Lasciami passare per il tuo
paese; noi non devieremo per i campi, né per le vigne, non berremo l'acqua dei
pozzi; seguiremo la via Regia finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini».
[23]Ma Sicon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi
radunò tutta la sua gente e uscì contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e
diede battaglia a Israele. [24]Israele lo sconfisse, passandolo a fil di
spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Iabbok, estendendosi fino
alla regione degli Ammoniti, perché la frontiera degli Ammoniti era forte.
[25]Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli
Amorrei, cioè in Chesbon e in tutte le città del suo territorio;
[26]Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli Amorrei, il quale
aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva tolto tutto il suo paese
fino all'Arnon. [27]Per questo dicono i poeti:
«Entrate in Chesbon! Ben costruita e fondata è la città di Sicon!
[28]Perché un fuoco uscì da Chesbon, una fiamma dalla città di
Sicon divorò Ar-Moab, inghiottì le alture dell'Arnon.
[29]Guai a te, Moab, sei perduto, popolo di Camos! Egli ha
reso fuggiaschi i suoi figli e le sue figlie ha dato in schiavitù al re
degli Amorrei Sicon. [30]Ma noi li abbiamo trafitti! E' rovinata
Chesbon fino a Dibon. Abbiamo devastato fino a Nofach che è presso
Madaba».
[31]Israele si stabilì dunque nel paese degli Amorrei. [32]Poi
Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città del suo territorio
e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano.
[33]Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso Basan. Og,
re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a
Edrei. [34]Ma il Signore disse a Mosè: «Non lo temere, perché io te lo dò
in potere, lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato
Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon». [35]Gli Israeliti
batterono lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, così che non gli
rimase più superstite alcuno, e si impadronirono del suo paese.
Numeri - Capitolo 22
[1]Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe di Moab,
oltre il Giordano verso Gerico.
Il re di Moab fa appello a Balaam[2]Or Balak, figlio di Zippor,
vide quanto Israele aveva fatto agli Amorrei [3]e Moab ebbe grande paura
di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte
agli Israeliti. [4]Quindi Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa
moltitudine divorerà quanto è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei
campi».
Balak, figlio di Zippor, era in quel tempo re di Moab. [5]Egli mandò
messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume, nel paese dei
figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: «Ecco un popolo è uscito dall'Egitto;
ricopre la terra e si è stabilito di fronte a me; [6]ora dunque, vieni e
maledicimi questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo
a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal paese; so infatti che chi tu benedici è
benedetto e chi tu maledici è maledetto».
[7]Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in
mano il salario dell'indovino; arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di
Balak. [8]Balaam disse loro: «Alloggiate qui stanotte e vi darò la
risposta secondo quanto mi dirà il Signore». I capi di Moab si fermarono da
Balaam.
[9]Ora Dio venne a Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che
stanno da te?». [10]Balaam rispose a Dio: «Balak, figlio di Zippor, re di
Moab, mi ha mandato a dire: [11]Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto,
ricopre la terra; ora vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e
potrò scacciarlo». [12]Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro, non
maledirai quel popolo, perché esso è benedetto».
[13]Balaam si alzò la mattina e disse ai capi di Balak: «Andatevene al
vostro paese, perché il Signore si è rifiutato di lasciarmi venire con voi».
[14]I capi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e dissero: «Balaam si
è rifiutato di venire con noi».
[15]Allora Balak mandò di nuovo i capi, in maggior numero e più
influenti di quelli di prima. [16]Vennero da Balaam e gli dissero: «Così
dice Balak, figlio di Zippor: Nulla ti trattenga dal venire da me;
[17]perché io ti colmerò di onori e farò quanto mi dirai; vieni dunque e
maledicimi questo popolo». [18]Ma Balaam rispose e disse ai ministri di
Balak: «Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e oro, non potrei
trasgredire l'ordine del Signore, mio Dio, per fare cosa piccola o grande.
[19]Nondimeno, trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò
che il Signore mi dirà ancora».
[20]Dio venne la notte a Balaam e gli disse: «Se quegli uomini sono
venuti a chiamarti, alzati e và con loro; ma farai ciò che io ti dirò».
[21]Balaam quindi si alzò la mattina, sellò l'asina e se ne andò con i
capi di Moab.
L'asina di Balaam[22]Ma l'ira di Dio si accese perché egli era
andato; l'angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli
cavalcava l'asina e aveva con sé due servitori. [23]L'asina, vedendo
l'angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano,
deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l'asina per
rimetterla sulla strada. [24]Allora l'angelo del Signore si fermò in un
sentiero infossato tra le vigne, che aveva un muro di qua e un muro di là.
[25]L'asina vide l'angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il
piede di Balaam contro il muro e Balaam la percosse di nuovo.
[26]L'angelo del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo
stretto, tanto stretto che non vi era modo di ritirarsi né a destra, né a
sinistra. [27]L'asina vide l'angelo del Signore e si accovacciò sotto
Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con il bastone.
[28]Allora il Signore aprì la bocca all'asina ed essa disse a Balaam:
«Che ti ho fatto perché tu mi percuota gia per la terza volta?».
[29]Balaam rispose all'asina: «Perché ti sei beffata di me! Se avessi una
spada in mano, ti ammazzerei subito». [30]L'asina disse a Balaam: «Non
sono io la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino ad oggi? Sono forse
abituata ad agire così?». Ed egli rispose: «No». [31]Allora il Signore
aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l'angelo del Signore, che stava sulla
strada con la spada sguainata. Balaam si inginocchiò e si prostrò con la faccia
a terra. [32]L'angelo del Signore gli disse: «Perché hai percosso la tua
asina gia tre volte? Ecco io sono uscito a ostacolarti il cammino, perché il
cammino davanti a me va in precipizio. [33]Tre volte l'asina mi ha visto
ed è uscita di strada davanti a me; se non fosse uscita di strada davanti a me,
certo io avrei gia ucciso te e lasciato in vita lei». [34]Allora Balaam
disse all'angelo del Signore: «Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi
posto contro di me sul cammino; ora se questo ti dispiace, io tornerò indietro».
[35]L'angelo del Signore disse a Balaam: «Và pure con quegli uomini; ma
dirai soltanto quello che io ti dirò». Balaam andò con i capi di Balak.
Balaam e Balak[36]Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò
incontro a Ir-Moab che è sul confine dell'Arnon, all'estremità del confine.
[37]Balak disse a Balaam: «Non ti avevo forse mandato a chiamare con
insistenza? Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di farti
onore?». [38]Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono venuto da te; ma ora
posso forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella
dirò». [39]Balaam andò con Balak e giunsero a Kiriat-Cusot.
[40]Balak immolò bestiame grosso e minuto e mandò parte della carne a
Balaam e ai capi che erano con lui.
[41]La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da
dove si vedeva un'estremità dell'accampamento del popolo.
Numeri - Capitolo 23
[1]Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami
qui sette giovenchi e sette arieti». [2]Balak fece come Balaam aveva
detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un ariete su ciascun altare.
[3]Balaam disse a Balak: «Fermati presso il tuo olocausto e io andrò;
forse il Signore mi verrà incontro; quel che mi mostrerà io te lo riferirò».
Andò su di una altura brulla.
Oracoli di Balaam[4]Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli
disse: «Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su
ciascun altare». [5]Allora il Signore mise le parole in bocca a Balaam e
gli disse: «Torna da Balak e parla così». [6]Balaam tornò da Balak che
stava presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab. [7]Allora
Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Dall'Aram mi ha fatto venire Balak, il re di Moab dalle montagne di
oriente: Vieni, maledici per me Giacobbe; vieni, inveisci contro
Israele! [8]Come imprecherò, se Dio non impreca? Come inveirò, se
il Signore non inveisce? [9]Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo: ecco un popolo che dimora solo e tra le
nazioni non si annovera. [10]Chi può contare la polvere di Giacobbe?
Chi può numerare l'accampamento d'Israele? Possa io morire della morte
dei giusti e sia la mia fine come la loro».
[11]Allora Balak disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Io t'ho fatto
venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai benedetti».
