Zaccaria
Zaccaria - Capitolo 1
PRIMA PARTE
Esortazione alla conversione
[1]Nell'ottavo mese dell'anno
secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta
Zaccaria figlio di Barachia, figlio di Iddò: [2]«Il Signore si è molto
sdegnato contro i vostri padri. [3]Tu dunque riferirai loro: Così parla
il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo del Signore degli
eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il Signore degli eserciti.
[4]Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavan
gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino
perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non vollero ascoltare e non mi
prestarono attenzione, dice il Signore. [5]Dove sono i vostri padri?
Iprofeti forse vivranno sempre? [6]Le parole e i decreti che io avevo
comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri
vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti
ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha
eseguito sopra di noi».
Prima visione: i cavalieri[7]Il ventiquattro dell'undecimo mese,
cioè il mese di Sebàt, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore si
manifestò al profeta Zaccaria, figlio di Iddò. [8]Io ebbi una visione di
notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso, stava fra i mirti in una valle
profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi.
[9]Io domandai: «Mio signore, che significano queste cose?». L'angelo che
parlava con me mi rispose: «Io t'indicherò ciò che esse significano».
[10]Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: «Essi sono coloro
che il Signore ha inviati a percorrere la terra». [11]Si rivolsero
infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: «Abbiamo
percorso la terra: è tutta tranquilla». [12]Allora l'angelo del Signore
disse: «Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di aver pietà di
Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai
settant'anni!». [13]E all'angelo che parlava con me il Signore rivolse
parole buone, piene di conforto. [14]Poi l'angelo che parlava con me mi
disse: «Fà sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono
ingelosito per Gerusalemme e per Sion di gelosia grande; [15]ma ardo di
sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un poco sdegnato, esse
cooperarono al disastro. [16]Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo
con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà riedificata - parola del
Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra
Gerusalemme. [17]Fà sapere anche questo: Così dice il Signore degli
eserciti: Le mie città avranno sovrabbondanza di beni, il Signore avrà ancora
compassione di Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme».
Zaccaria - Capitolo 2
Seconda visione: corna e operai[1]Poi alzai gli occhi ed ecco,
vidi quattro corna. [2]Domandai all'angelo che parlava con me: «Che cosa
sono queste?». Ed egli: «Sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e
Gerusalemme». [3]Poi il Signore mi fece vedere quattro operai.
[4]Domandai: «Che cosa vengono a fare costoro?». Mi rispose: «Le corna
hanno disperso Giuda a tal segno che nessuno osa più alzare la testa e costoro
vengono a demolire e abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il
paese di Giuda per disperderlo».
Terza visione: il misuratore[5]Alzai gli occhi ed ecco un uomo
con una corda in mano per misurare. [6]Gli domandai: «Dove vai?». Ed
egli: «Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è
la sua lunghezza». [7]Allora l'angelo che parlava con me uscì e incontrò
un altro angelo [8]che gli disse: «Corri, và a parlare a quel giovane e
digli: Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali
che dovrà accogliere. [9]Io stesso - parola del Signore - le farò da muro
di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa.
Due appelli agli esiliati[10]Su, su, fuggite dal paese del
settentrione - parola del Signore - voi che ho dispersi ai quattro venti del
cielo - parola del Signore. [11]A Sion mettiti in salvo, tu che abiti
ancora con la figlia di Babilonia! [12]Dice il Signore degli eserciti
alle nazioni che vi hanno spogliato: [13]Ecco, io stendo la mano sopra di
esse e diverranno preda dei loro schiavi e voi saprete che il Signore degli
eserciti mi ha inviato.
[14]Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad
abitare in mezzo a te - oracolo del Signore -. [15]Nazioni
numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo ed
egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi
ha inviato a te. [16]Il Signore si terrà Giuda come eredità nella
terra santa, Gerusalemme sarà di nuovo prescelta. [17]Taccia ogni
mortale davanti al Signore, poiché egli si è destato dalla sua santa
dimora».