[12]Rispose: «Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore
mi mette sulla bocca?».
[13]Balak gli disse: «Vieni con me in altro luogo da dove tu possa
vederlo: qui ne vedi solo un'estremità, non lo vedi tutto intero; di là me lo
devi maledire». [14]Lo condusse al campo di Zofim, sulla cima del Pisga;
costruì sette altari e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.
[15]Allora Balaam disse a Balak: «Fermati presso il tuo olocausto e io
andrò incontro al Signore». [16]Il Signore andò incontro a Balaam, gli
mise le parole sulla bocca e gli disse: «Torna da Balak e parla così».
[17]Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i
capi di Moab. Balak gli disse: «Che cosa ha detto il Signore?».
[18]Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Sorgi, Balak, e ascolta; porgimi orecchio, figlio di Zippor!
[19]Dio non è un uomo da potersi smentire, non è un figlio
dell'uomo da potersi pentire. Forse Egli dice e poi non fa? Promette una
cosa che poi non adempie? [20]Ecco, di benedire ho ricevuto il
comando e la benedizione io non potrò revocare. [21]Non si scorge
iniquità in Giacobbe, non si vede affanno in Israele. Il Signore suo Dio
è con lui e in lui risuona l'acclamazione per il re. [22]Dio, che
lo ha fatto uscire dall'Egitto, è per lui come le corna del bufalo.
[23]Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe e non vi è magìa
contro Israele: a suo tempo vien detto a Giacobbe e a Israele che cosa
opera Dio. [24]Ecco un popolo che si leva come leonessa e si erge
come un leone; non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda e
bevuto il sangue degli uccisi».
[25]Allora Balak disse a Balaam: «Se proprio non lo maledici, almeno
non benedirlo!». [26]Rispose Balaam e disse a Balak: «Non ti ho gia
detto, che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?».
[27]Balak disse a Balaam: «Vieni, ti condurrò in altro luogo: forse
piacerà a Dio che tu me li maledica di là». [28]Così Balak condusse
Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto. [29]Balaam disse a
Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami sette giovenchi e sette
arieti». [30]Balak fece come Balaam aveva detto e offrì un giovenco e un
ariete su ogni altare.
Numeri - Capitolo 24
[1]Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e non volle
rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma voltò la faccia verso il deserto.
[2]Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù.
Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. [3]Egli pronunziò il suo poema
e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor, e oracolo dell'uomo dall'occhio
penetrante; [4]oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la
scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade
ed è tolto il velo dai suoi occhi. [5]Come sono belle le tue tende,
Giacobbe, le tue dimore, Israele! [6]Sono come torrenti che si
diramano, come giardini lungo un fiume, come àloe, che il Signore ha
piantati, come cedri lungo le acque. [7]Fluirà l'acqua dalle sue
secchie e il suo seme come acqua copiosa. Il suo re sarà più grande di
Agag e il suo regno sarà celebrato. [8]Dio, che lo ha fatto
uscire dall'Egitto, è per lui come le corna del bùfalo. Egli divora le
genti che lo avversano, addenta le loro ossa e spezza le saette
scagliate contro di lui. [9]Si è rannicchiato, si è accovacciato come
un leone e come una leonessa, chi oserà farlo alzare? Chi ti benedisce
sia benedetto e chi ti maledice sia maledetto!».
[10]Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; Balak battè le mani
e disse a Balaam: «Ti ho chiamato per maledire i miei nemici e tu invece per tre
volte li hai benedetti! [11]Ora vattene al tuo paese! Avevo detto che ti
avrei colmato di onori, ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli».
[12]Balaam disse a Balak: «Non avevo forse detto ai messaggeri che mi
avevi mandato: [13]Quando anche Balak mi desse la sua casa piena
d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore per fare cosa
buona o cattiva di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto
dirò? [14]Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò
che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni». [15]Egli
pronunciò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell'uomo dall'occhio
penetrante, [16]oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la
scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade
ed è tolto il velo dai suoi occhi. [17]Io lo vedo, ma non ora, io
lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno
scettro sorge da Israele, spezza le tempie di Moab e il cranio dei figli
di Set, [18]Edom diverrà sua conquista e diverrà sua conquista
Seir, suo nemico, mentre Israele compirà prodezze. [19]Uno di
Giacobbe dominerà i suoi nemici e farà perire gli scampati da Ar».
[20]Poi vide Amalek, pronunziò il suo poema e disse:
«Amalek è la prima delle nazioni, ma il suo avvenire sarà eterna rovina».
[21]Poi vide i Keniti, pronunziò il suo poema e disse:
«Sicura è la tua dimora, o Caino, e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
[22]Eppure sarà dato alla distruzione, finchè Assur ti deporterà
in prigionia». [23]Pronunziò ancora il suo poema e disse:
«Ahimè! chi potrà sopravvivere, dopo che il Signore avrà compiuto tal
cosa? [24]Verranno navi dalla parte di Cipro e opprimeranno Assur
e opprimeranno Eber, ma anch'egli andrà in perdizione».
[25]Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se ne andò
per la sua strada.
Numeri - Capitolo 25
Israele a Peor[1]Israele si stabilì a Sittim e il popolo
cominciò a trescare con le figlie di Moab. [2]Esse invitarono il popolo
ai sacrifici offerti ai loro dei; il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro
dei. [3]Israele aderì al culto di Baal-Peor e l'ira del Signore si accese
contro Israele.
[4]Il Signore disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo e fà
appendere al palo i colpevoli, davanti al Signore, al sole, perché l'ira ardente
del Signore si allontani da Israele». [5]Mosè disse ai giudici d'Israele:
«Ognuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che hanno aderito al culto di
Baal-Peor».
[6]Ed ecco uno degli Israeliti venne e condusse ai suoi fratelli una
donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità degli Israeliti,
mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda del convegno.
[7]Vedendo ciò, Pincas figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne,
si alzò in mezzo alla comunità, prese in mano una lancia, [8]seguì
quell'uomo di Israele nella tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo di Israele e
la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra gli Israeliti. [9]Di
quel flagello morirono ventiquattromila persone.
[10]Il Signore disse a Mosè: [11]«Pincas, figlio di Eleazaro,
figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia ira dagli Israeliti, perché
egli è stato animato dal mio zelo fra di loro, e io nella mia gelosia non ho
sterminato gli Israeliti. [12]Perciò digli che io stabilisco con lui
un'alleanza di pace, [13]che sarà per lui e per la sua stirpe dopo di lui
un'alleanza di un sacerdozio perenne, perché egli ha avuto zelo per il suo Dio e
ha fatto il rito espiatorio per gli Israeliti». [14]Ora l'uomo d'Israele,
che è stato ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri, figlio di Salu,
capo di un casato paterno dei Simeoniti. [15]La donna che è stata uccisa,
la Madianita, si chiamava Cozbi, figlia di Zur, capo della gente di un casato in
Madian.
[16]Poi il Signore disse a Mosè: [17]«Trattate i Madianiti da
nemici e uccideteli, [18]poiché essi vi hanno trattati da nemici con le
astuzie mediante le quali vi hanno sedotti nella faccenda di Peor e nella
faccenda di Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è stata
uccisa il giorno del flagello causato per la faccenda di Peor».
Numeri - Capitolo 26
VIII. NUOVE DISPOSIZIONI
Il censimento[1]Il Signore disse a Mosè e ad Eleazaro, figlio
del sacerdote Aronne: [2]«Fate il censimento di tutta la comunità degli
Israeliti, dall'età di vent'anni in su, secondo i loro casati paterni, di quanti
in Israele possono andare in guerra». [3]Mosè e il sacerdote Eleazaro
dissero loro nelle steppe di Moab presso il Giordano di fronte a Gerico:
[4]«Si faccia il censimento dall'età di vent'anni in su, come il Signore
aveva ordinato a Mosè e agli Israeliti, quando uscirono dal paese d'Egitto».
[5]Ruben primogenito d'Israele. Figli di Ruben: Enoch, da cui discende
la famiglia degli Enochiti; Pallu, da cui discende la famiglia dei Palluiti;
[6]Chezron, da cui discende la famiglia degli Chezroniti; Carmi, da cui
discende la famiglia dei Carmiti. [7]Tali sono le famiglie dei Rubeniti:
quelli che furono registrati erano quarantatremilasettecentotrenta.
[8]Figli di Pallu: Eliab. [9]Figli di Eliab: Nemuel, Datan e
Abiram. Questi sono quel Datan e quell'Abiram, membri del consiglio, che si
ribellarono contro Mosè e contro Aronne con la gente di Core, quando questa si
era ribellata contro il Signore; [10]la terra spalancò la bocca e li
inghiottì insieme con Core, quando quella gente perì e il fuoco divorò
duecentocinquanta uomini, che servirono d'esempio. [11]Ma i figli di Core
non perirono.
[12]Figli di Simeone secondo le loro famiglie. Da Nemuel discende la
famiglia dei Nemueliti; da Iamin la famiglia degli Iaminiti; da Iachin la
famiglia degli Iachiniti; da Zocar la famiglia dei Zocariti; [13]da Saul
la famiglia dei Sauliti. [14]Tali sono le famiglie dei Simeoniti. Ne
furono registrati ventiduemiladuecento.
[15]Figli di Gad secondo le loro famiglie. Da Sefon discende la
famiglia dei Sefoniti; da Agghi la famiglia degli Agghiti; da Suni la famiglia
dei Suniti; [16]da Ozni la famiglia degli Ozniti; da Eri la famiglia
degli Eriti; [17]da Arod la famiglia degli Aroditi; da Areli la famiglia
degli Areliti. [18]Tali sono le famiglie dei figli di Gad. Ne furono
registrati quarantamilacinquecento.
[19]Figli di Giuda: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nel paese di
Canaan. [20]Ecco i figli di Giuda secondo le loro famiglie: da Sela
discende la famiglia degli Selaniti; da Perez la famiglia dei Pereziti; da
Zerach la famiglia degli Zerachiti. [21]I figli di Perez furono: Chezron
da cui discende la famiglia dei Chezroniti; Amul da cui discende la famiglia
degli Amuliti. [22]Tali sono le famiglie di Giuda. Ne furono registrati
settantaseimilacinquecento.
[23]Figli di Issacar secondo le loro famiglie: da Tola discende la
famiglia dei Tolaiti; da Puva la famiglia dei Puviti; [24]da Iasub la
famiglia degli Iasubiti; da Simron la famiglia dei Simroniti. [25]Tali
sono le famiglie di Issacar. Ne furono registrati sessantaquattromilatrecento.
[26]Figli di Zàbulon secondo le loro famiglie: da Sered discende la
famiglia dei Serediti; da Elon la famiglia degli Eloniti; da Iacleel la famiglia
degli Iacleeliti. [27]Tali sono le famiglie degli Zabuloniti. Ne furono
registrati sessantamilacinquecento.
[28]Figli di Giuseppe secondo le loro famiglie: Manàsse ed Efraim.
[29]Figli di Manàsse: da Machir discende la famiglia dei Machiriti.
Machir generò Gàlaad. Da Gàlaad discende la famiglia dei Galaaditi.
[30]Questi sono i figli di Gàlaad: Iezer da cui discende la famiglia
degli Iezeriti; Elek da cui discende la famiglia degli Eleciti;
[31]Asriel da cui discende la famiglia degli Asrieliti; Sichem da cui
discende la famiglia dei Sichemiti; [32]Semida da cui discende la
famiglia dei Semiditi; Efer da cui discende la famiglia degli Eferiti.
[33]Ora Zelofcad, figlio di Efer, non ebbe maschi ma soltanto figlie e le
figlie di Zelofcad si chiamarono Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza.
[34]Tali sono le famiglie di Manàsse: gli uomini registrati furono
cinquantaduemilasettecento.
[35]Questi sono i figli di Efraim secondo le loro famiglie: da
Sutelach discende la famiglia dei Sutelachiti; da Beker la famiglia dei
Bekeriti; da Tacan la famiglia dei Tacaniti. [36]Questi sono i figli di
Sutelach: da Erano è discesa la famiglia degli Eraniti. [37]Tali sono le
famiglie dei figli di Efraim. Ne furono registrati trentaduemilacinquecento.
Questi sono i figli di Giuseppe secondo le loro famiglie.
[38]Figli di Beniamino secondo le loro famiglie: da Bela discende la
famiglia dei Belaiti; da Asbel la famiglia degli Asbeliti; da Airam la famiglia
degli Airamiti; [39]da Sufam la famiglia degli Sufamiti; [40]da
Ufam la famiglia degli Ufamiti. I figli di Bela furono Ard e Naaman; da Ard
discende la famiglia degli Arditi; da Naaman discende la famiglia dei Naamiti.
[41]Tali sono i figli di Beniamino secondo le loro famiglie. Gli uomini
registrati furono quarantacinquemilaseicento.
[42]Questi sono i figli di Dan secondo le loro famiglie: da Suam
discende la famiglia dei Suamiti. Sono queste le famiglie di Dan secondo le loro
famiglie. [43]Totale per le famiglie dei Suamiti: ne furono registrati
sessantaquattromilaquattrocento.
[44]Figli di Aser secondo le loro famiglie: da Imna discende la
famiglia degli Imniti; da Isvi la famiglia degli Isviti; da Beria la famiglia
dei Beriiti. [45]Dai figli di Beria discendono: da Eber la famiglia degli
Eberiti; da Malchiel la famiglia dei Malchieliti. [46]La figlia di Aser
si chiamava Sera. [47]Tali sono le famiglie dei figli di Aser. Ne furono
registrati cinquantatremilaquattrocento.
[48]Figli di Nèftali secondo le loro famiglie: da Iacseel discende la
famiglia degli Iacseeliti; da Guni la famiglia dei Guniti; [49]da Ieser
la famiglia degli Ieseriti; da Sillem la famiglia dei Sillemiti. [50]Tali
sono le famiglie di Nèftali secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati
furono quarantacinquemilaquattrocento.
[51]Questi sono gli Israeliti che furono registrati:
seicentounmilasettecentotrenta.
[52]Il Signore disse a Mosè: [53]«Il paese sarà diviso tra di
essi, per essere la loro proprietà, secondo il numero delle persone.
[54]A quelli che sono in maggior numero darai in possesso una porzione
maggiore; a quelli che sono in minor numero darai una porzione minore; si darà a
ciascuno la sua porzione secondo il censimento. [55]Ma la ripartizione
del paese sarà gettata a sorte; essi riceveranno la rispettiva proprietà secondo
i nomi delle loro tribù paterne. [56]La ripartizione delle proprietà sarà
gettata a sorte per tutte le tribù grandi o piccole».
Censimento dei leviti[57]Questi sono i leviti dei quali si fece
il censimento secondo le loro famiglie: da Gherson discende la famiglia dei
Ghersoniti; da Keat la famiglia dei Keatiti; da Merari la famiglia dei Merariti.
[58]Queste sono le famiglie di Levi: la famiglia dei Libniti, la
famiglia degli Ebroniti, la famiglia dei Macliti, la famiglia dei Musiti, la
famiglia dei Coriti. Keat generò Amram. [59]La moglie di Amram si
chiamava Iochebed, figlia di Levi, che nacque a Levi in Egitto; essa partorì ad
Amram Aronne, Mosè e Maria loro sorella. [60]Ad Aronne nacquero Nadab e
Abiu, Eleazaro e Itamar. [61]Ora Nadab e Abiu morirono quando
presentarono al Signore un fuoco profano. [62]Gli uomini registrati
furono ventitremila: tutti maschi, dall'età di un mese in su. Non furono
compresi nel censimento degli Israeliti perché non fu data loro alcuna proprietà
tra gli Israeliti.