Zaccaria - Capitolo 3
Quarta visione: le vesti di Giosuè[1]Poi mi fece vedere il sommo
sacerdote Giosuè, ritto davanti all'angelo del Signore, e satana era alla sua
destra per accusarlo. [2]L'angelo del Signore disse a satana: «Ti
rimprovera il Signore, o satana! Ti rimprovera il Signore che si è eletto
Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone s costui un tizzone sottratto al
fuoco?». [3]Giosuè infatti era rivestito di vesti immonde e stava in
piedi davanti all'angelo,[4]il quale prese a dire a coloro che gli
stavano intorno: «Toglietegli quelle vesti immonde». Poi disse a Giosuè: «Ecco,
io ti tolgo di dosso il peccato; fatti rivestire di abiti da festa».
[5]Poi soggiunse: «Mettetegli sul capo un diadema mondo». E gli misero un
diadema mondo sul capo, lo rivestirono di candide vesti alla presenza
dell'angelo del Signore. [6]Poi l'angelo del Signore dichiarò a Giosuè:
[7]«Dice il Signore degli eserciti: Se camminerai nelle mie vie e
osserverai le mie leggi, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode
dei miei atri e ti darò accesso fra questi che stanno qui.
La venuta del "germoglio"[8]Ascolta dunque, Giosuè sommo
sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi servono da
presagio: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. [9]Ecco la pietra che
io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono su quest'unica pietra; io stesso
inciderò la sua iscrizione - oracolo del Signore degli eserciti - e rimuoverò in
un sol giorno l'iniquità da questo paese. [10]In quel giorno - oracolo
del Signore degli eserciti - ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite
e sotto il suo fico».
Zaccaria - Capitolo 4
Quinta visione: il candelabro e gli olivi[1]L'angelo che mi
parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, [2]e mi disse:
«Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo un candelabro tutto d'oro; in cima ha un
recipiente con sette lucerne e sette beccucci per le lucerne. [3]Due
olivi gli stanno vicino, uno a destra e uno a sinistra». [4]Allora
domandai all'angelo che mi parlava: «Che cosa significano, signor mio, queste
cose?». [5]Egli mi rispose: «Non comprendi dunque il loro significato?».
E io: «No, signor mio».
Tre parole per Zorobabele[6]Egli mi rispose: «Questa è la parola
del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio
spirito, dice il Signore degli eserciti! [7]Chi sei tu, o grande monte?
Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli estrarrà la pietra, quella del
vertice, fra le acclamazioni: Quanto è bella!».
[8]Mi fu rivolta questa parola del Signore: [9]«Le mani di
Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la compiranno e voi saprete
che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. [10]Chi oserà
disprezzare il giorno di così modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo
in mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che
scrutano tutta la terra». [11]Quindi gli domandai: «Che significano quei
due olivi a destra e a sinistra del candelabro? [12]E quelle due ciocche
d'olivo che stillano oro dentro i due canaletti d'oro?». [13]Mi rispose:
«Non comprendi dunque il significato di queste cose?». E io: «No, signor mio».
[14]«Questi, soggiunse, sono i due consacrati che assistono il dominatore
di tutta la terra».
Zaccaria - Capitolo 5
Sesta visione: il libro che vola[1]Poi alzai gli occhi e vidi un
rotolo che volava. [2]L'angelo mi domandò: «Che cosa vedi?». E io: «Vedo
un rotolo che vola: è lungo venti cubiti e largo dieci». [3]Egli
soggiunse: «Questa è la maledizione che si diffonde su tutta la terra: ogni
ladro sarà scacciato via di qui come quel rotolo; ogni spergiuro sarà scacciato
via di qui come quel rotolo. [4]Io scatenerò la maledizione, dice il
Signore degli eserciti, in modo che essa penetri nella casa del ladro e nella
casa dello spergiuro riguardo al mio nome; rimarrà in quella casa e la consumerà
insieme con le sue travi e le sue pietre».
Settima visione: la donna nell'efa[5]Poi l'angelo che parlava
con me si avvicinò e mi disse: «Alza gli occhi e osserva ciò che appare».