[63]Questi sono i registrati da Mosè e dal sacerdote Eleazaro, i quali
fecero il censimento degli Israeliti nelle steppe di Moab presso il Giordano di
Gerico. [64]Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali
Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai,
[65]perché il Signore aveva detto di loro: «Dovranno morire nel
deserto!». E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb figlio di Iefunne, e
Giosuè figlio di Nun.
Numeri - Capitolo 27
L'eredità delle figlie[1]Le figlie di Zelofcad, figlio di Efer,
figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, delle famiglie di
Manàsse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza,
[2]si accostarono e si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote
Eleazaro, davanti ai capi e a tutta la comunità all'ingresso della tenda del
convegno, e dissero: [3]«Nostro padre è morto nel deserto. Egli non era
nella compagnia di coloro che si adunarono contro il Signore, non era della
gente di Core, ma è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi.
[4]Perché dovrebbe il nome del padre nostro scomparire dalla sua
famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci un possedimento in
mezzo ai fratelli di nostro padre». [5]Mosè portò la loro causa davanti
al Signore. [6]Il Signore disse a Mosè: [7]«Le figlie di Zelofcad
dicono bene. Darai loro in eredità un possedimento tra i fratelli del loro padre
e farai passare ad esse l'eredità del loro padre. [8]Parlerai inoltre
agli Israeliti e dirai: Quando uno sarà morto senza lasciare un figlio maschio,
farete passare la sua eredità alla figlia. [9]Se non ha neppure una
figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. [10]Se non ha fratelli,
darete la sua eredità ai fratelli del padre. [11]Se non ci sono fratelli
del padre, darete la sua eredità al parente più stretto nella sua famiglia e
quegli la possiederà. Questa sarà per i figli di Israele una norma di diritto,
come il Signore ha ordinato a Mosè».
Giosuè capo della comunità[12]Il Signore disse a Mosè: «Sali su
questo monte degli Abarim e contempla il paese che io dò agli Israeliti.
[13]Quando l'avrai visto, anche tu sarai riunito ai tuoi antenati, come
fu riunito Aronne tuo fratello, [14]perché trasgrediste l'ordine che vi
avevo dato nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò e voi non
dimostraste la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle acque». Sono
le acque di Mèriba di Kades, nel deserto di Sin. [15]Mosè disse al
Signore: [16]«Il Signore, il Dio della vita in ogni essere vivente, metta
a capo di questa comunità un uomo [17]che li preceda nell'uscire e nel
tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore
non sia un gregge senza pastore». [18]Il Signore disse a Mosè: «Prenditi
Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui,
[19]lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la
comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza [20]e lo farai
partecipe della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli
obbedisca. [21]Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleazaro, che
consulterà per lui il giudizio degli Urim davanti al Signore; egli e
tutti gli Israeliti con lui e tutta la comunità usciranno all'ordine di Eleazaro
ed entreranno all'ordine suo». [22]Mosè fece come il Signore gli aveva
ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazaro e
davanti a tutta la comunità; [23]pose su di lui le mani e gli diede i
suoi ordini come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè.
Numeri - Capitolo 28
Precisazioni sui sacrifici[1]Il Signore disse a Mosè:
[2]«Dà quest'ordine agli Israeliti e dì loro: Avrete cura di presentarmi
al tempo stabilito l'offerta, l'alimento dei miei sacrifici da consumare con il
fuoco, soave profumo per me.
A. Sacrifici quotidiani[3]Dirai loro: Questo è il sacrificio
consumato dal fuoco che offrirete al Signore; agnelli dell'anno, senza difetti,
due al giorno, come olocausto perenne. [4]Uno degli agnelli lo offrirai
la mattina e l'altro agnello lo offrirai al tramonto; [5]come oblazione
un decimo di efa di fior di farina, intrisa in un quarto di hin di
olio di olive schiacciate. [6]Tale è l'olocausto perenne, offerto presso
il monte Sinai: sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore.
[7]La libazione sarà di un quarto di hin per il primo agnello;
farai nel santuario la libazione, bevanda inebriante per il Signore.
[8]L'altro agnello l'offrirai al tramonto, con una oblazione e una
libazione simili a quelle della mattina: è un sacrificio fatto con il fuoco,
soave profumo per il Signore.
B. Il sabato[9]Nel giorno di sabato offrirete due agnelli
dell'anno, senza difetti; come oblazione due decimi di fior di farina intrisa in
olio, con la sua libazione. [10]E' l'olocausto del sabato, per ogni
sabato, oltre l'olocausto perenne e la sua libazione.
C. Il novilunio[11]Al principio dei vostri mesi offrirete come
olocausto al Signore due giovenchi, un ariete, sette agnelli dell'anno, senza
difetti [12]e tre decimi di fior di farina intrisa in olio, come
oblazione per ciascun giovenco; due decimi di fior di farina intrisa in olio,
come oblazione per l'ariete, [13]e un decimo di fior di farina intrisa in
olio, come oblazione per ogni agnello. E' un olocausto di soave profumo, un
sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. [14]Le libazioni saranno
di un mezzo hin di vino per giovenco, di un terzo di hin per
l'ariete e di un quarto di hin per agnello. Tale è l'olocausto del mese,
per tutti i mesi dell'anno. [15]Si offrirà al Signore un capro in
sacrificio espiatorio oltre l'olocausto perenne e la sua libazione.
D. Gli azzimi[16]Il primo mese, il quattordici del mese sarà la
pasqua del Signore. [17]Il quindici di quel mese sarà giorno di festa.
Per sette giorni si mangerà pane azzimo. [18]Il primo giorno si terrà una
sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile; [19]offrirete in
sacrificio con il fuoco un olocausto al Signore: due giovenchi, un ariete e
sette agnelli dell'anno senza difetti; [20]come oblazione, fior di farina
intrisa in olio; ne offrirete tre decimi per giovenco e due per l'ariete;
[21]ne offrirai un decimo per ciascuno dei sette agnelli [22]e
offrirai un capro come sacrificio espiatorio per fare il rito espiatorio per
voi. [23]Offrirete questi sacrifici oltre l'olocausto della mattina, che
è un olocausto perenne. [24]Li offrirete ogni giorno, per sette giorni; è
un alimento sacrificale consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. Lo si
offrirà oltre l'olocausto perenne con la sua libazione. [25]Il settimo
giorno terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile.
E. La festa delle settimane[26]Il giorno delle primizie, quando
presenterete al Signore una oblazione nuova, alla vostra festa delle settimane,
terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile.
[27]Offrirete, in olocausto di soave profumo al Signore, due giovenchi,
un ariete e sette agnelli dell'anno; [28]in oblazione, fior di farina
intrisa in olio: tre decimi per ogni giovenco, due decimi per l'ariete
[29]e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; [30]offrirete un
capro per il rito espiatorio per voi. [31]Offrirete questi sacrifici,
oltre l'olocausto perpetuo e la sua oblazione. Sceglierete animali senza difetti
e vi aggiungerete le loro libazioni.
Numeri - Capitolo 29
F. La festa delle acclamazioni[1]Il settimo mese, il primo
giorno del mese terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile;
sarà per voi il giorno dell'acclamazione con le trombe. [2]Offrirete in
olocausto di soave odore al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli
dell'anno senza difetti; [3]in oblazione, fior di farina intrisa in olio:
tre decimi per il giovenco, due decimi per l'ariete, [4]un decimo per
ciascuno dei sette agnelli [5]e un capro, in sacrificio espiatorio, per
il rito espiatorio per voi; [6]oltre l'olocausto del mese con la sua
oblazione e l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libazioni,
secondo il loro rito. Sarà un sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per
il Signore.
G. Il giorno della espiazione[7]Il decimo giorno di questo
settimo mese terrete una sacra adunanza e vi mortificherete; non farete alcun
lavoro [8]e offrirete in olocausto di soave profumo al Signore un
giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti; [9]come
oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due
decimi per l'ariete, [10]un decimo per ciascuno dei sette agnelli
[11]e un capro in sacrificio espiatorio, oltre il sacrificio espiatorio
proprio del rito dell'espiazione e oltre l'olocausto perenne con la sua
oblazione e le loro libazioni.
H. La festa delle capanne[12]Il quindici del settimo mese
terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile e celebrerete una
festa per il Signore per sette giorni. [13]Offrirete in olocausto, come
sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, tredici giovenchi,
due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti; [14]come
oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per ciascuno dei tredici
giovenchi, due decimi per ciascuno dei due arieti, [15]un decimo per
ciascuno dei quattordici agnelli [16]e un capro in sacrificio espiatorio,
oltre l'olocausto perenne, con la sua oblazione e la sua libazione.
[17]Il secondo giorno offrirete dodici giovenchi, due arieti, quattordici
agnelli dell'anno senza difetti, [18]con le loro oblazioni e le libazioni
per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il numero e il rito
[19]e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la
sua oblazione e le loro libazioni. [20]Il terzo giorno offrirete undici
giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti,
[21]con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti
e gli agnelli secondo il loro numero e il rito [22]e un capro in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua
libazione. [23]Il quarto giorno offrirete dieci giovenchi, due arieti,
quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [24]con le loro offerte e le
loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero
e il rito [25]e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto
perenne, la sua oblazione e la sua libazione. [26]Il quinto giorno
offrirete nove giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza
difetti, [27]con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi,
gli arieti, e gli agnelli secondo il loro numero e il rito [28]e un
capro, in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e
la sua libazione. [29]Il sesto giorno offrirete otto giovenchi, due
arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, [30]con le loro
oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo
il loro numero e il rito [31]e un capro in sacrificio espiatorio, oltre
l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. [32]Il settimo
giorno offrirete sette giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno
senza difetti, [33]con le loro oblazioni e le loro libazioni per i
giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito
[34]e un capro, in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la
sua oblazione e la sua libazione. [35]L'ottavo giorno terrete una solenne
adunanza; non farete alcun lavoro servile; [36]offrirete in olocausto,
come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, un giovenco,
un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti, [37]con le loro
oblazioni e le loro libazioni, per il giovenco, l'ariete e gli agnelli secondo
il loro numero e il rito [38]e un capro in sacrificio espiatorio oltre
l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione.
[39]Questi sono i sacrifici che offrirete al Signore nelle vostre
solennità, oltre i vostri voti e le vostre offerte volontarie, si tratti dei
vostri olocausti o delle vostre oblazioni o delle vostre libazioni o dei vostri
sacrifici di comunione».
Numeri - Capitolo 30
[1]Mosè riferì agli Israeliti quanto il Signore gli aveva ordinato.
Leggi sui voti[2]Mosè disse ai capi delle tribù degli Israeliti:
«Questo il Signore ha ordinato: [3]Quando uno avrà fatto un voto al
Signore o si sarà obbligato con giuramento ad una astensione, non violi la sua
parola, ma dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca. [4]Quando
una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà obbligata ad una astensione,
mentre è ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza, [5]se il
padre, avuta conoscenza del voto di lei e dell'astensione alla quale si è
obbligata, non dice nulla, tutti i voti di lei saranno validi e saranno valide
tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata. [6]Ma se il padre,
quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutte le
astensioni alle quali si sarà obbligata, non saranno validi; il Signore la
perdonerà, perché il padre le ha fatto opposizione. [7]Se si marita
quando è legata da voti o da un obbligo di astensione assunto alla leggera con
le labbra, [8]se il marito ne ha conoscenza e quando viene a conoscenza
non dice nulla, i voti di lei saranno validi e saranno validi gli obblighi di
astensione da lei assunti. [9]Ma se il marito, quando ne viene a
conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che essa ha fatto e
l'obbligo di astensione che essa si è assunta alla leggera; il Signore la
perdonerà. [10]Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata,
qualunque sia l'obbligo che si è assunto, rimarrà valido. [11]Se una
donna nella casa del marito farà voti o si obbligherà con giuramento ad una
astensione [12]e il marito ne avrà conoscenza, se il marito non dice
nulla e non le fa opposizione, tutti i voti di lei saranno validi e saranno
validi tutti gli obblighi di astensione da lei assunti. [13]Ma se il
marito, quando ne viene a conoscenza, li annulla, quanto le sarà uscito dalle
labbra, voti od obblighi di astensione, non sarà valido; il marito lo ha
annullato; il Signore la perdonerà. [14]Il marito può ratificare e il
marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale essa
sia obbligata a mortificarsi. [15]Ma se il marito, da un giorno
all'altro, non dice nulla in proposito, egli ratifica così tutti i voti di lei e
tutti gli obblighi di astensione da lei assunti; li ratifica perché non ha detto
nulla a questo proposito quando ne ha avuto conoscenza. [16]Ma se li
annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa
della moglie».
[17]Queste sono le leggi che il Signore prescrisse a Mosè riguardo al
marito e alla moglie, al padre e alla figlia, quando questa è ancora fanciulla,
in casa del padre.
Numeri - Capitolo 31
IX. BOTTINO E DIVISIONI
Guerra santa contro Madian[1]Il Signore disse a Mosè:
[2]«Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai
riunito ai tuoi antenati». [3]Mosè disse al popolo: «Mobilitate fra di
voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del
Signore su Madian. [4]Manderete in guerra mille uomini per tribù di tutte
le tribù d'Israele». [5]Così furono forniti, dalle migliaia d'Israele,
mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati per la guerra.
[6]Mosè mandò in guerra quei mille uomini per tribù e con loro Pincas,
figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli oggetti sacri e aveva in
mano le trombe dell'acclamazione. [7]Marciarono dunque contro Madian come
il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. [8]Uccisero
anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè
cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor.
[9]Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli
e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene;
[10]appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti
i loro attendamenti [11]e presero tutto il bottino e tutta la preda,
gente e bestiame. [12]Poi condussero i prigionieri, la preda e il bottino
a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità degli Israeliti, accampati nelle
steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico.
Massacro delle donne e purificazione del bottino[13]Mosè, il
sacerdote Eleazaro e tutti i principi della comunità uscirono loro incontro
fuori dell'accampamento. [14]Mosè si adirò contro i comandanti
dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella
spedizione di guerra. [15]Mosè disse loro: «Avete lasciato in vita tutte
le femmine? [16]Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato
agli Israeliti l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui
venne il flagello nella comunità del Signore. [17]Ora uccidete ogni
maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo;
[18]ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele
in vita per voi. [19]Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del
campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si
purifichi il terzo e il settimo giorno; questo per voi e per i vostri
prigionieri. [20]Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle,
ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto di legno».
[21]Il sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in guerra:
«Questo è l'ordine della legge che il Signore ha prescritto a Mosè:
[22]L'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo,
[23]quanto può sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà
reso puro; ma sarà purificato anche con l'acqua della purificazione; quanto non
può sopportare il fuoco, lo farete passare per l'acqua. [24]Vi laverete
le vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare
nell'accampamento».
Divisione del bottino[25]Il Signore disse a Mosè:
[26]«Tu, con il sacerdote Eleazaro e con i capi dei casati della
comunità, fà il censimento di tutta la preda che è stata fatta: della gente e
del bestiame; [27]dividi la preda fra i combattenti che sono andati in
guerra e tutta la comunità. [28]Dalla parte spettante ai soldati che sono
andati in guerra preleverai un contributo per il Signore: cioè l'uno per
cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini e del bestiame
minuto. [29]Lo prenderete sulla metà di loro spettanza e lo darai al
sacerdote Eleazaro come offerta da fare con il rito di elevazione in onore del
Signore. [30]Della metà che spetta agli Israeliti prenderai l'uno per
cinquanta delle persone del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto;
lo darai ai leviti, che hanno la custodia della Dimora del Signore».