[6]E io: «Che cosa è quella?». Mi rispose: «E' un'efa che avanza».
Poi soggiunse: «Questa è la loro corruzione in tutta la terra». [7]Fu
quindi alzato un coperchio di piombo; ecco dentro all'efa vi era una
donna. [8]Disse: «Questa è l'empietà!». Poi la ricacciò dentro
l'efa e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. [9]Alzai di
nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due donne: il vento agitava le loro
ali, poiché avevano ali come quelle delle cicogne, e sollevarono l'efa
fra la terra e il cielo. [10]Domandai all'angelo che parlava con me:
«Dove portano l'efa costoro?». [11]Mi rispose: «Vanno nella terra
di Sènnaar per costruirle un tempio. Appena costruito, l'efa sarà posta
sopra il suo piedistallo».
Zaccaria - Capitolo 6
Ottava visione: i carri[1]Alzai ancora gli occhi per osservare
ed ecco quattro carri uscire in mezzo a due montagne e le montagne erano di
bronzo. [2]Il primo carro aveva cavalli bai, il secondo cavalli neri,
[3]il terzo cavalli bianchi e il quarto cavalli pezzati.
[4]Domandai all'angelo che parlava con me: «Che significano quelli,
signor mio?». [5]E l'angelo: «Sono i quattro venti del cielo che partono
dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. [6]I cavalli neri
vanno verso la terra del settentrione, seguiti da quelli bianchi; i pezzati
invece si dirigono verso la terra del mezzogiorno. [7]Essi fremono di
percorrere la terra». Egli disse loro: «Andate, percorrete la terra». Essi
partirono per percorrere la terra; [8]Poi mi chiamò e mi disse: «Ecco,
quelli che muovono verso la terra del settentrione hanno fatto calmare il mio
spirito su quella terra».
La corona ex-voto[9]Mi fu rivolta questa parola del Signore:
[10]«Prendi fra i deportati, fra quelli di Cheldài, di Tobia e di Iedaià,
oro e argento e và nel medesimo giorno a casa di Giosia figlio di Sofonìa, che è
ritornato da Babilonia. [11]Prendi quell'argento e quell'oro e ne farai
una corona che porrai sul capo di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote.
[12]Gli riferirai: Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si
chiama Germoglio: spunterà da sé e ricostruirà il tempio del Signore.
[13]Sì, egli ricostruirà il tempio del Signore, egli riceverà la gloria,
egli siederà da sovrano sul suo trono. Un sacerdote sarà alla sua destra e fra i
due regnerà una pace perfetta. [14]La corona per Cheldài, Tobia, Iedaià e
Giosia, figlio di Sofonìa, resterà di ricordo nel tempio del Signore.
[15]Anche da lontano verranno a riedificare il tempio del Signore. Così
riconoscerete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. Ciò avverrà, se
ascolterete la voce del Signore vostro Dio».
Zaccaria - Capitolo 7
Domanda sul digiuno[1]L'anno quarto di Dario, il quarto giorno
del nono mese, detto Casleu, la parola del Signore fu rivolta a Zaccaria.
[2]Betel aveva inviato Sarèzer alto ufficiale del re con i suoi uomini a
supplicare il Signore [3]e a domandare ai sacerdoti addetti al tempio del
Signore degli eserciti e ai profeti: «Devo io continuare a far lutto e astinenza
nel quinto mese, come ho fatto in questi anni passati?».
Ritorno sul passato nazionale[4]Allora mi fu rivolta questa
parola del Signore: [5]«Parla a tutto il popolo del paese e a tutti i
sacerdoti e dì loro: Quando avete fatto digiuni e lamenti nel quinto e nel
settimo mese per questi settant'anni, lo facevate forse per me? [6]Quando
avete mangiato e bevuto non lo facevate forse per voi? [7]Non è questa
forse la parola che vi proclamava il Signore per mezzo dei profeti del passato,
quando Gerusalemme era ancora abitata e in pace ed erano abitate le città vicine
e il Negheb e la pianura?». [8]Questa parola del Signore fu rivolta a
Zaccaria: [9]«Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la
giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il
suo prossimo. [10]Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il
misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello».
[11]Ma essi hanno rifiutato di ascoltarmi, mi hanno voltato le spalle,
hanno indurito gli orecchi per non sentire. [12]Indurirono il cuore come
un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti
rivolgeva loro mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così
si accese un grande sdegno da parte del Signore degli eserciti. [13]Come
al suo chiamare essi non vollero dare ascolto, così quand'essi grideranno, io
non li ascolterò, dice il Signore degli eserciti. [14]«Io li ho dispersi
fra tutte quelle nazioni che essi non conoscevano e il paese si è desolato
dietro di loro, senza che alcuno lo percorresse; la terra di delizie è stata
ridotta a desolazione».
Zaccaria - Capitolo 8
Prospettive di salvezza messianica[1]Questa parola del Signore
degli eserciti mi fu rivolta: [2]«Così dice il Signore degli eserciti:
Sono acceso di grande gelosia per Sion, un grande ardore m'infiamma per
lei.
[3]Dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme.
Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il monte del Signore degli
eserciti Monte santo». [4]Dice il Signore degli eserciti: «Vecchi e
vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in
mano per la loro longevità. [5]Le piazze della città formicoleranno di
fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze». [6]Dice il
Signore degli eserciti: «Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di
questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi?» -
dice il Signore degli eserciti -.
[7]Così dice il Signore degli eserciti: «Ecco, io salvo il mio
popolo dalla terra d'oriente e d'occidente: [8]li ricondurrò ad
abitare in Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio,
nella fedeltà e nella giustizia».
[9]Dice il Signore degli eserciti: «Riprendano forza le vostre mani.
Voi in questi giorni ascoltate queste parole dalla bocca dei profeti; oggi vien
fondata la casa del Signore degli eserciti con la ricostruzione del tempio.
[10]Ma prima di questi giorni non c'era salario per l'uomo, né
salario per l'animale; non c'era sicurezza alcuna per chi andava e per
chi veniva a causa degli invasori: io stesso mettevo gli uomini l'un
contro l'altro. [11]Ora invece verso il resto di questo popolo io
non sarò più come sono stato prima - dice il Signore degli eserciti -.
[12]E' un seme di pace: la vite produrrà il suo frutto, la
terra darà i suoi prodotti, i cieli daranno la rugiada: darò tutto ciò
al resto di questo popolo.
[13]Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e
d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete una benedizione. Non temete
dunque: riprendano forza le vostre mani».
[14]Così dice il Signore degli eserciti: «Come decisi di affliggervi
quando i vostri padri mi provocarono all'ira - dice il Signore degli eserciti -
e non mi lasciai commuovere, [15]così invece mi darò premura in questi
giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete.
[16]Ecco ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con il
suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte delle
vostre città. [17]Nessuno trami nel cuore il male contro il proprio
fratello; non amate il giuramento falso, poiché io detesto tutto questo» -
oracolo del Signore -.
Risposta alla domanda del digiuno[18]Mi fu ancora rivolta questa
parola del Signore degli eserciti: [19]«Così dice il Signore degli
eserciti: Il digiuno del quarto, quinto, settimo e decimo mese si cambierà per
la casa di Giuda in gioia, in giubilo e in giorni di festa, purché amiate la
verità e la pace».
Prospettive di salvezza messianica[20]Dice il Signore degli
eserciti: «Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno [21]e
si diranno l'un l'altro: Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il
Signore degli eserciti; ci vado anch'io. [22]Così popoli numerosi e
nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e
a supplicare il Signore».
[23]Dice il Signore degli eserciti: «In quei giorni, dieci uomini di
tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e
gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con
voi».
Zaccaria - Capitolo 9
SECONDA PARTE[1]Oracolo.
La nuova terraLa parola del Signore è sulla terra di Cadràch
e si posa su Damasco, poiché al Signore appartiene la perla di Aram e
tutte le tribù d'Israele; [2]anche Amat sua confinante e Sidòne,
che è tanto saggia. [3]Tiro si è costruita una fortezza e vi ha
accumulato argento come polvere e oro come fango delle strade.