[31]Mosè e il sacerdote Eleazaro fecero come il Signore aveva ordinato
a Mosè. [32]Ora il bottino, cioè tutto ciò che rimaneva della preda fatta
da coloro che erano stati in guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila
capi di bestiame minuto, [33]settantaduemila capi di grosso bestiame,
[34]sessantunmila asini [35]e trentaduemila persone, ossia donne
che non si erano unite con uomini. [36]La metà, cioè la parte di quelli
che erano andati in guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di
bestiame minuto, [37]dei quali seicentosettantacinque per il tributo al
Signore; [38]trentaseimila capi di grosso bestiame, dei quali settantadue
per l'offerta al Signore; [39]trentamilacinquecento asini, dei quali
sessantuno per l'offerta al Signore, [40]e sedicimila persone, delle
quali trentadue per l'offerta al Signore. [41]Mosè diede al sacerdote
Eleazaro il contributo dell'offerta prelevata per il Signore, come il Signore
gli aveva ordinato. [42]La metà che spettava agli Israeliti, dopo che
Mosè ebbe fatto la spartizione con gli uomini andati in guerra, [43]la
metà spettante alla comunità fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di
bestiame minuto, [44]trentaseimila capi di grosso bestiame,
[45]trentamilacinquecento asini [46]e sedicimila persone.
[47]Da questa metà che spettava agli Israeliti, Mosè prese l'uno per
cinquanta degli uomini e degli animali e li diede ai leviti che hanno la
custodia della Dimora del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Le offerte[48]I comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di
migliaia e capi di centinaia, si avvicinarono a Mosè e gli dissero:
[49]«I tuoi servi hanno fatto il computo dei soldati che erano sotto i
nostri ordini e non ne manca neppure uno. [50]Per questo portiamo, in
offerta al Signore, ognuno quello che ha trovato di oggetti d'oro: bracciali,
braccialetti, anelli, pendenti, collane, per il rito espiatorio per le nostre
persone davanti al Signore». [51]Mosè e il sacerdote Eleazaro presero
dalle loro mani quell'oro, tutti gli oggetti lavorati.
[52]Tutto l'oro dell'offerta, che essi consacrarono al Signore con il
rito dell'elevazione, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia,
pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. [53]Gli uomini dell'esercito
si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo. [54]Mosè e il
sacerdote Eleazaro presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo
portarono nella tenda del convegno come memoriale per gli Israeliti davanti al
Signore.
Numeri - Capitolo 32
Divisione della Transgiordania[1]I figli di Ruben e i figli di
Gad avevano bestiame in numero molto grande; quando videro che il paese di Iazer
e il paese di Gàlaad erano luoghi da bestiame, [2]i figli di Gad e i
figli di Ruben vennero a parlare a Mosè, al sacerdote Eleazaro e ai principi
della comunità e dissero: [3]«Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon,
Eleale, Sebam, Nebo e Beon, [4]terre che il Signore ha sconfitte alla
presenza della comunità d'Israele, sono terre da bestiame e i tuoi servi hanno
appunto il bestiame». [5]Aggiunsero: «Se abbiamo trovato grazia ai tuoi
occhi, sia concesso ai tuoi servi il possesso di questo paese: non ci far
passare il Giordano».
[6]Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: «Andrebbero
dunque i vostri fratelli in guerra e voi ve ne stareste qui? [7]Perché
volete scoraggiare gli Israeliti dal passare nel paese che il Signore ha dato
loro? [8]Così fecero i vostri padri, quando li mandai da Kades-Barnea per
esplorare il paese. [9]Salirono fino alla valle di Escol e, dopo aver
esplorato il paese, scoraggiarono gli Israeliti dall'entrare nel paese che il
Signore aveva loro dato. [10]Così l'ira del Signore si accese in quel
giorno ed egli giurò: [11]Gli uomini che sono usciti dall'Egitto,
dall'età di vent'anni in su, non vedranno mai il paese che ho promesso con
giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito
fedelmente, [12]se non Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, e Giosuè
figlio di Nun, che hanno seguito il Signore fedelmente. [13]L'ira del
Signore si accese dunque contro Israele; lo fece errare nel deserto per
quarant'anni, finché fosse finita tutta la generazione che aveva agito male agli
occhi del Signore. [14]Ed ecco voi sorgerete al posto dei vostri padri,
razza di uomini peccatori, per aumentare ancora l'ira del Signore contro
Israele. [15]Perché se voi non volete più seguirlo, il Signore continuerà
a lasciarlo nel deserto e voi farete perire tutto questo popolo».
[16]Ma quelli si avvicinarono a lui e gli dissero: «Costruiremo qui
ovili per il nostro bestiame e città per i nostri fanciulli; [17]ma,
quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare davanti agli Israeliti,
finché li avremo condotti al luogo destinato loro; intanto, i nostri fanciulli
dimoreranno nelle fortezze per timore degli abitanti del paese. [18]Non
torneremo alle nostre case finché ogni Israelita non abbia preso possesso della
sua eredità; [19]non possiederemo nulla con loro al di là del Giordano e
più oltre, perché la nostra eredità ci è toccata da questa parte del Giordano, a
oriente».
[20]Allora Mosè disse loro: «Se fate questo, se vi armate per andare a
combattere davanti al Signore, [21]se tutti quelli di voi che si
armeranno passeranno il Giordano davanti al Signore finché egli abbia scacciato
i suoi nemici dalla sua presenza, [22]se non tornerete fin quando il
paese vi sarà sottomesso davanti al Signore, voi sarete innocenti di fronte al
Signore e di fronte a Israele e questo paese sarà vostra proprietà alla presenza
del Signore. [23]Ma, se non fate così, voi peccherete contro il Signore;
sappiate che il vostro peccato vi raggiungerà. [24]Costruitevi pure città
per i vostri fanciulli e ovili per i vostri greggi, ma fate quello che la vostra
bocca ha promesso».
[25]I figli di Gad e i figli di Ruben dissero a Mosè: «I tuoi servi
faranno quello che il mio signore comanda. [26]I nostri fanciulli, le
nostre mogli, i nostri greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nelle
città di Gàlaad; [27]ma i tuoi servi, tutti armati per la guerra,
andranno a combattere davanti al Signore, come dice il mio signore».
[28]Allora Mosè diede per loro ordini al sacerdote Eleazaro, a Giosuè
figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù degli Israeliti. [29]Mosè
disse loro: «Se i figli di Gad e i figli di Ruben passeranno con voi il Giordano
tutti armati per combattere davanti al Signore e se il paese sarà sottomesso
davanti a voi, darete loro in proprietà il paese di Gàlaad. [30]Ma se non
passano armati con voi, avranno la loro proprietà in mezzo a voi nel paese di
Canaan». [31]I figli di Gad e i figli di Ruben risposero: «Faremo come il
Signore ha ordinato ai tuoi servi. [32]Passeremo in armi davanti al
Signore nel paese di Canaan, ma il possesso della nostra eredità resti per noi
di qua dal Giordano».
[33]Mosè dunque diede ai figli di Gad e ai figli di Ruben e a metà
della tribù di Manàsse, figlio di Giuseppe, il regno di Sicon, re degli Amorrei,
e il regno di Og, re di Basan: il paese con le sue città comprese entro i
confini, le città del paese che si stendeva intorno. [34]I figli di Gad
ricostruirono Dibon, Atarot, Aroer, [35]Aterot-Sofan, Iazer, Iogbea,
[36]Bet-Nimra e Bet-Aran, fortezze, e fecero ovili per i greggi.
[37]I figli di Ruben ricostruirono Chesbon, Eleale, Kiriataim,
[38]Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono mutati, e Sibma e diedero nomi
alle città che avevano ricostruite. [39]I figli di Machir, figlio di
Manàsse, andarono nel paese di Gàlaad, lo presero e ne cacciarono gli Amorrei
che vi abitavano. [40]Mosè allora diede Gàlaad a Machir, figlio di
Manàsse, che vi si stabilì. [41]Anche Iair, figlio di Manàsse, andò e
prese i loro villaggi e li chiamò villaggi di Iair. [42]Nobach andò e
prese Kenat con le dipendenze e la chiamò Nobach.
Numeri - Capitolo 33
Le tappe dell'Esodo[1]Queste sono le tappe degli Israeliti che
uscirono dal paese d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere, sotto la guida di
Mosè e di Aronne. [2]Mosè scrisse i loro punti di partenza, tappa per
tappa, per ordine del Signore; queste sono le loro tappe nell'ordine dei loro
punti di partenza.