[4]Ecco, il Signore se ne impossesserà, sprofonderà nel mare le
sue ricchezze ed essa sarà divorata dal fuoco. [5]Ascalòna vedrà
e ne sarà spaventata, Gaza sarà in grandi dolori, come anche Ekròn,
perché svanirà la sua fiducia; scomparirà il re da Gaza e Ascalòna
rimarrà disabitata. [6]Bastardi dimoreranno in Asdòd, abbatterò
l'orgoglio del Filisteo. [7]Toglierò il sangue dalla sua bocca e
i suoi abomini dai suoi denti. Diventerà anche lui un resto per il nostro
Dio, sarà come una famiglia in Giuda ed Ekròn sarà simile al Gebuseo.
[8]Mi porrò come sentinella per la mia casa contro chi va e chi
viene, non vi passerà più l'oppressore, perché ora io stesso sorveglio
con i miei occhi.
Il messia[9]Esulta grandemente figlia di Sion, giubila,
figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e
vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina.
[10]Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme,
l'arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti, il
suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra.
Il ristabilimento di Israele[11]Quanto a te, per il sangue
dell'alleanza con te, estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua.
[12]Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza! Ve
l'annunzio fino da oggi: vi ripagherò due volte. [13]Tendo Giuda
come mio arco, Efraim come un arco teso; ecciterò i tuoi figli, Sion,
contro i tuoi figli, Grecia, ti farò come spada di un eroe.
[14]Allora il Signore comparirà contro di loro, come fulmine
guizzeranno le sue frecce; il Signore darà fiato alla tromba e marcerà
fra i turbini del mezzogiorno. [15]Il Signore degli eserciti li
proteggerà: divoreranno e calpesteranno le pietre della fionda, berranno
il loro sangue come vino, ne saranno pieni come bacini, come i corni
dell'altare. [16]Il Signore loro Dio in quel giorno salverà come
un gregge il suo popolo, come gemme di un diadema brilleranno sulla sua
terra. [17]Quali beni, quale bellezza! Il grano darà vigore ai
giovani e il vino nuovo alle fanciulle.
Zaccaria - Capitolo 10
Essere fedeli al Signore[1]Chiedete al Signore la pioggia
tardiva di primavera; è il Signore che forma i nembi, egli riversa
pioggia abbondante dà il pane agli uomini, a ognuno l'erba dei campi.
[2]Poiché gli strumenti divinatori dicono menzogne, gli indovini
vedono il falso, raccontano sogni fallaci, danno vane consolazioni:
per questo vanno vagando come pecore, sono oppressi, perché senza
pastore.
Liberazione e ritorno in Israele[3]Contro i pastori divampa il
mio sdegno e contro i montoni dirigo lo sguardo, poiché il Signore
visiterà il suo gregge e ne farà come un cavallo da parata. [4]Da
lui uscirà la pietra d'angolo, da lui il chiodo, da lui l'arco di guerra,
da lui tutti quanti i condottieri. [5]Saranno come prodi che
calpestano il fango delle strade in battaglia. Combatteranno perché il
Signore è con loro e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri.
[6]Io rafforzerò la casa di Giuda e renderò vittoriosa la casa di
Giuseppe: li ricondurrò in patria, poiché ne ho avuto pietà; saranno
come se non li avessi mai ripudiati, poiché io sono il Signore loro Dio
e li esaudirò. [7]Saranno come un eroe quelli di Efraim,
gioirà il loro cuore come inebriato dal vino, vedranno i loro figli e
gioiranno e il loro cuore esulterà nel Signore. [8]Con un fischio
li chiamerò a raccolta quando li avrò riscattati e saranno numerosi come
prima. [9]Dopo essere stati dispersi fra i popoli, nelle regioni
remote, si ricorderanno di me, alleveranno i figli e torneranno.
[10]Li farò ritornare dall'Egitto, li raccoglierò dall'Assiria,
per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano e non basterà per loro
lo spazio. [11]Attraverseranno il mare verso Tiro, percuoteranno
le onde del mare, saranno inariditi i gorghi del Nilo. Sarà abbattuto
l'orgoglio di Assur e rimosso lo scettro d'Egitto. [12]Li renderò
forti nel Signore e del suo nome si glorieranno. Parola del Signore.
Zaccaria - Capitolo 11
[1]Apri, Libano, le tue porte, e il fuoco divori i tuoi cedri.
[2]Urla, cipresso, perché il cedro è caduto, gli splendidi alberi
sono distrutti. Urlate, querce di Basàn, perché la foresta impenetrabile
è abbattuta! [3]Si ode il lamento dei pastori, perché la loro
gloria è distrutta! Si ode il ruggito dei leoncelli, perché è devastata
la magnificenza del Giordano!
I due pastori[4]Così parla il Signore mio Dio: «Pasci quelle
pecore da macello [5]che i compratori sgozzano impunemente, e i venditori
dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne
curano affatto. [6]Neppur io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo
del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in balìa
del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro
mani».
[7]Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei
mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l'altro
Unione e condussi al pascolo le pecore. [8]Nel volgere d'un sol mese
eliminai tre pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse si erano
tediate di me. [9]Perciò io dissi: «Non sarò più il vostro pastore. Chi
vuol morire, muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si divorino
pure fra di loro!». [10]Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo
spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli. [11]Lo
ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano,
riconobbero che quello era l'ordine del Signore. [12]Poi dissi loro: «Se
vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare». Essi allora pesarono
trenta sicli d'argento come mia paga. [13]Ma il Signore mi disse: «Getta
nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da loro valutato!». Io presi i
trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore.
[14]Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione per rompere così
la fratellanza fra Giuda e Israele. [15]Quindi il Signore mi disse:
«Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, [16]poiché ecco, io
susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura di quelle che si perdono, non
cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà
invece le carni delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie.
[17]Guai al pastore stolto che abbandona il gregge! Una spada sta
sopra il suo braccio e sul suo occhio destro. Tutto il suo braccio si
inaridisca e tutto il suo occhio destro resti accecato».
Zaccaria - Capitolo 12
Liberazione e rinnovamento di Gerusalemme[1]Oracolo. Parola del
Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i cieli e fondato la terra, che
ha formato lo spirito nell'intimo dell'uomo: [2]«Ecco, io farò di
Gerusalemme come una coppa che dà le vertigini a tutti i popoli vicini e anche
Giuda sarà in angoscia nell'assedio contro Gerusalemme. [3]In quel giorno
io farò di Gerusalemme come una pietra da carico per tutti i popoli: quanti
vorranno sollevarla ne resteranno sgraffiati; contro di essa si raduneranno
tutte le genti della terra. [4]In quel giorno - parola del Signore -
colpirò di terrore tutti i cavalli e i loro cavalieri di pazzia; mentre sulla
casa di Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i cavalli delle
genti. [5]Allora i capi di Giuda penseranno: La forza dei cittadini di
Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio. [6]In quel giorno
farò dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e
come una torcia ardente fra i covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra
tutti i popoli vicini. Solo Gerusalemme resterà al suo posto. [7]Il
Signore salverà in primo luogo le tende di Giuda; perché la gloria della casa di
Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non cresca più di quella di
Giuda. [8]In quel giorno il Signore farà da scudo agli abitanti di
Gerusalemme e chi tra di loro vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide
come Dio, come l'angelo del Signore davanti a loro. [9]In quel giorno io
m'impegnerò a distruggere tutte le genti che verranno contro Gerusalemme.
[10]Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme
uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto.
Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come
si piange il primogenito. [11]In quel giorno grande sarà il lamento in
Gerusalemme simile al lamento di Adad-Rimmòn nella pianura di Meghìddo.
[12]Farà il lutto il paese, famiglia per famiglia:
la famiglia della casa di Davide a parte e le loro donne a parte; la
famiglia della casa di Natàn a parte e le loro donne a parte;
[13]la famiglia della casa di Levi a parte e le loro donne a
parte; la famiglia della casa di Simeì a parte e le loro donne a parte;
[14]così tutte le altre famiglie a parte e le loro donne a
parte».