[3]Partirono da Ramses il primo mese, il quindici del primo mese. Il
giorno dopo la pasqua, gli Israeliti uscirono a mano alzata, alla vista di tutti
gli Egiziani, [4]mentre gli Egiziani seppellivano quelli che il Signore
aveva colpiti fra di loro, cioè tutti i primogeniti, quando il Signore aveva
fatto giustizia anche dei loro dei.
[5]Gli Israeliti partirono dunque da Ramses e si accamparono a Succot.
[6]Partirono da Succot e si accamparono a Etam che è sull'estremità del
deserto. [7]Partirono da Etam e piegarono verso Pi-Achirot, che è di
fronte a Baal-Zefon, e si accamparono davanti a Migdol. [8]Partirono da
Pi-Achirot, attraversarono il mare in direzione del deserto, fecero tre giornate
di marcia nel deserto di Etam e si accamparono a Mara. [9]Partirono da
Mara e giunsero ad Elim; ad Elim c'erano dodici sorgenti di acqua e settanta
palme; qui si accamparono. [10]Partirono da Elim e si accamparono presso
il Mare Rosso. [11]Partirono dal Mare Rosso e si accamparono nel deserto
di Sin. [12]Partirono dal deserto di Sin e si accamparono a Dofka.
[13]Partirono da Dofka e si accamparono ad Alus. [14]Partirono da
Alus e si accamparono a Refidim dove non c'era acqua da bere per il popolo.
[15]Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto del Sinai.
[16]Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a Kibrot-Taava.
[17]Partirono da Kibrot-Taava e si accamparono a Cazerot.
[18]Partirono da Cazerot e si accamparono a Ritma. [19]Partirono
da Ritma e si accamparono a Rimmon-Perez. [20]Partirono da Rimmon-Perez e
si accamparono a Libna. [21]Partirono da Libna e si accamparono a Rissa.
[22]Partirono da Rissa e si accamparono a Keelata. [23]Partirono
da Keelata e si accamparono al monte Sefer. [24]Partirono dal monte Sefer
e si accamparono ad Arada. [25]Partirono da Arada e si accamparono a
Makelot. [26]Partirono da Makelot e si accamparono a Tacat.
[27]Partirono da Tacat e si accamparono a Terach. [28]Partirono da
Terach e si accamparono a Mitka. [29]Partirono da Mitka e si accamparono
ad Asmona. [30]Partirono da Asmona e si accamparono a Moserot.
[31]Partirono da Moserot e si accamparono a Bene-Iaakan.
[32]Partirono da Bene-Iaakan e si accamparono a Or-Ghidgad.
[33]Partirono da Or-Ghidgad e si accamparono a Iotbata.
[34]Partirono da Iotbata e si accamparono ad Abrona. [35]Partirono
da Abrona e si accamparono a Ezion-Gheber.
[36]Partirono da Ezion-Gheber e si accamparono nel deserto di Sin,
cioè a Kades. [37]Poi partirono da Kades e si accamparono al monte Or
all'estremità del paese di Edom. [38]Il sacerdote Aronne salì sul monte
Or per ordine del Signore e in quel luogo morì il quarantesimo anno dopo
l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, il quinto mese, il primo giorno del
mese. [39]Aronne era in età di centoventitrè anni quando morì sul monte
Or. [40]Il cananeo re di Arad, che abitava nel Negheb, nel paese di
Canaan, venne a sapere che gli Israeliti arrivavano.
[41]Partirono dal monte Or e si accamparono a Salmona.
[42]Partirono da Salmona e si accamparono a Punon. [43]Partirono
da Punon e si accamparono a Obot. [44]Partirono da Obot e si accamparono
a Iie-Abarim sui confini di Moab. [45]Partirono da Iie-Abarim e si
accamparono a Dibon-Gad. [46]Partirono da Dibon-Gad e si accamparono ad
Almon-Diblataim. [47]Partirono da Almon-Diblataim e si accamparono ai
monti Abarim di fronte a Nebo. [48]Partirono dai monti Abarim e si
accamparono nelle steppe di Moab, presso il Giordano di Gerico. [49]Si
accamparono presso il Giordano, da Bet-Iesimot fino ad Abel-Sittim nelle steppe
di Moab.
Divisione di Canaan. L'ordine di Dio[50]Il Signore disse a Mosè
nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gerico: [51]«Parla agli
Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati
nel paese di Canaan, [52]caccerete dinanzi a voi tutti gli abitanti del
paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue
di metallo fuso e distruggerete tutte le loro alture. [53]Prenderete
possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in
proprietà. [54]Dividerete il paese a sorte secondo le vostre famiglie. A
quelle che sono più numerose darete una porzione maggiore e a quelle che sono
meno numerose darete una porzione minore. Ognuno avrà quello che gli sarà
toccato in sorte; farete la divisione secondo le tribù dei vostri padri.
[55]Ma se non cacciate dinanzi a voi gli abitanti del paese, quelli di
loro che vi avrete lasciati saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei
fianchi e vi faranno tribolare nel paese che abiterete. [56]Allora io
tratterò voi come mi ero proposto di trattare loro».
Numeri - Capitolo 34
Frontiere di Canaan[1]Il Signore disse a Mosè: [2]«Dà
questo ordine agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese di
Canaan, questa sarà la terra che vi toccherà in eredità: il paese di Canaan.
[3]Il vostro confine meridionale comincerà al deserto di Sin, vicino a
Edom; così la vostra frontiera meridionale partirà dall'estremità del Mar Morto,
a oriente; [4]questa frontiera volgerà al sud della salita di Akrabbim,
passerà per Sin e si estenderà a mezzogiorno di Kades-Barnea; poi continuerà
verso Cazar-Addar e passerà per Asmon. [5]Da Asmon la frontiera girerà
fino al torrente d'Egitto e finirà al mare. [6]La vostra frontiera a
occidente sarà il Mar Mediterraneo: quella sarà la vostra frontiera occidentale.
[7]Questa sarà la vostra frontiera settentrionale: partendo dal Mar
Mediterraneo, traccerete una linea fino al monte Or; [8]dal monte Or, la
traccerete in direzione di Amat e l'estremità della frontiera sarà a Zedad;
[9]la frontiera continuerà fino a Zifron e finirà a Cazar-Enan: questa
sarà la vostra frontiera settentrionale. [10]Traccerete la vostra
frontiera orientale da Cazar-Enan a Sefam; [11]la frontiera scenderà da
Sefam verso Ribla, a oriente di Ain; poi la frontiera scenderà e si estenderà
lungo il mare di Genèsaret, a oriente; [12]poi la frontiera scenderà
lungo il Giordano e finirà al Mar Morto. Questo sarà il vostro paese con le sue
frontiere tutt'intorno».
[13]Mosè comunicò quest'ordine agli Israeliti e disse loro: «Questo è
il paese che vi distribuirete a sorte e che il Signore ha ordinato di dare a
nove tribù e mezza; [14]poiché la tribù dei figli di Ruben, secondo i
loro casati paterni, e la tribù dei figli di Gad, secondo i loro casati paterni,
e metà della tribù di Manàsse hanno ricevuto la loro porzione. [15]Queste
due tribù e mezza hanno ricevuto la loro porzione oltre il Giordano di Gerico,
dal lato orientale».
I sovraintendenti alla spartizione[16]Il Signore disse a Mosè:
[17]«Questi sono i nomi degli uomini che spartiranno il paese fra di voi:
il sacerdote Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun. [18]Prenderete anche un
capo di ogni tribù per fare la spartizione del paese. [19]Ecco i nomi di
questi uomini. Per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne. [20]Per la
tribù dei figli di Simeone, Samuele figlio di Ammiud. [21]Per la tribù di
Beniamino, Elidad figlio di Chislon. [22]Per la tribù dei figli di Dan,
il capo Bukki figlio di Iogli. [23]Per i figli di Giuseppe, per la tribù
dei figli di Manàsse, il capo Anniel figlio di Efod; [24]per la tribù dei
figli di Efraim, il capo Kemuel figlio di Siptan. [25]Per la tribù dei
figli di Zàbulon, il capo Elisafan figlio di Parnach. [26]Per la tribù
dei figli di Issacar, il capo Paltiel figlio di Azzan. [27]Per la tribù
dei figli di Aser, il capo Achiud, figlio di Selomi. [28]Per la tribù dei
figli di Nèftali, il capo Pedael figlio di Ammiud». [29]Questi sono
coloro ai quali il Signore ordinò di spartire il possesso del paese di Canaan
tra gli Israeliti.
Numeri - Capitolo 35
La parte dei leviti[1]Il Signore disse ancora a Mosè nelle
steppe di Moab presso il Giordano di Gerico: [2]«Ordina agli Israeliti
che dell'eredità che possiederanno riservino ai leviti città da abitare; darete
anche ai leviti il contado che è intorno alla città. [3]Essi avranno le
città per abitarvi e il contado servirà per il loro bestiame, per i loro beni e
per tutti i loro animali. [4]Il contado delle città che darete ai leviti
si estenderà per lo spazio di mille cubiti fuori dalle mura della città
tutt'intorno. [5]Misurerete dunque, fuori della città, duemila cubiti dal
lato orientale, duemila cubiti dal lato meridionale, duemila cubiti dal lato
occidentale e duemila cubiti dal lato settentrionale; la città sarà in mezzo.
Tale sarà il contado di ciascuna delle loro città. [6]Fra le città che
darete ai leviti, sei saranno città di asilo, che voi designerete perché vi si
rifugi l'omicida: a queste aggiungerete altre quarantadue città. [7]Tutte
le città che darete ai leviti saranno dunque quarantotto con il relativo
contado. [8]Di queste città che darete ai leviti, prendendole dalla
proprietà degli Israeliti, ne prenderete di più da quelli che ne hanno di più e
di meno da quelli che ne hanno di meno; ognuno ai leviti darà delle sue città in
proporzione della eredità che gli sarà toccata».
Le città rifugio[9]Il Signore disse a Mosè: [10]«Parla
agli Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete
entrati nel paese di Canaan, [11]designerete città che siano per voi
città di asilo, dove possa rifugiarsi l'omicida che avrà ucciso qualcuno
involontariamente. [12]Queste città vi serviranno di asilo contro il
vendicatore del sangue, perché l'omicida non sia messo a morte prima di
comparire in giudizio dinanzi alla comunità. [13]Delle città che darete,
sei saranno dunque per voi città di asilo. [14]Darete tre città di qua
dal Giordano e darete tre altre città nel paese di Canaan; saranno città di
rifugio. [15]Queste sei città serviranno di rifugio agli Israeliti, al
forestiero e all'ospite che soggiornerà in mezzo a voi, perché vi si rifugi
chiunque abbia ucciso qualcuno involontariamente.
[16]Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro e quegli
muore, quel tale è omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. [17]Se
lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il
colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte.
[18]O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in mano, atto a
causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà
essere messo a morte. [19]Sarà il vendicatore del sangue quegli che
metterà a morte l'omicida; quando lo incontrerà, lo ucciderà. [20]Se uno
dà a un altro una spinta per odio o gli getta contro qualcosa con
premeditazione, e quegli muore, [21]o lo colpisce per inimicizia con la
mano, e quegli muore, chi ha colpito dovrà essere messo a morte; egli è un
omicida e il vendicatore del sangue ucciderà l'omicida quando lo incontrerà.
[22]Ma se gli dà una spinta per caso e non per inimicizia o gli getta
contro qualcosa senza premeditazione [23]o se, senza volerlo, gli fa
cadere addosso una pietra che possa causare la morte e quegli ne muore, senza
che l'altro che fosse nemico o gli volesse fare del male, [24]allora ecco
le regole secondo le quali la comunità giudicherà fra colui che ha colpito e il
vendicatore del sangue. [25]La comunità libererà l'omicida dalle mani del
vendicatore del sangue e lo farà tornare alla città di asilo dove era fuggito.
Lì dovrà abitare fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con l'olio
santo. [26]Ma se l'omicida esce dai confini della città di asilo dove si
era rifugiato [27]e se il vendicatore del sangue trova l'omicida fuori
dei confini della sua città di asilo e l'uccide, il vendicatore del sangue non
sarà reo del sangue versato. [28]Perché l'omicida deve stare nella sua
città di asilo fino alla morte del sommo sacerdote; dopo la morte del sommo
sacerdote, l'omicida potrà tornare nella terra di sua proprietà.
[29]Queste vi servano come norme di diritto, di generazione in
generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. [30]Se uno uccide un
altro, l'omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di testimoni, ma un
unico testimone non basterà per condannare a morte una persona. [31]Non
accetterete prezzo di riscatto per la vita di un omicida, reo di morte, perché
dovrà essere messo a morte. [32]Non accetterete prezzo di riscatto che
permetta all'omicida di fuggire dalla sua città di rifugio e di tornare ad
abitare nel suo paese fino alla morte del sacerdote. [33]Non
contaminerete il paese dove sarete, perché il sangue contamina il paese; non si
potrà fare per il paese alcuna espiazione del sangue che vi sarà stato sparso,
se non mediante il sangue di chi l'avrà sparso. [34]Non contaminerete
dunque il paese che andate ad abitare e in mezzo al quale io dimorerò; perché io
sono il Signore che dimoro in mezzo agli Israeliti».
Numeri - Capitolo 36
L'eredità della donna sposata[1]I capifamiglia dei figli di
Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, tra le famiglie dei figli di
Giuseppe, si fecero avanti a parlare in presenza di Mosè e dei principi
capifamiglia degli Israeliti [2]e dissero: «Il Signore ha ordinato al mio
signore di dare il paese in eredità agli Israeliti in base alla sorte; il mio
signore ha anche ricevuto l'ordine da Dio di dare l'eredità di Zelofcad, nostro
fratello, alle figlie di lui. [3]Se queste si maritano a qualche figlio
delle altre tribù degli Israeliti, la loro eredità sarà detratta dalla eredità
dei nostri padri e aggiunta all'eredità della tribù nella quale esse saranno
entrate; così sarà detratta dall'eredità che ci è toccata in sorte.
[4]Quando verrà il giubileo per gli Israeliti, la loro eredità sarà
aggiunta a quella della tribù nella quale saranno entrate e l'eredità loro sarà
detratta dalla eredità della tribù dei nostri padri».
[5]Allora Mosè comunicò agli Israeliti quest'ordine ricevuto dal
Signore: «La tribù dei figli di Giuseppe dice bene. [6]Questo il Signore
ha ordinato riguardo alle figlie di Zelofcad: si mariteranno a chi vorranno,
purché si maritino in una famiglia della tribù dei loro padri. [7]Nessuna
eredità tra gli Israeliti potrà passare da una tribù all'altra, ma ciascuno
degli Israeliti si terrà vincolato all'eredità della tribù dei suoi padri.
[8]Ogni fanciulla che possiede una eredità in una tribù degli Israeliti,
si mariterà ad uno che appartenga ad una famiglia della tribù di suo padre,
perché ognuno degli Israeliti rimanga nel possesso dell'eredità dei suoi padri
[9]e nessuna eredità passi da una tribù all'altra; ognuna delle tribù
degli Israeliti si terrà vincolata alla propria eredità».
[10]Le figlie di Zelofcad fecero secondo l'ordine che il Signore aveva
dato a Mosè. [11]Macla, Tirza, Ogla, Milca e Noa, le figlie di Zelofcad,
sposarono i figli dei loro zii paterni; [12]si maritarono nelle famiglie
dei figli di Manàsse, figlio di Giuseppe, e la loro eredità rimase nella tribù
della famiglia del padre loro.
Conclusione[13]Questi sono i comandi e le leggi che il Signore
diede agli Israeliti per mezzo di Mosè, nelle steppe di Moab, presso il Giordano
di Gerico.
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