Zaccaria - Capitolo 13
[1]In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di
Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l'impurità.
[2]In quel giorno - dice il Signore degli eserciti - io estirperò dal
paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito
immondo farò sparire dal paese. [3]Se qualcuno oserà ancora fare il
profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: «Tu morirai,
perché proferisci menzogne nel nome del Signore», e il padre e la madre che
l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. [4]In quel giorno
ogni profeta si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più
il mantello di pelo per raccontare bugie. [5]Ma ognuno dirà: «Non sono un
profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia
giovinezza». [6]E se gli si dirà: «Perché quelle piaghe in mezzo alle tue
mani?», egli risponderà: «Queste le ho ricevute in casa dei miei amici».
Personificazione della spada: il nuovo popolo[7]Insorgi, spada,
contro il mio pastore, contro colui che è mio compagno. Oracolo del
Signore degli eserciti. Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,
allora volgerò la mano sopra i deboli. [8]In tutto il paese,
- oracolo del Signore - due terzi saranno sterminati e periranno; un
terzo sarà conservato. [9]Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento; lo proverò come si prova
l'oro. Invocherà il mio nome e io l'ascolterò; dirò: «Questo è il mio
popolo». Esso dirà: «Il Signore è il mio Dio».
Zaccaria - Capitolo 14
Il combattimento escatologico: splendore di Gerusalemme[1]Ecco,
viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo
a te. [2]Il Signore radunerà tutte le genti contro Gerusalemme per la
battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violate, una metà
della cittadinanza partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non sarà
strappato dalla città. [3]Il Signore uscirà e combatterà contro quelle
nazioni, come quando combattè nel giorno della battaglia. [4]In quel
giorno i suoi piedi si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a
Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà in due, da oriente
a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà
verso settentrione e l'altra verso mezzogiorno. [5]Sarà ostruita la valle
fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal; sarà
ostruita come fu ostruita durante il terremoto, avvenuto al tempo di Ozia re di
Giuda. Verrà allora il Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi.
[6]In quel giorno, non vi sarà né luce né freddo, né gelo: [7]sarà
un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte; verso
sera risplenderà la luce. [8]In quel giorno acque vive sgorgheranno da
Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il Mar
Mediterraneo, sempre, estate e inverno. [9]Il Signore sarà re di tutta la
terra e ci sarà il Signore soltanto, e soltanto il suo nome. [10]Tutto il
paese si trasformerà in pianura da Gàbaa fino a Rimmòn nel Negheb; Gerusalemme
si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al
posto della prima porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di
Cananeèl fino ai torchi del re. [11]Ivi abiteranno: non vi sarà più
sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.
[12]Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che
avranno mosso guerra a Gerusalemme: imputridiranno le loro carni, mentre saranno
ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite; la lingua marcirà loro in
bocca. [13]In quel giorno vi sarà per opera del Signore un grande tumulto
tra di loro: uno afferrerà la mano dell'altro e alzerà la mano sopra la mano del
suo amico. [14]Anche Giuda combatterà in Gerusalemme e là si ammasseranno
le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande
quantità. [15]Di piaga simile saranno colpiti i cavalli, i muli, i
cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti. [16]Allora fra
tutte le genti che avranno combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno
ogni anno per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare la
solennità delle capanne. [17]Se qualche stirpe della terra non andrà a
Gerusalemme per adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà
pioggia. [18]Se la stirpe d'Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà
colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle genti che non sono
salite a celebrare la festa delle capanne. [19]Questo sarà il castigo per
l'Egitto e per tutte le genti che non saliranno a celebrare la festa delle
capanne.
[20]In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà
scritto: «Sacro al Signore», e le caldaie nel tempio del Signore saranno come i
bacini che sono davanti all'altare. [21]Anzi, tutte le caldaie di
Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al Signore, re degli eserciti; quanti
vorranno sacrificare verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In quel
giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore degli eserciti.
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